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Niente elemosine ma incentivi allo “sviluppo”. Finalmente.

Sabato 18 dicembre, nella cornice fortemente simbolica di Città dei ragazzi a Cosenza, gli assessorati alle Politiche femminili e al Welfare del capoluogo bruzio, in sinergia con il Centro socio-culturale “V. Bachelet”, hanno celebrato la chiusura dell’anno internazionale della famiglia con il Convegno regionale “La famiglia protagonista del proprio futuro”.

La relazione “Quali nuove politiche per la famiglia?” ha messo in risalto gli interventi finanziarî e gli indirizzi innovativi contenuti nella legge regionale 2 febbraio 2004, n.1.

La Regione Calabria infatti, concede finanziamenti a tassi e condizioni agevolati per l’acquisto della prima casa alle seguenti categorie svantaggiate: persone sole con figli, gestanti sole, genitore solo con figli minori a carico, coppie che hanno contratto matrimonio da meno di sei mesi o che contrarranno matrimonio entro sei mesi dalla richiesta.

Nell’ambito del potenziamento e della differenziazione delle politiche familiari, la Regione promuove e sostiene il ciclo di vita familiare nei campi socio-educativo e socio-assistenziale, mediante iniziative programmate insieme alle Province e ai Comuni. Di notevole interesse si rivela, a tal proposito, l’istituzione degli “sportelli famiglia” presso i Comuni. Ancora, è degna di nota la promozione, da parte di associazioni e di organizzazioni di privato sociale, di iniziative innovative riguardanti forme di auto-organizzazione e mutualità familiari quali i “nidi-famiglia”, destinati all’attività di cura dei bambini di età inferiore a tre anni, svolta senza fini di lucro da famiglie utenti.

In attuazione dello Statuto e del principio di sussidiarietà, inoltre, la Regione ha gettato le basi della “banca dati mutuo aiuto” tesa a individuare tutte le associazioni e le organizzazioni di volontariato che offrono mutuo aiuto gratuito per attività di cura, custodia ed assistenza di soggetti o famiglie che versano in condizioni di bisogno.

Lo studio e l’analisi dell’evoluzione delle condizioni di vita familiari, la verifica dell’efficacia degli interventi realizzati in favore delle famiglie, la segnalazione di elementi rilevanti per la predisposizione di atti di programmazione regionale spetteranno all’Osservatorio permanente sulla famiglia, istituito presso la Consulta.

Manuela Fragale