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Qualche tempo fa ho scritto delle condizioni non proprio soddisfacenti in cui versano i mari italiani e quelli della Calabria, in particolare, specialmente il tirreno; quell’articolo scatenò le ire di coloro i quali ipocritamente, lasciatemi passare questo termine, sostenevano e, incredibilmente, continuano a sostenere il contrario! Recentemente i mass media locali hanno dedicato molto spazio alle affermazioni, in verità non troppo confortanti, rilasciate da Legambiente e Touring che hanno provveduto, senza mezzi termini, a declassare anche una delle poche isole felici da un punto di vista ambientale rimaste in Calabria, ovvero, Tropea, nel vibonese; insomma anche questa rinomata località balneare calabrese ha perso la propria bandiera blu di cui, fino a poco tempo fa, andava fiera; ancor più triste, per non dire altro, è il fatto che tutte le bandiere blu calabresi sono state melanconicamente ammainate! Ma come ha potuto permettere, una regione che ha speso e spende miliardi in pubblicità, in Italia e all’estero, infatti basta pensare al famoso slogan – Calabria, perla del Mediterraneo- che accadesse tutto ciò? Gli amministratori hanno riflettuto sui danni che notizie del genere comporteranno agli operatori turistici e all’immagine della Calabria intera una volta famosa proprio per la salubrità delle sue acque? Ma le risposte non hanno tardato ad arrivare, risposte avvilenti esattamente come le notizie diffuse dalla stampa… PER CONTINUARE LA LETTURA, CLICCARE SUL TITOLO.



… secondo l’attuale Assessore regionale al turismo si tratterebbe di pregiudizi nei confronti della nostra regione che niente- sempre secondo lo stesso Assessore- avrebbe da invidiare ad altre regioni insignite del riconoscimento della vela blu. Insomma si tratterebbe dell’ennesima campagna denigratoria nei confronti di una regione che non meria, invece, un simile discredito! Ma non è tutto, infatti, l’Assessore rompendo gli indugi si spinge veramente lontano (forse un po’ troppo) affermando addirittura (stando a sue dichiarazioni apparse sulla stampa calabrese domenica 11 giugno) che si sarebbe riscontrato un sensibile aumento del flusso turistico…assumendomene la responsabilità esclusiva chiedo all’assessore se, quando parla di aumento del flusso turistico, si riferisce alla nostra regione o, magari, a regioni limitrofe, magari alla Sardegna o alla Sicilia, dove di anno in anno si registra un aumento mortificante di presenze sul territorio anche perché sulle nostre spiagge di anno in anno gli ombrelloni si diradano sempre di più! Poi, quando si sarebbe verificato questo aumento del numero delle presenze in Calabria se da qualche anno a questa parte leggiamo sempre un meno davanti alle percentuali che ci vengono sottoposte? Ma le dichiarazioni rassicuranti iniziali dell’assessore poi diventano strali scagliati contro l‘inefficienza della passata Giunta regionale (in verità non esente da colpe) e a questo punto non posso non chiedergli cosa, a distanza di due anni dall’insediamento della nuova giunta, è stato fatto per arginare il problema mare e ambiente: voglio ricordare che sarebbe meglio non schernire l’operato degli altri ma, forse preoccuparsi del proprio…potrebbe essere la strada giusta o no?