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L’esperto prosegue ad analizzare quella parte della psicologia che studia il comportamento dell’essere umano “sociale” in quel “frammento” di ambiente in cui vive.


il precedente lavoro aveva ad oggetto la psicologia dei gruppi e delle organizzazioni, passiamo adesso ad analizzare i gruppi ed i modelli di azione.

PER COMPRENDERE , DA UN PUNTO DI VISTA SOCIOLOGICO IL COMPORTAMENTO DELL’INDIVIDUO NEL GRUPPO BISOGNA CAPIRE IL CONCETTO DI STATUS.

NELL’ANTICA ROMA IL TERMINE DEFINIVA LA CONDIZIONE GIURIDICA DI UNA PERSONA.

NEL DIRITTO ODIERNO DESIGNA LA POSIZIONE DI UN INDIVIDUO ALL’INTERNO DELLA COLLETTIVITA’ – INSIEME DI DIRITTI E DEI DOVERI DERIVANTE DA TALE POSIZIONE – (diritti di: Cittadinanza, politici, padre, ecc,; e tutti comportano dei doveri).

DA UN PUNTO DI VISTA SOCIOLOGICO LA PAROLA – STATUS – VIENE USATA IN DUE DIFFERENTI ACCEZIONI:

  • LA POSIZIONE DI UN INDIVIDUO NELL’AMBITO DI UN SISTEMA DI RELAZIONI , CUI CORRISPONDE UN RUOLO;
  • IL PRESTIGIO DERIVANTE DALLA POSIZIONE CHE L’INDIVIDUO OCCUPA ALL’INTERNO DELLA SOCIETA’.

DA MAX WEBER IN N POI, TALE CONCETTO E’ STATO OGGETTO DI NUMEROSE ELABORAZIONI TEORICHE COME QUELLA CHE DIFFERENZIA:

  1. STATUS ASCRITTO
  2. STATUS ACQUISITO


– IL PRIMO VIENE ATTRIBUITO ALL’INDIVIDUO IN QUANTO MEMBRO DI UNA SOCIETA’ IN CUI SI

DISTINGUONO IL GENERE E L’APPARTENENZA;

– IL SECONDO E’ CONSEGUENTE AI RISULTATI RAGIUNTI DA UNA PERSONA ,

ESEMPIO:

  • NELLO STUDIO,
  • CON LA PROFESSIONE

– CON IL PROPRIO RUOLO SOCIALE.

OGGI PREVALE LO STATO ACQUISITO RISPETTO A QUELLO ASCRITTO, ESSO SI MANIFESTA ATTRAVERSO SIMBOLI PRECISI:

– IL MODO DI VESTIRE;

– IL LINGUAGGIO ;

– ORNAMENTI PERSONALI; ECC. ECC.

– ELEMENTI DELLA RAPPRESENTANZA SOCIALE CHE UN INDIVIDUO DA’ DI SE STESSO, CHE SONO NECESSARI AL RICONOSCIMENTO DI UN MEMBRO DI UN GRUPPO , DA PARTE DEGLI ALTRI MEMBRI ED ALLA SUA COLLOCAZIONE ALL’INTERNO DI UN DATO RUOLO (VEDI STATUS SYMBOL).

OGNI ESSERE UMANO APPARTIENE CONTEMPORANEAMENTE AD UN GRUPPO O PIU’ GRUPPI, MA PRINCIPALMENTE FA PARTE DELLA SOCIETA’ IN GENERALE.

QUESTE APPARTENENZE , E L’IDEOLOGIA AD ESSE CONNESSE, DETERMINA MODELLI COMUNI DI AZIONI. OVVERO :

AZIONI MODELLATE –


DOBBIAMO DISTINGUERE AZIONI MODELLATE , CHE POSSONO PROPRIAMENTE DIRSI DETERMINATE DAL GRUPPO, E QUELLE CHE HANNO UN CARATTERE ORIGINARIO PIU’ GENERALE.


LE PRIME SONO COMPRESE NEL COMPORTAMENTO MODELLATO CHE E’ PECULIARE DI UN DATO GRUPPO;

LE SECONDE , LE RISCONTRIAMO NEL COMPORTAMENTO MODELLATO DELLA MAGGIOR PARTE DEI MEMBRI DI UNA DATA CULTURA.

ESEMPIO:


  • NEL PRIMO CASO: POSSIAMO RICORDARE I RITUALI DELLA MESSA NELLA CHIESA CATTOLICA,-UNA STRETTA DI MANO SEGRETA ELABORATA DA UN GRUPPO DI STUDENTI UNIVERSITARI, – UN PARTICOLARE PASSO CADENZATO, – UN LINGUAGGIO CRIPTATO O FRASI PARTICOLARE CHE SOLO I MEMBRI DEL GRUPPO DI APPARTENENZA NE CONOSCE A PIENO IL SIGNIFICATO; ECC.ECC.;

  • NEL SECONDO CASO: RICORDIAMO LA STRETTA DI MANO CHE SI USA PER IL SALUTO, CIOE’ TUTTE QUELLE NORMI SOCIALI MORALI E GIURIDICHE CHE REGOLANO LE RELAZIONI SOCIALI.

RUOLI E CONFLITTI DI RUOLI

QUINDI, COME VEDIAMO, LA MAGGIOR PARTE DEI GRUPPI USANO DIVERSI TIPI DI MODELLI COMUNI DI AZIONI FRA I LORO MEMBRI,

IN QUANTO APPARTENENTI CONTEMPORANEAMENTE A GRUPPI A ORGANIZZAZIONI E ALLA SOCIETA’ PIU’ IN GENERALE:

MODELLI CHE TUTTI I MEMBRI USANO IN COMUNE ;

– MODELLI CHE DIFFERENZIANO I MEMBRI CHE OCCUPANO POSIZIONI DIFFERENTI ALL’INTERNO DELL’ORGANIZZAZIONE – STATUS –

IL COORDINAMENTO E IL CONTROLLO DELLE ATTIVITA’ DEI MEMBRI DI UNA SOCIETA’ AVVENGONO ATTRAVERSO SISTEMI DI POSIZIONI E DI RUOLI CHE SONO DIFFERENTI CATEGORIE NELL’AMBITO DI CLASSIFICAZIONI E RAGGRUPPAMENTI, QUALI: – ETA’ – SESSO – OCCUPAZIONE – ECC. ECC. E CHE COMPORTANO UNA SERIE DI – DIRITTI – E – DOVERI -.

IL RUOLO VIENE DEFINITO COME L’INSIEME DELLE NORME E DELLE ASPETTATIVE CHE CONVERGONO SU UN INDIVIDUO IN QUANTO OCCUPA UNA DETERMINATA POSIZIONE IN UN SISTEMA SOCIALE.

SE LA POSIZIONE E’ LO STATUS ( posizione sociale di un individuo nell’ambito di un sistema di relazioni, cui corrisponde un ruolo), IL RUOLO E’ L’ASPETTO DINAMICO DELLO STATUS, OSSIA IL COMPORTAMENTO FORMALE E PREVEDIBILE CHE NE CONSEGUE, CON IL MARGINE DI VARIAZIONE ESPRESSO DAL GRADO DI CONFORMITA’ AL RUOLO, CHE DIPENDE DA QUANTO UN INDIVIDUO SI AVVICINA CON LE SUE AZIONI AL MODELLO ASTRATTO DESCRITTO E PRESCRITTO DALL’IMPIANTO NORMATIVO.

LA PAROLA RUOLO DERIVA, INFATTI, DAL LATINO – ROTULUS – IL ROTOLO DOV’ERA SCRITTA LA PARTE DELL’ATTORE.

VEDIAMO ADESSO I RUOLI NELL’AMBITO DEI GRUPPI E NELL’AMBITO DELLA SOCIETA’


NELL’AMBITO DELLE ORGANIZZAZIONI E DEI GRUPPI,

I RUOLI SONO PIU’ PRECISI E SCRITTI E CONTROLLABILI IN MODO GERARCHICO CON UN SISTEMA DI CONTROLLO CHE PREVEDE : – PENE E SANZIONI – A CHI SE NE DISCOSTA , PERCHE’ LA PRESCRITTIVITA’ DEI RUOLI ASSICURA , AL SISTEMA SOCIALE, UNA RELATIVA STABILITA’ .


NELL’AMBITO DELLE RELAZIONI SOCIALI – DELLA SOCIETA’ IN GENERALE – , QUESTO AMBITO PRESCRITTIVO , I SINGOLI INDIVIDUI, TENDONO ISTINTIVAMENTE A SFUGGIRE ALLE REGOLE E ALLE ASPETTATIVE IMPOSTE DAL RUOLO, PER CONSERVARE UN GRADO DI LIBERTA’.

QUANDO LA CONFORMITA’ E’ COMPLETAMENTE DISATTESA O INTENZIONALMENTE TRASGREDITA SI PARLA DI DEVIANZA.


L’IMPRECISIONE PRESCRITTIVA DETERMINA SITUAZIONI DI AMBIGUITA’ DI RUOLO CHE COMPORTANO:

DISAGI – FRUSTRAZIONI – CONFLITTI; SPESSO DOVUTI A INFORMAZIONI INADEGUATE CIRCA LE REGOLE DA OSSERVARE E I COMPORTAMENTE CHE NE DERIVANO O DA UN RIFIUTO DI ESSE.


ALL’INTERNO DELLE ORGANIZZAZIONI SOCIALI, INVECE, LE FUNZIONI SI ARTICOLANO IN RUOLI INTERAGENTI FRA LORO DOVE SONO PREVISTI COMPORTAMENTI DEFINITI CHE OBBEDISCONO A REGOLE CONOSCIUTE DAI MEMBRI DELL’ORGANIZZAZIONE .


T. PARSONS SOSTIENE CHE “CIASCUN RUOLO DIVENTA PER GLI ALTRI UN INSIEME DI ASPETTATIVE RIGUARDO AI COMPORTAMENTI E AI COMPITI CHE COSTITUISCONO QUEL RUOLO”.


LA SCUOLA DI FRANCOFORTE CON W. ADORNO, HA VISTO NEL – RUOLO –

LA PRIMA FORMA DI ALIENAZIONE, COLLEGATA ALLA DIVISIONE DEL LAVORO, PROPRIO DELLA SOCIETA”BORGHESE CAPITALISTA , DI CUI TUTTAVIA , SEMBRA DIFFICILE IL SUPERAMENTO PERCHE’ SVOLGE UNA FUNZIONE DI MEDIAZIONE TRA LA DIMENSIONE INDIVIDUALE E QUELLA COLLETTIVA.

NELL’OTTICA DELLA PSICOLOGIA DINAMICA

SI CONSIDERA L’ASSUNZIONE DI UN RUOLO A PARTIRE DALL’INFANZIA IN ORDINE ALLE ATTESE DEI GENITORI NEI CONFRONTI DEL BAMBINO, COME LA PRIMA FORMA DI STRUTTURAZIONE DELLA IDENTITA’ DEL BAMBINO.

DETTO RUOLO VIENE INTERIORIZZATO IN BASE AL SESSO, ALL’ETA, ALLE CONDIZIONI SOCIO ECONOMICHE DELLA FAMIGLIA, ALLA CREDO RELIGIOSO , ECC. ATTRAVERSO I PROCESSI DI IDENTIFICAZIONE CHE COSTITUISCONO I CANALI DELLE PRIME TRANSAZIONI TRA BAMBINO E GENITORI E TRA BAMBINI E INSEGNANTI.

NELL’ADOLESCENZA, ANNOTA H. ERIKSON, QUANDO L’ESSERE UMANO DEVE RIDEFINIRE LA SUA IDENTITA’, C’E’ LA POSSIBILITA’ CHE UN ECCESSO DI IDENTIFICAZIONE NEL RUOLO ACQUISITA OSTACOLI NELL’AFFERMAZIONE DELLA PROPRIA IDENTITA’ AUTENTICA.

QUESTO CONCETTO E’ ANALOGO A QUELLO DI C.G. JUNG CHE DISTINGUE IL PROCESSO DI INDIVIDUAZIONE DA UNA ECCESSIVA IDENTIFICAZIONE CON LA PERSONA, OSSIA LA MASCHERA CHE A LIVELLO SOCIALE CIASCUNO ASSUME.


G.H. MEAD –

REPUTA IL RUOLO UNA CONDIZIONE NECESSARIA PER LA FORMAZIONE DELLA PERSONALITA’ CHE SI STRUTTURA E SI DIVERSIFICA GRAZIE ALLA CAPACITA’ DI CIASCUNO DI “PRENDERE IL RUOLO DELL’ALTRO”, INTERIORIZZANDONE GLI ATTEGGIAMENTI.

COSA CHE PERMETTE DI CONTROLLARE IL PROPRIO COMPORTAMENTO SULLA BASE DELLE ASPETTATIVE ALTRUI.

CIO’ SOTTINDENTE L’EFFICACIA DEL RUOLO NELLA REGOLAZIONE DEL COMPORTAMENTO; LA SUA ESSENZIALITA’ NELL’APPRENDIMENTO CHE SAREBBE IMPOSSIBILE IN ASSENZA DI COMPORTAMENTI, PROPRI E ALTRUI , RELATIVAMENTE PREVEDIBILI.

GLI ELEMENTI CHE INFLUENZANO IL GRUPPO E CHE DIPENDONO DAL RUOLO

SONO:

  • LA CATENA DI COMANDI
  • LA SPECIALIZZAZIONE DI COMPITI E DI GRATIFICAZIONI (status simbol)
  • LE GERARCHIE DI AUTORITA’

COSI’ COME E’ STRUTTURATA LA SOCIETA’, OGNI INDIVIDUO , SVOLGE -CONTEMPORANEAMENTE – DIVERSI RUOLI CHE SPESSO SONO IN CONFLITTO FRA LORO.

L’INDIVIDUO PUO’ TROVARSI IN DIFFICOLTA’ ED ESSERE INCAPACE DI SOSTENERE ADEGUATAMENTE ENTRAMBI I RUOLI.

ESEMPIO:

CASALINGA E DI DONNA IN CARRIERA – (entrambi i ruoli implicano richieste antagonistiche. Per la donna di casa – la casa e la famiglia fono fattori primari- ; per la donna che esercita una professione -le esigenze del suo lavoro rappresentano il principale interesse .);

– PADRE E POLIZIOTTO,

– CITTADINO E SINDACALISTA

– UOMO E SACERDOTE

– ECC. ECC.

VIENE QUI RIPORTATO UN BREVE PASSO DELLA COMMEDIA IL MIKADO, DUE PERSONAGGI – Ko-Ko e Pooh-Bah – CHE ILLUSTRANO IN MODO INEQUIVOCABILE IL CONFLITTO DI RUOLO DELLE PERSONE CHE SONO DEDITE A TANTE ATTIVITA’

“………Ko-Ko: Pooh-Bah, sembra che le celebrazioni per il prossimo matrimonio debbano durare una settimana: Mi piacerebbe che fossero piacevoli e vorrei un consiglio circa la quantità di denaro che dovrei stanziare per allestirle.

Pooh-Bah: Certo, Ma secondo quale delle mie cariche? Come primo Lord del Tesoro, Lord Ciambellano, Procuratore Generale, Cancelleire dello Scacchiere, Amministratore privato o Segretario Privato?

Ko-Ko: Supponiamo come Segretario privato.

Pooh-Bah: Parlando come vostro Segretario privato direi che dovrebbe essere la città a provvedere alle spese, non ponetevi alcun limite, fate tutto quanto è necessario.

Ko-Ko: Certamente, dal momento che alle spese dovrà provvedere la città. Questo è il tuo consiglio?

Pooh-Bah: Come Segretario privato. Naturalmente, voi comprendete che come Cancelleire dello Scacchiere devo controllare che siano fatte le dovute economie.

Ko-Ko: Oh! Ma se hai detto proprio adesso “Non limitatevi nelle spese”.

Pooh-Bah: Come Segretario privato:

Ko-Ko: E adesso occorre fare le necessarie economie.

Pooh-Bah: Come Cancelliere dello Scacchiere.

Ko-Ko: Comprendo. Vieni più vicino in modo che il Cancelliere non possa sentirci (attraverano il palcoscenico). Adesso, come mio avvocato, come mi suggerisci di affrontare questa difficoltà?

Pooh-Bah: Oh , come vostro avvocato, non esiterei a dirvi, ………

Ko-Ko: Grazie (stringendogli la mano). Lo farò.

Pooh-Bah Se non fosse che, come Ministro della Giustizia, sono tenuto a controllare che la legge non sia violata.

Ko-Ko: Comprendo: Avvicinati in modo che il Ministro della Giustizia non possa ascoltarci (attraversando il palcoscenico). Adesso, allora, come Ministro del Tesoro?

Pooh-BahNaturalmente, come Ministro del Tesoro, potrei proporre un sussidio speciale che coprirebbe tutte le spese, se non fosse che, come Capo dell’Opposizione, sarebbe mio dovere contrastarlo con ogni mezzo. Oppure come supremo Ufficiale Pagatore, potrei falsificare i conti in modo che il revisore non riuscirebbe mai a scoprire la frode. Ma allora, come Arcivescovo di Titipu, avrei il dovere di denunciare la mia disonestà e consegnarmi al capo della polizia.

Ko-Ko: E’ estremamente spiacevole.

Gilbert W.S., The Mikado, New York, Modern Library, Random House.

CONTINUA

Dott. Giovanni Del Mastro ( Sociolo Psicoterapeuta)