Dalla multa per truffa alle compagnie telefoniche all’illegittima decurtazione dei punti della patente e, per concludere, all’aumento del canone da parte di Telecom.
Altra settimana “si” per i consumatori che ancora stanno gongolando per la multa (1,6 milioni di euro) che l’Antitrust ha comminato ai gestori telefonici (telecom italia, vodafone ominitel, wind ed h3g) per pratiche commerciali scorrette, avendo spacciato per gratis sms in cambio di sonerie a zero costi, omettendo invece di informare che si trattava di abbonamenti ad un servizio di ricezione di contenuti multimediali (loghi, sonerie, giochi e sfondi). O meglio l’informazione c’era, ma riportata
in una nota quasi invisibile, senza chiarezza sui costi, sulle modalità di fruizione e sulla disattivazione del servizio.
Il messaggio ingannevole era diffuso su internet e sul settimanale per adolescenti “Cioè”, visto che i consumatori maggiori di questi prodotti sono proprio loro. Corresponsabili di questa truffa le compagnie telefoniche, in quanto i proventi derivanti dal traffico telefonico sono ripartiti tra il fornitore dei contenuti e gli operatori telefonici.
Plauso naturalmente da parte delle associazioni dei consumatori che, però, ritengono che l’ammontare delle multe sia insufficiente a scoraggiare le società di telecomunicazioni da simili pratiche scorrette e, quindi, auspicano maggiori poteri all’antitrust con la possibilità di comminare sanzioni proprorzionali al fatturato delle compagnie.
Boccata di ossigeno per gli automobilisti per la sentenza della Cassazione a sezioni unite che ha sancito l’illegittimità della decurtazione dei punti dalla patente in assenza dell’istituzione dei corsi per il recupero nel proprio comune di residenza. La S. C. si è così pronunciata, confermando una sentenza del giudice di pace di Treviso, a seguito di un ricorso del ministero dell’interno che contestava la competenza del giudice di pace in merito al ricorso di un cittadino/consumatore che, dopo aver pagato la multa per un’infrazione, ricorreva al giudice di pace, ottenendo l’annullamento della decurtazione dei punti dalla patente per la mancanza di corsi di recupero nel comune di residenza.
Nuovo aumento delle tariffe da parte di Telecom a partire da febbraio 2009. A farne le spese, come al solito, le famiglie che si vedranno aumentare di € 1,26 il canone del telefono fisso. Di fronte alla notizia, sono giustamente insorte le associazioni dei consumatori che chiedono, prima di quella dta, l’intervento dell’Agcom.
Maria Cipparrone

Iscritta all’Albo degli Avvocati del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Cosenza, Patrocinante in Cassazione, esercita la professione di avvocato in materia di diritto civile, in particolare diritto di famiglia, del lavoro e della previdenza, diritto dei consumi, recupero crediti. Dal 1995 è Giurista d’Impresa. Dal 2006 al 2012, presso varie emittenti radiofoniche e televisive locali, ha partecipato come ospite fissa in trasmissioni di informazione giuridica. Dal 2015 si dedica alla tutela degli animali, rappresentando cittadini privati e associazioni animaliste sia in processi civili che, come parti civili, nei processi penali (Abilitazione all’esercizio della professione di avvocato conseguita in data 29/06/1998). Iscritta all’Albo dei Giornalisti- Elenco pubblicisti dal 26/10/2002.