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Intervista a Giancarlo Giannini ed al regista Alessandro De Robilant sul set del film Anima graffiata scritto da Maurizio Costanzo. Tra gli interpreti Francesca Neri ed Emilio Solfrizzi.


“Dai ragazzi giriamo, motore, ciak… azione! “


Ed eccola, bellissima ed eterea, Francesca Neri si affaccia dalla torre a strapiombo sul mare, alle sue spalle lentamente si avvicina il sempre affascinante Giannini, che cingendola affettuosamente la gira verso di se abbracciandola e baciandola teneramente. STOP!

Ed è lo splendido scenario naturale di Cittadella del Capo (CS) che fa da sfondo alle scene d’amore

tra Giancarlo Giannini e Francesca Neri alias Giovanni e Sara i personaggi del film Anima graffiata scritto da Maurizio Costanzo e diretto da Alessandro De Robilant al quale abbiamo chiesto di parlarci del film.

Anima graffiata è una storia d’amore moderna o d’altri tempi?

“E’ una storia d’amore moderna, tra due persone di due generazioni diverse, che si incontrano e nasce un amore molto forte che si interrompe improvvisamente e questo crea nella persona abbandonata un vuoto totale che lo spinge a lasciarsi morire”.

Il soggetto è di Maurizio Costanzo.

“Si, il soggetto è di Maurizio Costanzo,la sceneggiatura è scritta assieme a Laura Sabatini e Annamaria Morelli”.

Costanzo ha assistito alle riprese o vuole vedere l’opera finita?

È venuto a farci visita all’inizio delle riprese, ma è stato sempre molto discreto, non ha mai voluto imporre la sua presenza durante le riprese e bisogna dargli atto di una grande discrezione sapendo anche che è un progetto a cui lui tiene moltissimo.

Dirigere un mostro sacro come Giancarlo Giannini che effetto fa, è facile dirigere un bravo attore o è più impegnativo?

E’ una grande soddisfazione, è un grande piacere quando uno vede come le cose possano prendere vita in maniera totalmente diversa quando hai a disposizione un attore di quella categoria.

Ed è lo stesso Giannini che con grande disponibilità accetta di rispondere alle nostre domande.

Che tipo è Giovanni il protagonista del film?

Giovanni è un uomo di successo, un grande avvocato. E’ una storia d’amore, un po’ curiosa, diversa dalle altre perché Giovanni in poco tempo muore per amore, poi non dico cosa succede altrimenti svelerei alcune cose.

Ma in Giancarlo c’è qualcosa di Giovanni? Pensi si possa davvero morire per amore?

No, io non credo proprio si possa morire per amore nel giro anche di poche settimane come muore questo personaggio, però mi dicono che la cosa è successa. Cioè quando qualcuno subisce uno shock perché per esempio è stato lasciato da una donna o qualche altra cosa, si può morire. Non credo di avere questa affinità, anche perché sarebbe terribile, di donne poi ce ne sono tante, no? Però sicuramente nel film si va a curiosare in temi abbastanza comuni, il tema dell’amore è un tema universale, il tema uomo-donna negli incontri nei vari momenti diversi della loro vita, nello sviluppo della loro storia, nel distaccarsi, nel ritrovarsi e forse il decidere di non vedersi più è qualcosa che più o meno tutti conosciamo.

Francesca Neri che compagna di lavoro è?

Intanto è bellissima, è una bravissima attrice e devo dire che si lavora con estrema facilità e anche con gioia, con allegria, perché poi i personaggi non sono così tristi come ho raccontato, vivono una allegria di vita che poi noi viviamo anche fuori dal set, insomma ci divertiamo molto.

Il film è ambientato a Roma ma alcune scene sono state girate in Calabria tra Cittadella Del Capo e Cirella di Diamante località della fascia tirrenica cosentina. Prodotto da Rodeo Drive Srl e Rai Cinema Spa, il film uscirà nelle sale cinematografiche in autunno.