Un tributo, quasi un onore delle armi ad un sindaco popolare, il più popolare che Aiello Calabro abbia mai avuto, reso da un pensatore combattente, coerente ed onesto.
IN RICORDO DI PEPPE IACUCCI
SINDACO POPOLARE DI AIELLO CALABRO
Una cosa non va dimenticata ,
Nella vita, va sempre ricordata
Ed è la fratellanza, s’è sincera,
Così com’oggi dico, così com’era.
Quell’amicizia non contaminata
Ai tempi d’oggi non è riscontrata
Perché cosparsi siam d’ipocrisia
Furore e odio trovi per la via.
Parlo di te, Iacucci, Peppe e Nella
Notato quando sposi ad Angiuelella
Seguìto quando cresci la tua prole,
Con primavere pregne di viole.
Tutta d’olezzo la tua vita è sparsa
Sia nella tua famiglia e nella massa
Di gente, e tutto tutto profumavi
Col tuo sorriso, ognor, tu ci abbracciavi.
Padre sei stato del tuo paesello
Più volte Capo della nostra Aiello;
La gente ti votava con amore,
Per premiarti il fulgido candore.
Amato fosti per l’attaccamento
Avuto, mostrato in lungo ed al momento;
Sempre tu pronto, accanto ai cittadini,
Forse più agli avversari che ai … vicini .
Il Popolo attingeva al tuo Comune
La Libertà, l’amore, Oh ! Che fortune !
Nei secoli , da sempre , sconosciuti
Coi tuoi ideali, si , riconosciuti.
Fascino imponevi nell’elettorato
Dal quale tu attingevi quel mandato
Per governare Aiello a nuovo stile
Da Copano a Campagna ed a Borgile.
Senza portar sul braccio i tuoi galloni
Tenevi a bada la furia che i gamboni
Impegnavano la vita nella lotta
Per procurarti la mancina botta.
Io Nando e Rosario Naccarato
Amici tuoi e Capi Elettorato;
Uniti con Rizzieri e Calcopietro
Accanto ti stavamo e non indietro.
Tutti eravamo, in coro, i difensori
Del tuo prestigio e dei tuoi grandi onori,
Perché davvero Capo Popolare
Come una fiamma ardente al focolare.
Ti penso, Peppe, e non so fino a quando
Rimani nel mio cuore assieme a Nando;
Vi amo con amore e con sospiri
Mentre il mio cuore fa, gli ultimi giri.
Questa mia vita è all’ultima volata,
Un venticello ormai se l’è portata;
Di voi mi porto quel ricordo caro,
Di splendida luce , da splendente faro.
Giuseppe Verduci
