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Un esperto analizza quella parte della psicologia che studia il comportamento dell’essere umano “sociale” in quel “frammento” di ambiente in cui vive.


L’ESSERE UMANO OLTRE A VIVERE IN UN COSMO ORGANIZZATO VIVE PRINCIPALMENTE IN UN MICROCOSMO FATTO DI GRUPPI, ORGANIZZAZIONI CHE AFFERMANO E CATTURANO, PER COSI’ DIRE GLI INDIVIDUI, I QUALI SUBISCONO L’INFLUENZA E L’AUTORITA’ DEI GRUPPI AI QUALI APPARTENGONO.

INOLTRE, CIASCUNO DI NOI CONTRIBUISCE A MODELLARE E A MODIFICARE TALI GRUPPI.

QUINDI LA NOSTRA ATTENZIONE SARA’ RIVOLTA ALLA FORMAZIONE ED ALLE CARATTERISTICHE DEI GRUPPI E COME L’ESSERE UMANO SI MUOVE ALL’INTERNO DI ESSI.

L’ESSERE UMANO E’ UN ANIMALE SOCIALE: NON PUO’ VIVERE DA SOLO, MA HA BISOGNO DI VIVERE INSIEME AGLI ALTRI PER SCAMBIARE ENERGIA.

CI SONO DUE CATEGORIE DI GRUPPI

  • GRUPPI INDIVIDUALI.

  • GRUPPI SOCIALI.

UN GRUPPO SOCIALE PUO’ ESSERE DEFINITO COME IL COLLEGAMENTO DI DUE O PIU’ PERSONE CHE SODDISFI LE SEGUENTI CONDIZIONI:

  1. I RAPPORTI TRA I MEMBRI SONO INTERDIPENDENTI (uno influenza l’altro e viceversa)
  2. I MEMBRI HANNO UNA IDEOLOGIA COMUNE, UNA SERIE DI CREDENZE, DI NORME , DI VALORI CHE REGOLANO LA LORO CONDOTTA. IN VISTA DI COMPITI COMUNI CHE SONO PECULIARI A QUEL GRUPPO DISTINGUENDOLI DA ALTRI GRUPPI.

I GRUPPI CHE SODDISFANO TALI CONDIZIONI SONO MOLTEPLICI:

FAMIGLIA – SODALIZI FRA AMICI – PARTITI POLITICI – ASSOCIAZIONI RICREATIVE – GRUPPI DI LAVORO – RELIGIONI – VICINATO.

MOLTI DI QUESTI GRUPPI SONO FUNZIONALMENTE COLLEGATI CON ALTRI E CONSIDERATI COMPLESSIVAMENTE ORGANIZZAZIONI SOCIALI.

QUINDI UNA ORGANIZZAZIONE SOCIALE PUO’ ESSERE DEFINITA COME UN SISTEMA INTEGRATO DI GRUPPI PSICOLOGICI CORRELATI PER IL CONSEGUIMENTO DI UN DETERMINATO OBIETTIVO.

UN PARTITO POLITICO, CON LE SUE VARIE SEZIONI LOCALI, CON LE SUE CLIENTELE, CON I SUOI SIMPATIZZANTI, ECC. E’ UN EVIDENTE ESEMPIO DI ORGANIZZAZIONE SOCIALE.

ALTRETTANTO PUO’ DIRSI DI UNA FABBRICA, CON I SUOI MOLTEPLICI GRUPPI DI LAVORO, CON LE SUE CELLULE SINDACALI, CON I CLUB GIOVANILI, GRUPPI DI AMICI, LE SQUADRE DI SPORT INTERNE , ECC.

L’INFLUENZA DEL GRUPPO O DELLE ORGANIZZAZIONI SULL’INDIVIDUO E’ DETERMINATA DA CERTE CARATTERISTICHE (O VARIABILI):

  1. dall’ideologia
  2. dalla loro struttura
  3. dalla posizione dell’individuo che occupa nel gruppo o nell’organizzazione.

ORA NOI CI OCCUPIAMO DELL’IDEOLOGIA – DELLA STRUTTURA – E LE FUNZIONI SIA DEI GRUPPI PSICOLOGICI , SIA DELLE ORGANIZZAZIONI SOCIALI CHE FORMANO L’HABITAT SOCIALE DELL’ESSERE UMANO.

PRIMA DI ADDENTRARCI , DOBBIAMO DIRE QUALCOSA CIRCA IL METODO USATO PER LO STUDIO DELLA STRUTTURA E FUNZIONAMENTO DEI GRUPPI .


MOLTI STUDIOSI SI SONO INTERESSATI DELLO STUDIO DEI GRUPPI E DELLE ORGANIZZAZIONI – PER FARLO – HANNO USATO DIVERSE METODICHE:

  • METODO DI OSSERVAZIONE DIRETTA

  • osservazione del partecipante; questo metodo è stato usato nel suo ambiente naturale – risulta utile nello studio delle ideologie dei gruppi;

  • METODI DI INFORMAZIONE DIRETTA

  • Il metodo dell’intervista e quello sociometrico di Moreno sono i più importanti per lo studio della struttura del gruppo e dell’interazione del gruppo simpatia-antipatia;
  • metodo dell’osservatore del partecipante – un osservatore vive in stretti rapporti con i membri del gruppo, partecipa alle varie attività e registra continuamente contenuto e schemi dell’interazione di gruppo.

L’INTERESSE INVESTIGATIVO DEGLI PSICOLOGI SOCIALI SUI GRUPPI , IN BUONA PARTE , FURONO STIMOLATO DALLE INGEGNOSE IDEE TEORICHE E SPERIMENTALI DI KURT LEWIN .

SOTTO LA DEFINIZIONE DI ” DINAMICA DI GRUPPO” LEWIN E I SUOI COLLABORATORI INIZIARONO UN PROGRAMMA DI RICERCHE CHE OCCUPA ANCORA OGGI L’ATTENZIONE DI MOLTI PSICOLOGI SOCIALI.

I METODI, COME ABBIAMO DETTO, FURONO DUE:

  1. QUELLI DELL’OSSERVAZIONE DIRETTA (SPERIMENTATORI CHE OSSERVANO IL GRUPPO NEL SUO STATO NATURALE )
  2. STUDIOSI CHE CHIEDONO INFORMAZIONI AL GRUPPO.


NEL PRIMO – FURONO USATI:

  • SCALA DI VALUTAZIONE ( l’osservatore attribuisce indici numerici e specifiche categorie o dimensioni di comportamento)

  • SISTEMA DI CATEGORIE ( lo sperimentatore suddivide il comportamento secondo categorie distinte)


LE SCALE DI VALUTAZIONE servono per ottenere la determinazione quantitativa o misura del comportamento dei singoli membri del gruppo, delle attività nel suo complesso. Scopo diretto a soddisfare il gruppo.


NEI SISTEMI DI CATEGORIA, l’osservatore classifica o valuta le azioni degli individui del gruppo secondo diverse categorie. Uno dei sistemi ben noti è quello elaborato da Bals 1950 e da lui denominato ” analisi del processo di interazione” batterie di categorie di osservazione.

L’ESSERE UMANO CON L’APPARTENENZA AL GRUPPO SODDISFA MOLTI DEI PROPRI BISOGNI.

COSI’ IL BAMBINO E’, PER NECESSITA’, MEMBRO DI UN GRUPPO FAMILIARE; UN SOLDATO, IN QUANTO ARRUOLATO, PUO’ DIVENIRE MEMBRO DI UNA CERTA UNITA’ MILITARE; UN ALTRO PUO’ ESSERE COSTRETTO A ISCRIVERSI AD UN SINDACATO, OPPURE SCEGLIE LIBERAMENTE DI ENTRARE IN UN GRUPPO ES. SPOSANDOSI FORMA UNA FAMIGLIA, OPPURE UNO PUO’ LIBERAMENTE DI ESSERE DESTINATO AD UNO SPECIFICO SERVIZIO MILITARE, DI ISCRIVERSI VOLONTARIAMENTE AD UN SINDACATO ECC.

IL FATTO CHE LA SUA APPARTENENZA A UN GRUPPO SIA IL RISULTATO DI UNA IMPOSIZIONE ESTERNA, O IL FRUTTO DI UNA LIBERA SCELTA DETERMINA SENZA DUBBIO, LA PARTE CHE HA, NELLA SODDISFAZIONE DEI BISOGNI DELL’INDIVIDUO, L’APPARTENENZA AL GRUPPO.


SI OSSERVA INOLTRE, CHE L’ATTRAZIONE CHE UN GRUPPO ESERCITA SUL SOGGETTO E’ ANCHE IN FUNZIONE DELLE DIFFICOLTA’ CHE EGLI HA DOVUTO SUPERARE O DELLE PROVE CHE HA DOVUTO SUBIRE PER ENTRARE A FARNE PARTE.

IL GRUPPO SODDISFA, PER L’INDIVIDUO, IL BISOGNO DI AFFILIAZIONE, IL DESIDERIO DI CONSEGUIRE RICONOSCIMENTO E PRESTIGIO, L’IDENTIFICAZIONE (DIPENDENZA).

IDEOLOGIA DI GRUPPO

L’IDEOLOGIA DI GRUPPO E’ COSTITUITA DALLE CREDENZE, DAI VALORI E DALLE NORME COMUNI. IL DUPLICE RUOLO DELL’IDEOLOGIA, LA DIREZIONE DELL’ATTIVITA’ RIVOLTA ALLA SODDISFAZIONE DEI BISOGNI E LA CREAZIONE DI NUOVI FINI DA PERSEGUIRE, APPARE IN TUTTA LA SUA IMPORTANZA QUANDO SI COMPRENDE L’INFLUENZA ESERCITATA DAL GRUPPO SULL’INDIVIDUO.

L’IDEOLOGIA COMUNE PERVIENE A QUESTO RISULTATO CREANDO UN NUCLEO DI BISOGNI COMUNI A TUTTI I MEMBRI E SVILUPPANDO UN METODO COMUNE DI ESPRESSIONE DEI DIVERSI BISOGNI


NORME COMUNI: IL PROCESSO DI COSTRIZIONE MEDIANTE NORME E’ STATO DEFINITO “REGOLAMENTAZIONE”. IN TALI FENOMENI, ALCUNI AUTORI, TRIBAUT E KELLEY, COMPRENDONO TRE PROCESSI:

  1. LA DEFINIZIONE DELLA NORMA CHE SPECIFICA IL COMPORTAMENTO DESIDERATO E LA CONSEGUENZA DELLA ADESIONE O MENO;
  2. L’ESERCIZIO DI UNA ATTIVITA’ DI SORVEGLIANZA SUI MEMBRI PER ACCERTARE SE ESSI SI CONFORMINO;
  3. LA SOMMINISTRAZIONE DI RICOMPENSE E DI PUNIZIONI PER OTTENERE LE CONSEGUENZE DESIDERATE.

L’ACCETTAZIONE DELLE NORME DI GRUPPO DIPENDE DALLA PERCEPITA ADEGUATEZZA DI ESSI, DALLA COESIONE, DALLE CARATTERISTICHE DEL SISTEMA DI SANZIONE DELLE NORME.

VIA VIA CHE SI FORMANO SCOPI DI GRUPPO E IDEOLOGIA DI GRUPPO NEL CORSO DELL’INTERAZIONE DEI MEMBRI, QUESTI GIUNGONO AD USARE MODELLI COMUNI DI AZIONE.

TALI MODELLI STANDARDIZZATI HANNO UN VALORE FUNZIONALE PER IL GRUPPO.

TRESSELT E WOLKMAN, NEL 1942 SOSTENEVANO CHE UNA PERSONA IN UN GRUPPO, DICE QUELLO CHE DICE NON SOLO PERCHE’ CONVINTO DA ARGOMERNTAZIONI, SEDOTTO DA RICOMPENSE, COSTRETTO DA PRESSIONI, DALLE PROPRIE ANTICHE CREDENZE O INFLUENZATO DALLE PROCLAMATE OPINIONI DEGLI ALTRI. DICE QUELLO CHE DICE ANCHE PERCHE’ SI TROVA ESPOSTO A UNA SERIE LIMITATA DI STIMOLI SOCIALI O NON SOCIALI, E QUESTA SERIE HA DETERMINATO LA SUA SCALA DI GIUDIZIO.

IN GENERE LA FUNZIONE DEI GRUPPI SERVE A SODDISFARE IL BISOGNO DI POTERE DI ALCUNI DEI LORO MEMBRI ED IL BISOGNO DI APPARTENENZA DELLA MAGGIOR PARTE DEGLI ALTRI.

MENTRE IL BISOGNO DI POTERE CARATTERIZZA MOLTI INDIVIDUI, IL BISOGNO DI PARTECIPAZIONE AD UNA ATTIVITA’ O AD UN GRUPPO CHE SUPERI LA PROPRIA SFERA INDIVIDUALE, DI ESSERE ACCETTATO, DI APPARTENENRE AD UNA ENTITA’ SIGNIFICANTE, E’ PROPRIO DELLA MAGGIOR PARTE DEI SOGGETTI. QUESTO POTENTE BISOGNO MOTIVA SPESSO LE ATTIVITA’ AFFILIATIVA DEI SOGGETTI. AFFILIANDOSI AD UN SINDACATO, AD ESEMPIO, IL LAVORATORE MIRA NON SOLO A CONSEGUIRE CERTE FINALITA’ DI CARATTERE ECONOMICO, MA ANCHE A SODDISFARE IL BISOGNO DI APPARTENENZA.

RUOLI E CONFLITTI DI RUOLI

IN OGNI GRUPPO LE POSIZIONI I RUOLI LE CONDIZIONI E I POTERI DEI MEMBRI SI DIFFERENZIANO E SI ORGANIZZANO IN UN SISTEMA. LA STRUTTURA DEL GRUPPO INFLUISCE SIA SUL FUNZIONAMENTO DEL GRUPPO CHE SULLA SODDISFAZIONE DEI SUOI MEMBRI

– LA CATENA DI COMANDI

– LA SPECIALIZZAZIONE DI COMPITI E DI GRATIFICAZIONI

– LE GERARCHIE DI AUTORITA’

– I SIMBOLI DI STATUS

SONO TUTTI ELEMENTI CHE INFLUENZANO IL GRUPPO.

OGNI GRUPPO E COSTITUITO DAI SUOI LEADER

INFATTI I LEADER DI UN GRUPPO O DI UNA ORGANIZZAZIONE, SONO QUEI MEMBRI CHE IN MANIERA RILEVANTE INFLUENZANO IL GRUPPO. ESSI EMERGONO ALL’INIZIO DELLA VITA DEL GRUPPO O DELLA ORGANIZZAZIONE.

L’AVVENTO DEI LEADER E’ FACILITATA DA NUMEROSI FATTORI:

  1. DIMENSIONE E COMPLESSITA’ DEL GRUPPO;
  2. CAMMINO BLOCCATO VERSO IL CONSEGUIMENTO DEI FINI DEL GRUPPO;
  3. MINACCE ESTERNE O INTERNE CHE PONGONO IN CRISI IL GRUPPO;
  4. FALLIMENTO DEL CAPO UFFICIALE;
  5. PRESENZA DI MEMBRI FORTEMENTE MOTIVATI ALL’ACQUISIZIONE DELLE LEADERSCHIP.

LA COMPLESSITA’ DEL RUOLO DELLA LEADERSCHIP E’ CHIARAMENTE MESSA IN LUCE DALL’ANALISI DELLE NUMEROSE FUNZIONI CHE TUTTI I LEADER DEVONO ASSOLVERE.

QUESTE FUNZIONI VARIANO DA LEADER COME CAPO ESECUTIVO, COME PROGRAMMATORE, COME FONTE DELLE DIRETTIVE, COME ESPERTO, COME RAPPRESENTANTE ESTERNO DEL GRUPPO, COME CONTROLLORE DELLE RELAZIONI INTERNE, COME DISPENSATORE DI COMPENSE E PUNIZIONI, COME ARBITRO E MEDIATORE.

CONTINUA…

Giovanni del Mastro (sociologo psicoterapeuta)