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Riflessioni per conoscere meglio un mondo affascinante in cui, per?, non tutto ? …lustrini e pailletes!


Viviamo una vita frenetica in cui ci si affanna a consumare in fretta i nostri impegni, la scuola per i ragazzi ed il lavoro (più o meno gratificante) per gli adulti…. ma quando l’arte chiama, tutti (o quasi!) rispondono!

Molti rinuncerebbero a diverse cose pur di mettersi in mostra ed anche in discussione per cimentarsi con qualcosa che abbia a che fare soprattutto col mondo dello spettacolo. Il tutto nasce dalla scoperta di questo mondo e dalla conseguente delusione forse di essere cresciuti in una famiglia nella quale lo spettacolo proprio non era previsto e dalla quale non si è imparato nulla di questo universo pieno di luci e di applausi (per i più bravi!) e nella quale non si coltivano qualità che FORSE (ed a volte anche erroneamente) si pensa di avere.

Musicisti, cantanti ed attori non si nasce…. si diventa…. nel tempo… negli ambienti giusti… con gli stimoli giusti ed infine perfezionandosi con lo studio serio e costante.

Bisogna coltivare soprattutto l’arte, ma anche il rapporto col pubblico e la capacità di confrontarsi senza sentirsi dire di essere degli illusi che “giocano” a fare gli artisti. Quante volte ci è capitato di ascoltare “cantanti” che davano soltanto fiato alla voce, ma che si muovevano convinti di essere al festival di Sanremo, convinti….. appunto …. o “attori” che sembrava stessero recitando con lo stesso trasporto di bambini di scuola materna alla loro prima recita!

Eppure tutto si farebbe per salire sul palcoscenico e stare sotto quei fari ed immaginare di essere qualcuno… di quelli veri!!!

Si insegue mentalmente il sogno di gloria ipotizzando, secondo quello che è l’immaginario collettivo, una vita piena solo di spinte verso l’alto e senza “cali”…. Beh, lasciatevelo dire…. la vita dell’artista sarà anche bella alle volte, ma non è facile; si ha a che fare con altra gente dello stesso campo narcisista e presuntuosa, con datori di lavoro (soprattutto nel sud) presuntuosi e maleducati, soprattutto gestori di locali che, in virtù del fatto che sono loro ad ingaggiare, si permettono il lusso di maltrattare gli artisti che si esibiscono per loro come fossero una “cosa” da poter trattare come vogliono….

Eh sì… come vedete non è tutto “lustrini e paillettes”….. è un mondo difficile dove bisognerebbe entrare preparati…. dal punto di vista artistico e da quello psicologico… molti non ce la fanno… e non perchè non siano bravi, ma perchè non hanno la “tenuta”…. mentre gli pseudo-artisti continuano a dare gomitate per cantare, recitare o suonare…. e la “colpa” va attribuita ai mass media che alimentano, esplicando la loro funzione, i sogni di ragazzini ed adulti…

L’arte è uno sfogo, fa bene alla salute mentale, ma prima di metterla in mostra bisogna fare i conti con le proprie capacità reali e poi… forse ci si può atteggiare a fare la “Giorgia” o il “Troisi” della situazione….