A ben riflettere su quest’anno che se ne va, possiamo concludere che, come al solito, tra tutte le cancrene di cui è vittima la nostra Società ve n’è una che spicca su tutte, ovvero quella rappresentata dalla mafia. Questa piaga sta lentamente stroncando il decollo di un’economia che, già di suo, è oramai al collasso. Questa mafia che risponde al nome di “ndrangheta”, camorra, etc. ha ormai scalato i vertici del malaffare mondiale occupando di diritto le prime posizioni. Ma come può essere possibile che non la si riesca a debellare? Ci si sente in difficoltà al pensiero che undicimila lavoratori dell’A.F.O.R. (forestazione calabrese) sfidino pioggia e freddo in difesa del proprio posto di lavoro, molti dei quali padri di famiglia che vivono di pochi Euro pur lavorando le canoniche otto ore al giorno, mentre i cosiddetti mafiosi, proprio nel momento in cui mi accingo a scrivere queste mie riflessioni, stano contando fiumi di denaro frutto di proventi illeciti: questo proprio non riesco a sopportarlo. Vengono in mente i loro volti maledetti mentre scelgono il locale al quale andare a riscuotere il “pizzo”, mentre si affannano nella ricerca di acquirenti per una nuova partita di coca o di altre sostanze stupefacenti fatta pervenire illecitamente dall’estero e da piazzare sul nostro mercato sempre più esigente, sempre più marcio; E poi si resta allibiti quando si apprende dai giornali che il vice presidente della commissione antimafia è sospettata di collidere proprio con questa… PER CONTINUARE LA LETTURA, CLICCARE SUL TITOLO.
…cari lettori il mondo pare andare alla rovescia per molti aspetti, c’è una crisi economica che preoccuperebbe anche il più ottimista degli economisti ma per la gente di malaffare pare che le cose vadano sempre per il verso giusto. Ci si sente accapponare la pelle quando si sa di mafiosi che minacciano la libertà di espressione e di azione relegandoci buoni buoni in un cantuccio a dire che tutto va bene; lo sconcerto prende il sopravvento per quanto siamo tutti colpevoli di aver permesso a questo male oscuro e letale di penetrare le nostre menti i nostri pensieri e, perché no, il nostro coraggio. Ma dove sono finiti gli attributi di quelle genti che hanno combattuto per l’unità e la libertà? Ribelliamoci alla paura e all’omertà, ribelliamoci al malaffare perché un giorno i nostri figli possano andare fieri delle nostre azioni: da sempre si è lottato per la propria libertà allora rimbocchiamoci le maniche e dichiariamo guerra alla mafia con o senza le Istituzioni, solo allora potremo definirci uomini veri. Forse vivremo di illusioni ma credo che, tutti insieme potremo farcela…altrimenti che senso avrebbe vivere segregati nelle nostre idee e nei nostri pensieri in un mondo apparentemente libero? Buon anno a tutti.
Avvocato, Counselor – Presidente Assocultura Cosenza