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Per una visione olistica di chi soffre.


 

Counseling News

“È ispirata al Giuramento di Ippocrate, e sintetizza i principi contenuti nei Codici deontologici dei 14 Paesi europei che l’hanno sottoscritta. Nasce a Kos, in Grecia, la Carta europea dell’etica medica, frutto di un lavoro di relazioni internazionali cominciato nel 1987 e ribadito nel 2005 in un convegno Fnomceo a Sanremo. Pilastri della Carta sono i criteri di responsabilità e autonomia del medico, e l’integrità del paziente considerato in maniera olistica, come persona. Si sostiene l’alleanza terapeutica con l’assistito, e al medico viene garantito il diritto di scegliere in scienza e coscienza. In primo piano, poi, il principio della trasparenza del professionista su ciò che potrebbe configurarsi come conflitto di interesse. Al bando ogni forma di razzismo e discriminazione. Prossimo obiettivo: l’approvazione del Codice deontologico europeo, a garanzia del principio di libera circolazione dei pazienti su tutto il territorio dell’Ue”.

La notizia relativa alla visione olistica del paziente che finisce col ritornare ad essere, finalmente, un essere umano con diritti (e doveri) compartecipe, con la propria condotta, dello stato di salute in ottica preventiva e curativa. La visione di un medico più “umano”, empatico e rispettoso delle esigenze di chi soffre, ricorda molto l’azione di molti professionisti “missionari” fra cui, il celebre Hunter Patch Adams teorico della teraèia del sorriso.

Anche questo è counseling, per il sollievo dal dolore sociale.

Non dimentichiamo, infatti, che il termine che deriva dal verbo inglese to counsel, che risale, a sua volta, al verbo latino consulere, traducibile in “venire in aiuto”, “agire di comune accordo” “aiutare a rialzarsi”.


 

Fonti

  • Il Sole 24 Ore Sanità (21 giugno 2011 – pag. 1, 23. )
  • www.edott.it (22 giugno 2011 )

 


Giorgio Marchese – Medico Psicoterapeuta – Presidente Neverland Scarl / No Profit / ONLUS (Per il sollievo dal dolore sociale e il Carrier Counseling)