In caso di successione legittima anche gli animali domestici rientrano nell’asse ereditario e spetteranno agli eredi. Questi ultimi, di conseguenza, ne diventeranno proprietari* e responsabili e saranno tenuti ad occuparsene garantendone il benessere. Gli eredi, dunque, non possono accettare una parte soltanto dell’eredità e l’altra no, alcuni beni sì e il cane no.
Ed allora come tutelare l’animale in caso di morte del pet mate?
Il modo migliore è sicuramente quello di stabilire le condizioni della sua custodia attraverso un testamento che è cosa diversa dalla successione legittima che si apre proprio in assenza di testamento. In Italia non si può fare testamento direttamente in favore degli animali, perchè sono privi della capacità di succedere, non essendo soggetti di diritto.
Però, nel testamento, il de cuius può stabilire che se l’erede vuole godere dell’eredità, deve accudire anche gli animali che nella stessa rientrano. Oppure, il testatore può imporre lo stesso obbligo ad un soggetto diverso dall’erede (il legatario) mediante un cosiddetto legato testamentario. L’erede o il legatario può anche essere un’associazione animalista.
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Iscritta all’Albo degli Avvocati del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Cosenza, Patrocinante in Cassazione, esercita la professione di avvocato in materia di diritto civile, in particolare diritto di famiglia, del lavoro e della previdenza, diritto dei consumi, recupero crediti. Dal 1995 è Giurista d’Impresa. Dal 2006 al 2012, presso varie emittenti radiofoniche e televisive locali, ha partecipato come ospite fissa in trasmissioni di informazione giuridica. Dal 2015 si dedica alla tutela degli animali, rappresentando cittadini privati e associazioni animaliste sia in processi civili che, come parti civili, nei processi penali (Abilitazione all’esercizio della professione di avvocato conseguita in data 29/06/1998). Iscritta all’Albo dei Giornalisti- Elenco pubblicisti dal 26/10/2002.