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Vorremmo cominciare questo editoriale con i canonici auguri di buona Pasqua, visto il periodo. E’ nostro desiderio ricordare a tutti che Pasqua vuol dire rinascita che, mentre per il Cristo ha significato resurrezione, per l’uomo comune e mortale potrebbe e dovrebbe significare emendamento. Ma perché parliamo di emendamento? Forse bisogna ricordare quello che l’uomo è riuscito a fare nei confronti del Cristo (almeno stando a quanto la tradizione cristiana ci ha tramandato nei secoli) che, in fondo, era sceso sulla terra per fare un favore al genere umano il quale, per ringraziarlo, ha ritenuto opportuno crocifiggerlo senza troppi complimenti. Una volta crocifisso il Redentore, l’uomo ha pensato bene di sconvolgere e deturpare tutto quello che lo circondava natura in primis. Poi si è accanito contro i suoi simili dando origine ad un lungo periodo di guerre, che dura tuttora ( avvalorando la tesi che vede il terzo millennio come l’epopea della civiltà più avanzata), e che ha prodotto una scia infinita di sangue versato, secondo i fomentatori, per una giusta causa. Fatto fuori il Redentore, occorreva dare un senso a quel malsano gesto e allora l’uomo ha pensato bene di estirpare quella radice faticosamente piantata dallo stesso Cristo, sempre secondo la tradizione cristiana, la radice del bene per seminare un terreno ancora vergine con delle colture pregiate quali quelle dell’odio, della cattiveria, dell’invidia e quant altro di così pregiato potesse durare nei secoli; ma l’uomo ha saputo superare se stesso, camuffando… PER CONTINUARE LA LETTURA, CLICCARE SUL TITOLO.



… alcuni pregiati germogli con le sembianze della pianta del bene, quanti esempi vi vogliamo risparmiare, in tal senso! Ma ancora non è finita, infatti, in nome del progresso che avanza, l’uomo è riuscito a perdere il contatto con la realtà, pensando bene di arrivare sulla Luna e su Marte, riuscendo a investire ingenti capitali nella continua, estenuante ricerca dell’arma di distruzione di massa più complessa (ovviamente a scopo difensivo) dimenticandosi che se avesse atteso ancora un po’, ovviamente passivamente (che poi è quello che ha sempre fatto) buona parte della popolazione che abita il pianeta sarebbe morta da sola, e senza speranza di un’immediata resurrezione, lasciando, così, campo libero alla bramosia di conquista che ha sempre animato quell’animale diurno e notturno chiamato uomo (senza offesa per il genere animale). A questo punto è doverosa una riflessione, investendo le stesse astronomiche somme nello studio di un rimedio nei confronti della piaga della fame che affligge i paesi del terzo mondo, ad oggi quante vite si sarebbero risparmiate ad un destino così amaro? Lasciamo a voi la risposta, come a voi lasciamo la risposta relativa ad un’altra doverosa riflessione: e se invece di pensare a Marte o a Saturno, o a costruire potenti jet in grado di superare di ben sette volte la barriera del suono (per poi inabissarsi dopo ben quattordici secondi!) pensassimo a risanare il pianeta Terra violentato e deturpato per secoli, le cose secondo voi potrebbero andare meglio? Per noi, che siamo degli inguaribili sognatori, la risposta è si. Ecco, secondo noi l’emendamento di cui parlavamo in apertura di editoriale potrebbe significare proprio questo, ovvero ricominciare da capo che tradotto in un italiano comprensibile vuole dire cominciare a ricostruire dopo secoli di distruzione…e questo anche nel delicatissimo campo dei valori… si perché dimenticavamo di scrivere che l’uomo è stato abile nel distruggere anche quelli: BUONA PASQUA