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Dagli Stati Uniti d’America, una voce “forte” contro i soprusi della “giustizia”.



2 luglio 2004 – Cari visitatori del sito www.lastradaweb.it, ho il grandissimo piacere di presentarvi il mio amico Karl L. Guillen. Non ho scritto “pen-friend” ma “amico” perché anche se la nostra amicizia è solo epistolare, posso dire – dopo 2 anni e mezzo di corrispondenza – che Karl è veramente un Amico.

Molte volte le parole non riescono a esprimere in modo adeguato i sentimenti, ma le lettere di Karl – tutte le lettere di Karl – rivelano che dietro alle parole c’è un poeta, un uomo che ha sofferto e sta soffrendo, ma che (forse proprio per questo) può e sa dare più amicizia e amore di quanto uno possa immaginare.

La storia di Karl è travagliata, costellata di incomprensioni e di ingiustizie, che lo hanno portato a ritrovarsi in carcere per crimini che non ha commesso, crimini per cui le accuse sono basate sullo spergiuro, sulla corruzione e su un sistema difettoso della giustizia.

Karl è stato sotto pena di morte dal 1993 al 1999, ma i proventi ricavati dalla vendita del suo libro autobiografico “The Grinder”, tradotto in italiano col titolo: “Il Tritacarne”, 1999 edizione Multimage (per prenotarlo rivolgersi a Daniela Annetta, dannetta@infinito.it) gli hanno permesso di pagarsi un avvocato riuscendo così ad ottenere una revisione del processo e una commutazione della sentenza in 20 anni di carcere (di cui 11 già scontati).


Nel 2001 è stato pubblicato in due volumi, sempre da Multimage, un libro di poesie scritte da Karl, con traduzione italiana e testo inglese a fronte. Il libro s’intitola “Five Things – Cinque Cose” perché è diviso in cinque sezioni. Per prenotarlo potete rivolgervi a mailto:dannetta@infinito.itturquet@dada.it, però purtroppo le copie sono esaurite e l’editore sta aspettando di avere un numero di richieste sufficienti per procedere ad una seconda ristampa.

Le dure condizioni di vita a cui Karl è giornalmente sottoposto non gli hanno impedito di continuare a scrivere romanzi e poesie che con l’aiuto di alcuni amici italiani, sta cercando di far uscire dal carcere.

Voglio sfidare chi di voi conosce l’inglese a comprare il suo ultimo romanzo, pubblicato il mese scorso dalla casa editrice PublishAmerica. Il romanzo s’intitola “Process of Illumination” e potete trovare informazioni su http://www.publishedauthors.net/karlcaldwell/index.html e prenotare direttamente la vostra copia a www.publishamerica.com/books/3958, oppure passare a me (betta_nico@libero.it) la richiesta così farò un ordine cumulativo quando avrò raggiunto un numero di richieste sufficienti a risparmiare il più possibile sulle spese di spedizione. Karl è stato costretto a usare uno pseudonimo a causa dei pregiudizi del governo degli Stati Uniti: sebbene il governo afferma che il suo intento è quello della riabilitazione, in realtà non è così e il “sistema” non perde un’occasione per rendere la vita sempre più difficile alle persone che hanno sbagliato.

Karl sta imparando l’italiano, e nonostante non lo sappia ancora alla perfezione, il suo dono comunicativo gli permette di esprimersi anche in una lingua che non è la sua, raggiungendo in modo meraviglioso il cuore di chiunque voglia tendere l’orecchio ad ascoltare la sua voce dolcissima.

Karl ha bisogno di amici che lo sostengano e lo aiutino, con quell’affetto e quell’amicizia a cui ogni essere umano ha diritto, a sopportare l’isolamento in cui da anni è ingiustamente recluso. Questo è quanto emerge da questa lettera che Karl ha scritto appositamente per i giornali italiani, pregandomi di chiederne la pubblicazione.

Chi raccoglierà la sfida e inizierà a scrivere a Karl troverà un grande amico e si stupirà di come, pur vivendo in condizioni indescrivibilmente difficili, Karl riesca a trasmettere gioia e voglia di vivere.

Non voglio aggiungere altro, e lascio la parola direttamente a Karl.

Buona lettura Betta (betta_nico@libero.it)



IO COMBATTO

Me ne sto qui da solo, per conto mio,

il sangue sgorga libero dalla mia anima.

Quanto ce n’è prima che io muoia,

non lo so.

Sono disumanizzato, ammaestrato

pestato, sparato.

Ma sono nel giusto!

E cosi’ scrivo…

E cosi’ combatto!

KARL L. GUILLEN (DAL SITO WEB: www.umanisti.it/karl/poesieKarl.htm)