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Ogni anno, ogni giorno, ogni ora un pensiero in più. Scrivo sempre sui pensieri, forse perché vivono con me in ogni istante, non mi abbandonano mai.

 È arrivato senza che nemmeno me ne accorgessi, senza tempo per realizzare. Un giorno dopo l’altro ed in fretta fra i malori, i malumori, le vacanze, i viaggi, le parole dette e quelle che rimarranno dentro.

 Non è poi così difficile trasferire lo stato d’animo. Complesso, molto complesso e di mille pensieri.

 Un sottile velo di tristezza mi accompagna. Punge e nello stesso tempo mi scuote, mi dà la possibilità di esprimere. Di descrivere il contrasto fra quello che vedo intorno a me e ciò che sento dentro.

Un luogo tranquillo, quasi di meditazione. Musica dolce, a tratti un po’ più ritmata, un rock leggero si diffonde. Luce molto soffusa, un ambiente vissuto e che vive. Le immagini mute scorrono innanzi a me, non perdo il contatto con la realtà. Una tazza calda è sempre piena, a riscaldare il freddo che non riesco a scrollare e che paralizza. Il colore acceso della natura a tener viva la magia di queste feste e… nessuna voglia di andare a dormire.

 Ho riempito gli occhi di mare, fin dove mi è permesso. Uno scorcio di sole in lontananza ad illuminare un foglietto di spiaggia, incorniciata in un angolo di paesaggio che ricorda un presepe. È strano ammirare un ambiente che vive di caldo e d’estate nei giorni di massimo gelo. Quando, invece, risuona nell’animo il bianco dei monti ad annunciare l’inverno più intenso.

 Devo farlo più spesso. Più spesso devo nutrire dei colori più tenui. Quelli delicati che rimangono impressi e che dipingono la dolcezza dello spirito.

 Un sottile velo di tristezza mi accompagna. Anche nella risata più clamorosa, più piena, di gusto. Anche nell’istante di serenità e quando la voglia di vivere di sorrisi invade e contagia le persone che ami, che ruotano nel tuo mondo. Costellare di luce brillante l’angolo più buio della tua memoria. Lo stesso per il quale si vive e che si teme di perdere per sempre.

 Il pensiero ora mi porta a qualche anno fa, in un posto piccolo e angusto, ma magico. Quando senti l’odore intenso della tua passione di vita e per una volta non hai nessun dubbio. È quella la strada, niente e nessuno potrà mai intralciarla.

Entro un po’ timidamente, con l’ansia piacevole che accompagna l’inizio delle nuove avventure e che ti porta per mano scivolando lentamente. Incontro la dolcezza nell’animo. Traspare dagli occhi, nel tono della voce. I suoi gesti sono armoniosi, diretti dalla saggezza, propria delle persone che non hanno bisogno di raggiungere i traguardi di pace con se stesse. Sono nate così. Immediatamente sento che sarà per la vita, per sempre, anche quando i nostri percorsi di divideranno, anche quando le nostre strade divergeranno. Quando la quotidianità delle nostre emozioni sarà alimentata solo dal ricordo dei giorni trascorsi fra cento parole e con mille risate, ma anche sostenuta dagli istanti del dolore che unisce. Siamo lì, l’una accanto all’altra con la disperazione che mi invade, ma la sua mano accoglie la mia e mi protegge, mi incoraggia ad urlare nell’aria la rabbia che porto dentro.

 Sono felice quando mi lego a questo pensiero. Ma, nello stesso minuto un po’ di nostalgia mi accompagna.

Non ci si deve spaventare però. È quella tristezza intrecciata alla malinconia che segue un percorso fatto di riflessioni, ricordi, emozioni, sensazioni. E tutte le più belle parole che descrivono gli stati d’animo. I vissuti e i da vivere, la vivacità nel gustare la vita con la consapevolezza che il bello delle cose è sempre accompagnato da…un sottile velo di tristezza.

 Altrimenti non sarebbe così.

 Fernanda (9 gennaio 2007)