Da un nostro affezionato e “preparato” lettore, delle valide riflessioni su un tema basilare.
“Ciao a tutti, sono Pierpaolo!”
Sono contentissimo di poter riscrivere su questo giornale, ringraziando nuovamente il Dott. Giorgio Marchese che me ne ha dato la possibilità.
Con queste nuove riflessioni (ricavate ed estrapolate dalla lettura dell’articolo “I bisogni degli Esseri Umani” del Dr. Giorgio Marchese, N.d.R.), vorrei dire a tutti che qualsiasi bisogno che ci neghiamo o ci viene negato, fa nascere in noi una notevole insoddisfazione, dalla quale ne possono derivare anche disagi di una certa gravità. “E’ nostro profondo dovere quello di soddisfare qualsiasi bisogno per distruggere qualsiasi sofferenza”. Le parti originali dell’articolo, sono riportate in corsivo. Vi auguro un buon proseguimento nella lettura e spero che questa, susciti in voi un discreto interesse.
Grazie a tutti
I bisogni degli Esseri Umani
“E’ meglio aggiungere vita ai giorni, che giorni alla vita! E se si potessero fare entrambe le cose?”
Entrambe le cose sono possibili e positive, in quanto è meglio vivere i nostri giorni con piena vitalità e nello stesso tempo si può allungare il corso della nostra vita vivendo in modo sano e felice.
Ogni giorno che trascorre fa parte della nostra esistenza, e in ognuno di esso dobbiamo cacciare fuori il meglio, impegnandoci nel ricercare la nostra felicità e la calma esistenziale. Anche i momenti più negativi della nostra vita fanno parte di essa e per questo dobbiamo accettarli e combatterli nel migliore dei modi.
“Non è riscontrabile, al momento alcuna Società perfetta, alcuna religione che possa definirsi univocamente assoluta e in grado di fornirci indicazioni oggettive per una vita migliore…..”
Non esistendo nessuna società perfetta (tutte mostrano delle lacune), si vengono a creare vari e numerosi problemi e malesseri di ogni genere all’interno di esse. Siamo tutti abituati, e io sono il primo, a vedere nella società solo gli aspetti negativi e non quelli positivi. Ma secondo me, ciò nasce spontaneo perché l’uomo per natura è portato sempre a volere di più ed è giusto che sia così. Quindi non si fa caso ai lati e alle cose positive che ci offre la società.
Ma la società non può essere perfetta perché è composta da esseri umani e sappiamo che questi non lo sono. Essa è stata creata perché l’uomo da solo non avrebbe mai potuto farcela contro le avversità terrene; ma oggi appare troppo “infestata” da problemi e malesseri come la violenza, la guerra, la fame, la droga, etc.
In ogni modo dobbiamo accettarla così com’è e accontentarci di quello che ci offre e poi si dice: “Chi si accontenta gode!”.
D’altra parte non esite nemmeno una religione assoluta e che quindi vale per tutti. Tutte le religioni sono in contrapposizione e anche per questo si verificano conflitti di ogni genere. L’imperfezioni date dai messaggi che ci giungono dalle religioni, fanno nascere in noi qualche piccolo dubbio e conflitti interiori da non sottovalutare. Credo però che sia molto importante credere in Dio, avere una fede insomma. Quest’ultima può contibuire anche alla risoluzione dei problemi a cui va incontro l’essere umano.
E’ importante sapere che siamo in grado di ipotizzare verso quale direzione andare per avvicinarci alla verità. Ognuno di noi pensa al cammino della propria esistenza, alla fine e a che cosa ci aspetta dopo la morte. Poi poniamo lo sguardo verso l’onnipotente. Per me l’onnipotente e quindi Dio, rappresenta la cosa più grande che ci sia nell’universo, una forza molto più grande di noi e dotato di una personalità e un’anima immensa senza confini di amore.
Invece, la nostalgia che giunge la sera in ognuno di noi è da attribuire alla nostra logica, e utilizzando le nostre capacità intellettive, ci vengono in mente i momenti belli o brutti passati e anche inconsapevolmente vorremmo che questi ultimi ritornassero. Si produce così dentro di noi la nostalgia.
“E’ probabile che Madre Natura abbia determinato in noi, la capacità di generare queste pulsioni, per indurci a consapevolizzare il bisogno di una vita migliore.”
Madre Natura e per me Dio, credo che ci abbia donato queste capacità per condurre una vita migliore ed è come se ci sentissimo protetti da tali capacità, in modo da superare le innumerevoli avversità a cui la vita ci sottopone. E di conseguenza, quando ci svegliamo al mattino siamo dotati di energie mentali e fisiche che ci permettono di resistere al ritmo frenetico di ogni giorno.
“L’essere umano è, con molta probabilità, l’unico essere vivente insoddisfatto dei suoi limiti naturali. Fin dall’antichità ha immaginato degli esseri perfetti in cui, idealmente, proiettarsi. Possiamo affermare che sono nati, in questo modo, gli Dei, ossia, quello che gli uomini avrebbero desiderato di essere.”
L’essere umano è insoddisfatto quasi sempre delle proprie potenzialità e le vorrebbe aumentare sempre di più. Poi però, ci accorgiamo che non siamo perfetti e che quindi non possiamo avere tutto dalla vita.
Anche io, per spirito di sopravvivenza e per stare bene interiormente combatto ogni giorno per migliorarmi, ma mi rendo conto di sbagliare quando mi lamento di non aver tante cose che vorrei. Ma riflettendo bene qualsiasi cosa per averla bisogna costruirla, altrimenti è come se la vita non avrebbe senso. Io non credo agli Dei e né alla perfezione, credo però a Dio, e chi sa, forse pure lui ha qualche piccolo difetto (senza offesa).
“La vita di ogni essere umano è regolata dalle Leggi di natura, così riassunte:
- Forza di gravitazione, energia elettromagnetica, interazione forte e debole (4 interazioni), da cui si estrinseca ogni manifestazione di “stilla” vitale;
- Standard da raggiungere per garantirsi la sopravvivenza e acquisire uno status di vita dignitosa
(i bisogni psicofisici).
- Interazioni fra l’essere umano ed il mondo esterno (radiazioni cosmiche, fotoni solari, manifestazioni atmosferiche, condizionamenti stagionali, influssi circadiani dell’alternanza giorno / notte, etc.) che rispondono alle Leggi Globali Esterne.
- Cronobiologia delle attività vitali psichiche e fisiche (ritmo veglia / sonno, determinazione del tono dell’umore, alimentazione, funzioni emuntorie, etc.) che rispondono alle Leggi Globali Interne (Psiconeuroimmunoendocrinologia).”
Tutte queste leggi che regolano la vita dell’essere umano, personalmente, mi fanno pensare automaticamente che la nostra esistenza su questo pianeta non è certo facile e che per renderla più semplice bisogna sopportare bene tali leggi e i condizionamenti che ne derivano. Ad esempio, è impossibile vivere in un qualsiasi ambiente senza un’adeguata abitazione. Come è impossibile vivere senza dormire e con un umore sempre basso, magari a causa di una mancanza di affetto.
Le Leggi Naturali possono essere osservate e verificate e ognuno di noi può orientarsi attraverso la logica. Se una persona, ad esempio, tende a sporgersi troppo da un balcone finisce col cadere, da ciò possiamo dedurre che si tratta di una legge gravitazionale che spinge una persona dal basso verso l’alto.
“Possiamo definire il bisogno come una condizione di sofferenza o disagio (dal latino bis-sonium = doppia afflizione) determinata dalla carenza di qualcosa che richiede un appagamento a breve, medio o lungo termine.
A breve, per ciò che concerne i bisogni indispensabili, da cui dipende la vita dell’essere umano (mangiare, dormire, bere, respirare, ecc.).
A medio o lungo termine, i bisogni che non impediscono la sopravvivenza, ma che appagati, garantiscono un miglioramento della qualità della vita.”
Quindi, i bisogni a breve termine sono indispensabili per vivere, senza i quali non esisterebbe la vita dell’essere umano ma nemmeno degli esseri animali e vegetali. Hanno, secondo me, un vantaggio rispetto agli altri in quanto si possono soddisfare in breve tempo e non c’è la necessità di aspettare tanto tempo. Non bisogna aspettare tanto per mangiare, basta cucinare e in poco tempo il bisogno è soddisfatto.
I bisogni a medio o lungo termine vanno appagati per vivere meglio e richiedono un tempo maggiore per appagarli rispetto a quelli di breve tempo. Quindi, ad esempio, per avere un umore abbastanza alto, bisogna soddisfare il bisogno di lavorare, di autoaffermarsi, di avere degli affetti, etc.
Tali bisogni ci permettono di “addolcire” la vita di ognuno di noi, anche se bisogna essere pazienti nel saperli costruire. C’è bisogno quindi dell’attesa per appagarli, ma quest’ultima rappresenta una legge per tantissime cose, perché nessuno può avere tutto e subito.
“In conseguenza di quanto affermato, si può concludere che……”
Si può concludere, affermando che ciò che ci garantisce la sopravvivenza rientra nei bisogni necessari e indispensabili, come il bisogno di cibo, di liquidi, di dormire, etc. e nessuno può fare a meno di tutto ciò, si andrebbe inevitabilmente incontro alla morte.
Ci sono, poi, i bisogni necessari allo sviluppo di un’identità corretta e matura, questi ci consentono di vivere in modo dignitoso e di dare un senso alla nostra esistenza. Il lavoro e l’autoaffermazione sono necessari per l’uomo, in modo da farlo vivere meglio. Personalmente, non essendomi ancora autoaffermato completamente, mi accorgo, anche se inconsciamente, di sentirmi in conflitto con me stesso e di accusare non pochi disagi.
Vi è poi un periodo detto di “rodaggio” o “periodo delle fasi transitorie” che deve essere da lancio per il futuro e per l’assestamento definitivo della propria personalità. Questo periodo, che dovrebbe concludersi nei primi venti anni di vita, comprende elementi come studio per obbligo sociale, sesso senza amore, ricerca di protezione in funzione di altri, etc. Questi elementi fanno ancora parte della mia vita e quindi mi rendo conto di non essere arrivato ancora ad un assestamento sociale, economico e morale.
Ci sono inoltre, altri elementi che ci consentono di integrarci socialmente e soprattutto nel lavoro per una buona qualità della vita. Rientrano fra questi mezzi come l’automobile, il computer e i mass-media che ci permettono di fare tante cose più velocemente.
Esistono dei desideri che includono compensazioni, ovvero attraverso il possesso di determinati oggetti una persona fugge dalle frustrazioni ma senza eliminarle. Ciò mi fa pensare a quando usavo i video games per distrarmi e fuggire da determinati pensieri ossessivi, ma mi rendevo conto che era tutto inutile, poiché una volta finito di giocare le ossessioni ricomparivano inevitabilmente.
La società ci impone di adattarci a dei conformismi, a certi canoni che dovrebbero migliorare la vita ma che in realtà finiscono con peggiorarla, in quanto ci costringono a lavorare di più per acquistare determinati oggetti. Una persona, ad esempio, lavora di più o si indebita per comprare un ‘automobile potente e di lusso, solo perché, magari, la possiede anche l’amico, quindi per uno stupido spirito di imitazione.
Quindi, bisogna saper distinguere i bisogni costruttivi da soddisfare da quelli che possono provocare in noi non pochi problemi e disagi anche gravi. Esistono inoltre, dei bisogni “falsi e distruttivi” come il bisogno di alcool e di droghe. Quando nella nostra vita entrano tali problemi, diventiamo schiavi del bisogno e un apparente ma falso piacere si trasforma in una successiva sofferenza, da cui è difficile scappare.
In conclusione si può dire:
“La vita è una continua ricerca inscindibile dei bisogni, a volte sono paradisi di felicità, ma a volte diventano armi pericolose adatte a distruggere la vita dell’uomo.”
ARRIVEDERCI A TUTTI!