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Come una goccia che cade e non fa rumore…


 

Racconti, riflessioni ed emozioni

Desideri spezzati, interrotti, taciuti, negati a me stessa, rimasti avvolti in un bozzolo di seta dal quale non hanno mai preso il volo. Desideri incompiuti, manchevoli di quella parte essenziale che consente la condivisione. Desideri consumati con il tempo passato a chiedersi perché, e a porsi domande ancora prive di risposta, invece di provare semplicemente ad ascoltare.

Desideri bloccati, come un rivolo d’acqua fresca che scorre nel suo letto, e che improvvisamente gela frenando la sua corsa.

Desideri incompleti, mai giunti ad una piena maturazione, o forse invecchiati troppo in fretta. Desideri lacerati nel profondo dall’impossibilità di aprire un varco e permettere il passaggio. Desideri nascosti da una fitta coltre di paure e inibizioni e affievoliti dall’incertezza. Desideri frantumati in mille minuscoli pezzettini, talmente piccoli e indefiniti da non saperne più riconoscere la forma originaria. Desideri che temono di svanire, prima ancora di poter essere vissuti in pieno, prima ancora di poter sentire se stessi ed essere finalmente espressi. Desideri deviati dal loro naturale percorso, costretti a perdersi ogni volta in estenuanti giri, che alla fine cedono il passo alla stanchezza e alla malinconia.

Rifletto, e continuo a riflettere per provare a comprendere come liberare ogni gesto, ogni parola, ogni respiro, ma è come se dentro di me esistesse un filo spinato che segna un confine invalicabile, oltre il quale ancora non mi è consentito andare. Cerco di scavare sempre più a fondo, di scandagliare minuziosamente ogni angolo, col desiderio principale di avere nuovi occhi per cambiare il mio modo di osservare, più che di scoprire nuovi luoghi. Una domanda fa seguito all’altra…e in questa rincorsa incessante mi chiedo cosa rimarrà, cosa potrà essere trasformato da pensiero immaginato a vita vissuta, e quanto invece resterà soltanto riflessione astratta. E poi, quanto sarò davvero riuscita ad avvicinarmi alla verità? Quante cose avrò realmente compreso e imparato, e quante altre ne saprò davvero cambiare? Quanto i mie pensieri determineranno trasformazioni concrete nelle mie azioni, e nelle mie sensazioni?

In alcuni momenti avverto un senso d’inutilità, che non mi sembra più neppure tristezza, rancore o dolore…come se la vita fosse un vento che passa ma non sfiora, un profumo che non si riesce a sentire, una carezza che non si può toccare…un vento che non sposta nemmeno una foglia, che nulla fa tremare e niente fa sibilare… come una goccia che cade e non fa rumore…

 

…”vede la titubanza negli occhi della gente. Scopre la spaccatura che c’è nell’uomo .Come nel mondo esterno. Da un lato il mondo è in guerra, e dall’altro l’uomo lotta con se stesso. E poi si forma un’altra spaccatura tra l’uomo e il mondo. L’insondabile dualismo, che è la condizione dell’uomo: che siamo fatti di carne, ma… agogniamo con l’anima. E all’anima.”(Tesi sull’esistenza dell’amore, Torben Guldberg)