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Osserviamo le norme che regolano la coabitazione familiare e le conseguenze di una convivenza… a “singhiozzo”


A) Cos’è la coabitazione?

In conseguenza del matrimonio i coniugi sono tenuti a stabilire un luogo per la loro vita insieme come residenza familiare (obbligo di coabitazione).

I coniugi scelgono, di comune accordo, il luogo per la residenza della famiglia, tenendo conto delle loro esigenze e di quelle della famiglia stessa. In caso di disaccordo essi possono rivolgersi al giudice, il quale cercherà di aiutarli a trovare una soluzione e, se non ci riuscirà, provvederà lui stesso, solo se glielo chiedono gli interessati.

B) La violazione dell’obbligo di coabitazione:


  • non c’è violazione del dovere di coabitazione nel caso di assenze di breve durata dall’abitazione familiare;

  • c’è violazione del dovere di coabitazione quando un coniuge si allontana ingiustificatamente dalla residenza familiare.

C) Conseguenze dell’abbandono della residenza familiare:


  • l’allontanamento ingiustificato dalla residenza familiare, ed il rifiuto di tornarvi, comportano, per il coniuge allontanatosi, la perdita del diritto al mantenimento e all’assistenza morale da parte dell’altro coniuge;

  • la violazione dell’obbligo di coabitazione può essere motivo di addebito della separazione;

  • il coniuge che abbandona il ‘tetto’ coniugale, sottraendosi agli obblighi di assistenza verso la famiglia, incorre nel reato di ‘violazione degli obblighi di assistenza familiare’.

D) Casi in cui è consentito l’allontanamento dalla residenza familiare:


  • quando sussiste una giusta causa, come la presentazione della domanda per la separazione personale, per l’annullamento del matrimonio o per il divorzio. Anche in questi casi rimane, comunque, l’obbligo di contribuzione per i bisogni della famiglia.

VALUTAZIONI PSICOLOGICHE

Ci troviamo di fronte alla situazione cardine fra persone che hanno deciso di trascorrere, insieme, una parte della propria vita. Sia che si tratti di una scelta validata da un contratto che si chiama matrimonio, sia che si decida di costituire una famiglia di fatto, è fin troppo ovvio che, fino a quando si determinano interessi e motivazioni in comune e si tiene viva una motivazione positiva, non si porranno in essere condizioni che tengano lontani. Quando, fra i partner, gli interessi di vita e di lavoro sono divergenti e, nei casi in cui ci si trovi a vivere per necessità contingenti, lontano dal partner per periodi ripetuti, il rischio concreto è quello di perdere gradualmente “confidenza intimistica”: cioè, nel tempo si attenua quella comunione di intenti, alla base della corrispondenza di “amorosi sensi” che ci inducono a condividere quanto di più prezioso, oggettivamente, può esistere al mondo: il nostro tempo vitale, i nostri pensieri, le nostre emozioni….UNA PARTE DI NOI.

E. A. – Avvocato


G. M. – Medico Psicoterapeuta