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Un link genetico.


L’autismo rappresenta la forma più grave di una serie di condizioni che riguardano il neurosviluppo, chiamate disordini dello spettro autistico (ASD). È caratterizzato da una ridotta interazione sociale, deficit nella comunicazione e da schemi ripetitivi di comportamento, che si manifestano prima dei 3 anni di età.

La schizofrenia è anche un disordine del neuro sviluppo che coinvolge un ampio range di funzioni sociali, cognitive e percettive. I sintomi “psicotici” (allucinazioni, delusioni, comportamenti bizzarri) o i sintomi “negativi” (il profondo isolamento sociale, l’anedonia o l’apatia) emergono durante la tarda adolescenza o la prima età adulta.

La sovrapposizione genetica fra i due disordini è stata il focus di molti studi recenti. Entrambe hanno una forte componente genetica, come dimostrato dall’alta ereditabilità di ognuna di esse. Inoltre, nonostante la variabilità eziologica e fenotipica, sono state identificate varianti strutturali comuni. Comunque nessuna delle mutazioni e varianti individuali identificate per entrambi i disordini spiega più dell’1-2% dei casi.

In uno studio recentemente pubblicato (Daniel Moreno-De-Luca, Jennifer G. Mulle, Erin B. Kaminsky, et al. Deletion 17q12 Is a Recurrent Copy Number Variant that Confers High Risk of Autism and Schizophrenia. The American Journal of Human Genetics, 04 November 2010), gli autori, per meglio comprendere questa eterogeneità, utilizzano un approccio che prevede l’analisi di specifici e ricorrenti CNV (variazioni del numero di copie) nel genoma dei pazienti, allo scopo di stabilire delle correlazioni genotipo/fenotipo. I CNV rappresentano regioni del DNA che variano nel numero di copie, polimorfiche nella popolazione e che contribuiscono alla variabilità individuale. Questi sbilanciamenti genomici sono potenti strumenti per scoprire nuovi geni candidati, che, attraverso la comprensione delle vie molecolari, forniscono migliori conoscenze sulla patofisiologia di questi disturbi. Gli autori identificano una delezione ricorrente di 1,4 Megabasi sul cromosoma 17q12, dove risiede il gene HNF1B, responsabile di cisti renali e sindrome del diabete (RCAD) in 18/15749 pazienti, inclusi molti ASD, e in 0/4519 soggetti di controllo sani. Vengono inoltre delineate delle caratteristiche fenotipiche condivise tra 9 pazienti che comprendono macrocefalia, caratteristiche facciali tipiche, anomalie renali, deficit neurocognitivo. In uno studio di follow-up la stessa delezione è stata trovata in 2/1182 pazienti con ASD e deficit cognitivo e in 4/6340 pazienti schizofrenici, ma in nessuno dei 47929 soggetti di controllo sani.

Questi dati dimostrano che la delezione al cromosoma 17q12 è un ricorrente, patogenico CNV che conferisce un alto rischio per ASD e schizofrenia. Inoltre le caratteristiche fenotipiche dei pazienti con questo CNV suggerisce l’esistenza di una sindrome genetica che si estende oltre la RCAD. Nella regione deleta sono inclusi 15 geni; è ipotizzabile pensare quindi che uno più di questi geni possano essere essenziali per uno sviluppo corretto cerebrale e per la sua funzione.

 


Ferdinanda Annesi – Biologo C.N.R.