Un ricordo lucido, asciutto e sincero, da un galantuomo a chi si è immolato portando con sè i valori di giustizia e libertà con decoro e “maestà”.
NANDO ALOISIO
Il fondatore del Comunismo Aiellese
D’Aiello trasmigrasti in Argentina;
Pioniere nell’America Latina;
Fulgida guida nel tuo paesello,
Laddove tutto rosa e tutto bello
A te sembrava, nella giovinezza,
Ai tuoi ideali davi una certezza.
E dolcemente tu ci accarezzavi ;
Per mano, al Comunismo ci portavi.
Eh ! Si ! Ti seguivamo con amore
Pei tuoi dettami, stretti, dentro il cuore
Che tu, con insistenza propinavi,
Benessere e certezza c’inculcavi.
Aiello ti seguiva per incanto
Perché tu riparavi sotto il manto
Del tuo barlume e della tua bontà ;
Del tuo decoro e la tua maestà ;
Tutta la gente, modesta e Proletaria ,
Seguiva il cambiamento, già nell’aria.
Col Sindaco tu bene amministravi
Il tuo Comune, senza più gli schiavi ;
Tutto era bello, giustizia e libertà ,
Perché cacciati i figli di papà ;
Al Popolo il Comune, senza affanni ,
Per lunghi lustri, tanti , tanti anni.
Poi venne l’ora dell’oscurantismo ;
Lotte sfrenate contro il Comunismo.
Venne la crisi, furente e tracotante,
Ogni casa di beni era vacante ;
Per vivere, null’altra soluzione
Soltanto quella dell’emigrazione.
E fosti coinvolto, che destino !
Sei divenuto Italo-Argentino ,
Ma anche lì, nelle fasciste maglie
Hai combattuto ognor le tue battaglie.
Poi i Peronisti t’hanno trucidato
E in quella terra t’hanno sotterrato.
Ti giuro Nando, io giammai ti scordo,
Stretto nel cuore porto il tuo ricordo ;
Vivo è il tuo nome nell’Aiello nostra,
Il nome di Nanduzzo è sempre in mostra ;
E’ un nome sacro , non una chimera ,
D’un grande uomo, fulgida bandiera.
Giuseppe Verduci
