Mente e dintorni è una rubrica (nata da una fortunata serie televisiva) che ci porta a curiosare nei meandri della nostra personalità, per scoprirne i segreti e capire i motivi per cui compaiono i disturbi e, ovviamente, prendere rimedio.
Perché, conoscersi, comprendersi e (soprattutto) accettarsi per potere (infine) cambiare, aiuta senz’altro a vivere meglio.
Siamo così abituati alla natura apparentemente razionale del nostro mondo, che facciamo fatica a immaginare che possa accadere una qualsiasi cosa che non riusciremmo a spiegare con il buon senso (C.G. Jung)
Partendo da questa profonda verità del grande Carl Gustav Jung, in questa puntata ci occuperemo di un particolare quadro di disturbo psicotico, nel quale si entra e, altrettanto velocemente, se ne esce.
Io faccio solo quello che le piccole voci mi dicono di fare. (Cit.)
Il disturbo psicotico breve è una condizione mentale caratterizzata da sintomi psicotici (i quali, come abbiamo visto nelle precedenti puntate, rientrano in un quadro di deliri, allucinazioni, pensiero disorganizzato o comportamento disorganizzato) che possono durare da un solo giorno a poco meno di un mese.
Questi sintomi si manifestano improvvisamente ma, in genere, scompaiono completamente dopo un breve periodo e la persona coinvolta, ritorna al livello di “funzionamento mentale” precedente.
Cause
Le cause del disturbo psicotico breve (DPB) sono molteplici e, partendo da un disturbo di personalità, anche mascherato, predisponente (soprattutto Borderline o Isterico), coinvolgono fattori genetici, neurobiologici, ambientali e psicologici.
Quali sono i fattori di rischio e le cause potenziali?
Fattori genetici (una storia familiare di disturbi psicotici o di gravi disturbi di personalità e del tono dell’umore)
Fattori neurobiologici (alterazioni di alcuni neurotrasmettitori come, ad esempio, la dopamina)
Fattori ambientali stressanti (situazioni traumatiche come un lutto, la perdita del lavoro, un divorzio o, a volte nella donna, il post parto)
Fattori psicologici “interni” (la presenza di disturbi di personalità preesistenti come, principalmente, il disturbo borderline di personalità)
Uso di sostanze o farmaci (il consumo di droghe o alcol, l’assunzione di alcuni farmaci, come gli steroidi)
Condizioni cliniche: (tumori al cervello, gravi problematiche epatiche, alcune infezioni come quella da HIV)
Sostanzialmente, di fronte a elementi che potremmo definire “traumi disorganizzativi”, quando i meccanismi di difesa mentali (di cui abbiamo abbondantemente parlato nelle puntate specifiche) non sono sufficienti a proteggerci dall’angoscia e l’organizzazione di Personalità è “critica”, si manifestano questi fenomeni dissociativi temporanei.
Attenzione ai fattori correlati alla cultura di appartenenza
È importante distinguere i sintomi del disturbo psicotico breve da peculiarità di risposte legate alla cultura di riferimento.
Per esempio, in alcune cerimonie religiose, individui particolarmente “sensibili” (a volte, con una base di suggestionabilità isterica) sono convinti di sentire delle voci o di vedere i fantasmi di persone defunte.
Il “quadro” del Disturbo psicotico Breve
La caratteristica essenziale del disturbo psicotico breve è quella di un esordio improvviso di alcuni sintomi psicotici definiti “positivi” (cioè che sono presenti e intrusivi al contrario di quelli “negativi” caratterizzati, soprattutto, dalla riduzione di manifestazioni emotive) come il delirio le allucinazioni, l’eloquio disorganizzato e il comportamento psicomotorio grossolanamente disorganizzato (“strambo”) compresa la catatonia
I soggetti con Disturbo Psicotico Breve, provano un tumulto emotivo o un senso di confusione intenso e possono avere rapidi passaggi da uno stato umorale affettivo ad un altro e, benché questo disturbo sia, appunto, di breve durata, il livello di compromissione può essere talmente grave da richiedere un’assistenza particolarmente significativa, anche perché è possibile il rischio di comportamenti suicidari in particolare durante l’episodio acuto
L’età di insorgenza
Tale disturbo, può manifestarsi anche nell’adolescenza o nella prima età adulta ma, di fatto, l’esordio può verificarsi durante l’intero corso della vita con un’età media intorno ai 40 – 45 anni.
Diagnosi differenziale
Disturbi depressivi e bipolari (quando i sintomi psicotici si verificano esclusivamente durante un episodio depressivo maggiore, maniacale o misto)
Disturbo schizofreniforme, disturbo delirante, disturbo depressivo con caratteristiche psicotiche, disturbo bipolare con caratteristiche psicotiche o disturbo dello spettro della schizofrenia
In ogni caos c’è un cosmo, in ogni disordine un ordine segreto. (Carl Gustav Jung)
Con la speranza e l’obiettivo di essere stato utile per conoscere sempre meglio chi incontriamo (soprattutto quando ci guardiamo allo specchio), vi do appuntamento alla prossima puntata, nella quale ci occuperemo del “Disturbo Schizofremiforme”
Questo video riassume, semplificandoli, i contenuti finora espressi, offerti con una delicata base musicale.
Buona “degustazione”

Direttore Responsabile “La Strad@” – Medico Psicoterapeuta – Vicedirettore e Docente di Psicologia Fisiologica, PNEI & Epigenetica c/o la Scuola di Formazione in Psicoterapia ad Indirizzo Dinamico SFPID (Roma/ Bologna) – Presidente NEVERLANDSCARL e NEVERLAND “CAPELLI D’ARGENTO” ETS (a favore di un invecchiamento attivo e a sostegno dei caregiver per la Resilienza nel Dolore Sociale) – Responsabile Progetto SOS Alzheimer realizzato da NEVERLAND “CAPELLI D’ARGENTO” ETS – Responsabile area psicosociale dell’Ambulatorio Popolare (a sostegno dei meno abbienti) nel Centro Storico di Cosenza – Componente “Rete Centro Storico” Cosenza – Giornalista Pubblicista – CTU Tribunale di Cosenza.
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