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Il buio sovrasta il canto dei grilli,

il desiderio di vedere supera,

va oltre.

Il profumo di salsedine satura l’aria fresca dell’estate,

la debole onda di mare accarezza la riva,

quasi ansimando, a toccare un punto lontano.

Suono dolce e armonico,

al ritorno

legato da una nota di leggera malinconia.

Spicca un punto di terra lontano,

riflesso dalla luce della luna,

assume l’argento sul corpo.

A piedi nudi sulla terra che ricopre,

un tappeto di verde invita a prendere posto,

raccontarsi, scoprirsi.

La luna per magia spegne il suo flusso di energia,

per un solo istante,

ma è sempre lì, attiva e viva.

Lascia gentilmente il passo,

a far sì che si possa meglio vedere nel buio.

Con delicatezza.

La voce del vento trasporta l’allegria.

In lontananza,

gli schiamazzi dell’estate.

Un raggio sfugge,

raggiunge il ramo più gracile,

promette grandi sogni.

Cade all’improvviso il silenzio,

la voce lascia il posto allo stupore,

compare il luccichio sulla terra.

È come arricchire la memoria delle immagini più belle.

Intenso e trasparente,

brilla e…toglie il fiato.

È un regalo che viene dal passato,

irrompe nel pensiero a creare una piacevole confusione,

apre il cuore a lasciare entrare.

Una lacrima timidamente scende sul viso,

emoziona, calda, di gioia.

24 Agosto 2009.

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