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Pro o contro?


La posta dei lettori

 

In questi giorni in cui è acceso il dibattito tra PRO e CONTRO EUTANASIA sembra assurdo parlare di fedeltà. Fondamentalmente ritengo che chi sia a favore dell’eutanasia sia anche privo di qualsiasi speranza che esista un amore fedele da parte di Dio. Spesso in situazioni difficili ci si chiede per quale motivo Dio possa permettere queste cose. Ma ci siamo mai chiesti, quando facciamo del male a Dio con i nostri continui tradimenti, per quale motivo permettiamo questo? E’ troppo facile scaricare la responsabilità sempre sugli altri. Così come anche nella situazione di Welby in cui nessuno ha saputo o voluto prendere una posizione. Dopo che le cose avvengono è troppo semplice e comodo fare polemiche. Mi sono spesso chiesta cosa proverei nella posizione dei tanti Welby che in questo momento soffrono un disagio evidente. Alla mente mi viene di tutto: paura, dolore….ma niente che anche lontanamente possa avvicinarsi alla parola eutanasia. Credo che la vita sia un dono speciale che ci venga fatto e se crediamo davvero al Cristo morto in croce per noi, non dobbiamo dimenticare che anche Lui ha sofferto. Attraverso le parole sembra tutto facile ma di sicuro non è impossibile.

Dina

 

Partendo dall’affermazione della nostra lettrice in base a cui, a parole, sembra tutto facile, non vorremmo far parte di alcuno schieramento. Pur tuttavia, alcune considerazioni ci sembra doveroso sottoporle alla vostra attenzione. Sarebbe orripilante se, per legge dello Stato, si staccasse la spina ogni qualvolta sembrerebbe venir meno la speranza di un recupero. È, allo stesso tempo, a parer nostro, oltremodo ingiusto privare della volontà di rifiutare una terapia (anche l’ossigenoterapia è da considerare tale) che prolunghi sofferenze che non si è più disponibili a tollerare. C’è da chiedersi se, oltre a motivazioni religiose, non vi siano anche, nel negare tale opportunità, anche pericolose “derive” legate a “proiezioni” personali in grado di condizionare ( e non poco) una serena capacità di valutazione scevra da integralismi di qualsivoglia natura. Ci piacerebbe conoscere l’opinione di altri lettori.


Giorgio Marchese (direttore responsabile)