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A chi “strizza” l’occhio?


Il testo definitivo della Riforma istituzionale del governo Berlusconi verrà varato la prima settimana d’ottobre: e già si parla di spezzatino istituzionale, in quanto appare come una strizzatina d’occhio a questo e quello. Difatti i punti cardine della Riforma vorrebbero accontentare sia i federalisti, sia chi vuole rafforzare il premierato.

Verrà infatti istituito un Senato federale di 200 persone eleggibili solo tra coloro che hanno avuto una significativa esperienza regionale nel territorio Il suo ruolo prevederà la determinazione dei principi fondamentali nella materie a competenza concorrente con le Regioni. La camera dei deputati vedrà ridotto il suo numero a 400 e agirà su materie di esclusiva competenza statale. Per la devolution diverranno regionali: assistenza sanitaria, scuola e polizia locale. Viene ridimensionato il ruolo del Presidente della Repubblica che potrà sciogliere le Camere solo su proposta del Primo Ministro (si chiamerà così l’attuale Presidente del Consiglio) che avocherà a sé nuovi poteri.

Il premier infatti potrà nominare e revocare i Ministri, sarà candidato dalla coalizione vincente, con fiducia delle camera presunta fino alla eventuale mozione di sfiducia. Aumentano i giudici della Corte costituzionale e i componenti del CSM vengono eletti da Camera e Senato.

Inoltre Roma diventa una sorta di città-Regione (e qui c’è da registrare il lungo braccio di ferro con la Lega che da anni urla il suo slogan “Roma ladrona”. Il capitolo più scarno è la tutela delle opposizione (rimane la possibilità del referendum oppositivo, magari quello ipotizzato da un sondaggio sul lodo Schifani, la norma che bloccato il processo contro Silvio Berlusconi, per cui vincerebbe il sì a maggioranza).

Una cosa è certa il capitolo Riforma segue a ruota una Finanziaria da molte associazioni impegnate per la disabilità definita vergognosa: per il totale smantellamento dei fondi per l’handicap (Fondo sociale e legge 104/92 a tutela dell’handicap grave, la legge 13/89 sulle barriere architettoniche, la legge 17/99 per il sostegno agli studi universitari), HA TAGLIATO 7000 INSEGNANTI DI SOSTEGNO E COLLABORATORI SCOALSTICI ADDETTI ALL’ASSISTENZA DI BAMBINI DISABILI.