Posted on


Benvenuti nel quarto anno del nuovo millennio! Architetti e filosofi stanno diventando i nuovi sceneggiatori dei villaggi globali, costruttori di scenari che indichino le strade per una città just and time, in grado di evitare il down sizing a favore del ritorno in campagna, recuperando il dialogo interrotto con la Natura mediante imprimatur neurali pulsionati da un Web “Big Brother”. Con un terminale, chiunque potrà partecipare al governo ed all’amministrazione della metropoli e dei suoi quartieri, generando un assioma policentrico, un ambito complesso e dinamico, un sistema di sistemi dotato di metabolismo ad elementi interdipendenti con implementazione orizzontale, stop and go. Signore e signori, ecco a voi il “non luogo”, il nuovo territorio dello spazio pubblico, il segno più indicativo della trasformazione della Polis. Il termine “non luogo”, coniato dall’antropologo francese Marc Aug?, si riferisce a tutti quegli spazi contraddistinti dall’assenza di un’identità riconducibile ad imprinting localistici,. Centri commerciali, Fast Food, multisale cinematografiche, aeroporti, costituiscono luoghi di transito in cui si organizza la Società provvisoria, dove non si determinano vere relazioni individuali ma flussi di passaggio che si disperdono senza lasciare tracce nè memoria. Nei non luoghi domina un logo che li identifica come ambiente affettivo, rassicurante e ripetitivo. Mediante la rete si partecipa sempre più alle emozioni del peaple jame (letteralmente “marmellata di gente”) e, al tempo stesso, si sente l’esigenza di andare alla ricerca di quel cyberspazio più riservato delle Chat e dei newsgroup… PER CONTINUARE LA LETTURA, CLICCARE SUL TITOLO



…Eccovi serviti le glocalist emoticons, codice comunicativo contemporaneo in grado di coniugare esigenze localistiche e realtà comuni internazionali. La città del futuro anteriore vedrà, quindi, l’affermazione di esigenze individuali e, al tempo stesso, la condivisione di obiettivi ed interessi comuni, quasi a recuperare quel senso ancestrale di appartenenza alla tribù. A queste condizioni, l’utopia (“non luogo”) di una Società basata su valori positivi e individui maturi ed equilibrati, non sembrerà più “fuori” dal mondo.