Quando, come e perché si cede alle “pressioni” sociali?
IN PRECEDENZA ABBIAMO ESAMINATO L’INFLUENZA DELLE COGNIZIONI DELL’INDIVIDUO, DELLE SUE IDENTIFICAZIONI E VALORI, SULLA SUA INTERPRETAZIONE DEL RUOLO IN QUANTO MEMBRO DEL GRUPPO E DELLE ORGANIZZAZIONI.
CAPOVOLGIAMO ADESSO IL DISCORSO ESAMINANDO GLI EFFETTI DELL’INTERPRETAZIONE DEL RUOLO SULL’INDIVIDUO.
DIVERSI STUDIOSI SI SONO SOFFERMATI A LUNGO SUL PROBLEMA DELL’INFLUENZA DELL’OCCUPAZIONE DI UN INDIVIDUO, SUL SUO MODO DI PERCEPIRE LA REALTA’, DI GESTIRLA, RILEVANDO CHE MOLTE PERSONE AGISCONO, NELLA VITA PRIVATA , COME SE FOSSE UNA CONTINUAZIONE DEL RUOLO CHE LORO SVOLGONO NEL CAMPO LAVORATIVO.
IN PARTICOLARE, RICORDIAMO HERBERT SPENCER, PER GLI STUDI SULLA “MENTALITA’ MILITARE”, MAX WEBER PER GLI STUDI SULLA “BUROCRAZIA”, THORSTEIN VEBLEN, CHE FECE DI QUESTO FATTORE UN IMPORTANTE PRINCIPIO DIRETTIVO, SUPPONENDO CHE IL TIPO DI LAVORO DI CUI L’ESSERE UMANO VIVE E, SOPRATTUTTO, IL TIPO DI TECNICA IMPLICATA NEL LAVORO, E’ L’ELEMENTO CHE MODELLA I PENSIERI DEGLI UOMINI, I LORO RAPPORTI RECIPROCI, LA LORO CULTURA E LE LORO ISTITUZIONI DI CONTROLLO, DETERMINANDO QUEL FENOMENO CHE VA SOTTO IL NOME DI:
“DEFORMAZIONE PROFESSIONALE” .
ESEMPIO:
IL PROFESSIONISTA VEDE IN TUTTI DEI POTENZIALI CLIENTI, PER CUI AGISCE COME SE DOVESSE ACCATTIVARSI CHIUNQUE;
IL POLITICO NON DICE MAI DI NO A CHIUNQUE GLI CHIEDA QUALCOSA, PER AMPLIARE LA SUA BASE DI CONSENSO;
IL MILITARE CON LA SUA DISCIPLINA AGISCE COME SE DOVESSE DARE A TUTTI DEGLI ORDINI ED AVERE RISPOSTE DI CONSENSO A TUTTI I COSTI, ALTRIMENTI LA SUA AUTORITA’ SI FA SENTIRE.
CONTINUANDO CON GLI ESEMPI:
LA VITA UFFICIALE DI UN BUROCRATE SI PRESENTA A LUI IN TERMINI DI PROGRESSIVA CARRIERA, ATTRAVERSO I MECCANISMI DI PROMOZIONE CON ANZIANITA’, AUMENTI DI STIPENDIO, PENSIONE , ECC. TUTTI FATTORI CHE MIRANO
A FORNIRE INCENTIVI PER UNA AZIONE DISCIPLINARE E CONFORME ALLE DISPOSIZIONI UFFICIALI. CI SI ATTENDE TACITAMENTE DALL’IMPIEGATO – ED EGLI IN GRAN PARTE VI SI CONFORMA- CHE ADATTI I SUOI PENSIERI, SENTIMENTI ED AZIONI ALLE PROSPETTIVE DI QUELLA CARRIERA.
MA PROPRIO QUESTI ESPEDIENTI, CHE AUMENTANO LA PROBABILITA’ DI CONFORMISMO, CONDUCONO ANCHE AD UN ECCESSIVO RISPETTO DEI REGOLAMENTI CHE PROVOCANO:
TIMIDEZZA – CONSERVATORISMO – TECNICISMO.
NELLA VITA PRIVATA CI SI COMPORTA ALLO STESSO MODO, TANTO È CHE NELLA FAMIGLIA SI ASSUME IL RUOLO DI DISPENSATORE DI INCENTIVI (DENARO) E CI SI ASPETTA IL RICONOSCEIMENTO CHE PUNTUALMENTE NON ARRIVA, SE NON E’ ACOMPAGNATO DA UNA FORTE DOSE DI AFFETTIVITA’ POSITIVA, DI RISPETTO E CONSIDERAZIONE DEI SENTIMENTI ALTRUI.
LO SPOSTAMENTO DEI SENTIMENTI DAI FINI AI MEZZI E’ FAVORITO DAL TREMENDO SIGNIFICATO SIMBOLICO DEI MEZZI (REGOLAMENTI).
L’INFLUENZA DEL RUOLO SULLA PERSONALITA’ NON TROVA MIGLIORE ILLUSTRAZIONE DI QUELLA DEI RUOLI DI SESSO.
QUELLO CHE E’ UN ACCIDENTE GENETICO CHE STABILISCE SE UNA PERSONA NASCERA’ MASCHIO O FEMMINA , DETERMINA DIVERSIFICAZIONI DI SENTIMENTI, MODI DI PENSARE E DI AGIRE.
LE DIFFERENZE BIOLOGICAMENTE DETERMINATE TRA I SESSI SONO, PER USARE UNA FRASE DI MARGARET MEAD ” ELABORATE CULTURALMENTE“.
MARGARET MEAD NEL DESCRIVERE I VARI MODI IN CUI I DIVERSI AMBIENTI SOCIO-CULTURALI ELABORANO I RUOLI SESSUALI, MOSTRA IN CHE MODO LE DIFFERENZE SESSUALI VENGONO CULTURALMENTE MODELLATE DURANTE L’INFANZIA E L’ADOLESCENZA.
ESEMPIO:
AI RAGAZZI VIENE CONCESSA UNA PRIVATA AUTONOMIA MAGGIORE RISPETTO ALLE RAGAZZE.
LE RAGAZZE SONO SOTTOPOSTE A MAGGIORE PRESSIONE DEI RAGAZZI PER QUANTO RIGUARDA GLI OBBLIGHI FILIALI DI PARENTELA. ECC., E SE NON SI CONFORMANO, NASCONO UNA SERIE DI CONFLITTI ALL’INTERNO DELLA CELLULA FAMIGLIA.
SIGNIFICATO E NATURA DEL CONFORMISMO
FINO A QUESTO PUNTO ABBIAMO CONSIDERATO I MODI INDIRETTI IN CUI LA SOCIETA’ ED IL GRUPPO INFLUENZA IL COMPORTAMENTO E CONTRIBUISCE ALLA FORMAZIONE DELLA PERSONALITA’ DELL’INDIVIDUO, ATTRAVERSO I RUOLI SOCIALI CHE EGLI INTERPRETA.
VEDIAMO ADESSO I MODI PIU’ DIRETTI ED IMMEDIATI IN CUI LA SOCIETA’ O IL GRUPPO GIUNGE A CONTROLLARE E DETERMINARE IL COMPORTAMENTO DI UN INDIVIDUO.
L’ESSERE UMANO AGISCE IN STRETTO CONTATTO CON GLI ALTRI MEMBRI DELLA SOCIETA’ E COL GRUPPO, EGLI È SOTTOPOSTO A VARIE PRESSIONI ESERCITATE DAL GRUPPO NEL SENSO DEL CONFORMISMO, PERCHE’ GIUDICHI, CREDA, AGISCA IN ACCORDO COL GIUDIZIO, CON L’OPINIONE E CON L’AZIONE DEL GRUPPO.
E’ AL TEMA DEL CONFORMISMO CHE VOLGIAMO LA NOSTRA ATTENZIONE.
NELLE SCIENZE SOCIALI IL PROBLEMA DEL CONFORMISMO E’ DIVENTATO UNO DEI TEMI PIU’ INTERESSANTI DA OSSERVARE. LA NOSTRA E’ STATA CHIAMATA L’ERA DEL CONFORMISMO. IL TERMINE VIENE IMPIEGATO IN MODI MOLTO DIVERSI E DOBBIAMO QUINDI CHIARIRE IL PARTICOLARE SIGNIFICATO CHE GLI ATTRIBUIREMO NELLA NOSTRA TRATTAZIONE.
IL CONFORMISMO DIFFERISCE DALL’UNIFORMITA’ E DALLA CONVENZIONALITA’.
MODI CONVENZIONALI DI AGIRE RAPPRESENTANO SOLUZIONI TRADIZIONALI DATE AI PROBLEMI.
LE CONVENZIONI SONO CANALI BEN LUBRIFICATI DI CONDOTTA SOCIALE RAPIDAMENTE IMPIEGABILI E SEGUITI GENERALMENTE DA CONFLITTI INSIGNIFICANTI.
NELLA NOSTRA SOCIETA’ UN UOMO CHE PORTA IL PANTALONE NON PUO’ ESSERE ACCUSATO DI CONFORMISMO.
IL CONFORMISMO E’ IL CEDIMENTO ALLE PRESSIONI DEL GRUPPO.
PERCHE’ VI SIA CONFORMISMO DEVE ESSERCI CONFLITTO. CONFLITTO TRA LE FORZE DELL’INDIVIDUO, CHE TENDONO A CONDURLO AD AGIRE, CREDERE E VALUTARE IN UN MODO, E LE PRESSIONI PROVENIENTI DALLA SOCIETA’ O DAL GRUPPO, CHE TENDONO A CONDURLO IN DIREZIONE DIVERSA.
NON E’ NECESSARIO CHE LE PRESSIONI DEL GRUPPO SIANO ESPLICITE, CIOE’ NON OCCORRE CHE IL GRUPPO MINACCI E COSTRINGA APERTAMENTE L’INDIVIDUO.
LE PRESSIONI POSSONO ESSERE IMPLICITE; CIOE’, LA SEMPLICE ESISTENZA DI UN GIUDIZIO O AZIONE DEL GRUPPO, CHE L’INDIVIDUO PERCEPISCE COME DIVERSA DALLA PROPRIA, PUO’ ESERCITARE DELLE PRESSIONI SU DI LUI, PRESSIONI CHE NASCONO DAL TIMORE DI AVER TORTO, DI ESSERE “FUORI STRADA” RISPETTO AL GRUPPO, ECC.
QUANDO AD UN INDIVIDUO SI CHIEDE UN GIUDIZIO – DAVANTI AD UN GRUPPO – SU QUALCHE PROBLEMA PARTICOLARE, E QUANDO LA SUA CONVINZIONE PERSONALE SULL’ARGOMENTO E’ DIVERSA DAI GIUDIZI ESPRESSI DA TUTTI GLI ALTRI MEMBRI DEL GRUPPO, EGLI SI TROVA IN UNA SITUAZIONE DI CONFLITTO E GLI RIMANGONO APERTE DUE POSSIBILITA’ DI AZIONE:
PUO’ CONFERMARE IL SUO DIVERSO GIUDIZIO, RESTANDO INDIPENDENTE DAL CONSENSO DEL GRUPPO, OPPURE PUO’ PROCLAMARE IL SUO ACCORDO COL GIUDIZIO DEL GRUPPO, REPRIMENDO IL SUO GIUDIZIO.
LA VERA RISPOSTA CONFORMISTA, IN PRESENZA DI PRESSIONE DEL GRUPPO, PUO’ ASSUMERE LA FORMA DI AZIONE DIRETTA DA PARTE DELL’INDIVIDUO, IL QUALE PUO’, AD ESEMPIO, UNIRSI AI SUOI COMPAGNI DI VILLAGGIO E LAPIDARE LA VITTIMA; OPPURE LA RISPOSTA CONFORMISTA PUO’ ESSERE SEMPLICEMENTE VERBALE.
LE PRESSIONI AL CONFORMISMO PRENDONO SPESSO ANCHE LA FORMA DI INIBIZIONI O PREVENZIONI DELL’AZIONE SIA DIRETTA CHE INDIRETTA.
LE PRESSIONI NEL SENSO DEL CONFORMISMO POSSONO CONDURRE L’INDIVIDUO A RIFIUTARE DI IMPEGNARSI SU UN PROBLEMA, OPPURE EVITARE DI ESPRIMERSI, O DI ESPRIMERE UNA OPINIONE.
IN MOLTE CIRCOSTANZE SOCIALI, CIO’ PUO’ ESSERE LA FORMA PIU’ INSIDIOSA E PIU’ DANNOSA DI COMPORTAMENTO CONFORMISTA, PERCHE’ L’INDIVIDUO FINISCE DI CEDERE NON SOLTANTO SU OPINIONI PARTICOLARI, MA ANCHE SUL DIRITTO CHE GLI SPETTA DI ESPRIMERE UNA OPINIONE.
NON TUTTI I COMFORMISMI PRESENTANO UN IDENTICO SIGNIFICATO PSICOLOGICO.
UNA DISTINZIONE SIGNIFICATIVA VA FATTA TRA CONFORMISMO PER OPPORTUNITA E VERO CONFORMISMO
NEL PRIMO CASO L’INDIVIDUO ADERISCE ESTERIORMENTE AL GRUPPO, MA CONSERVA UN DISTACCO INTERIORE; NEL SECONDO CASO L’INDIVIDUO SIA ESTERIORMENTE CHE INTERIORMENTE SI ACCORDA AL GRUPPO.
IL CONFORMISMO PER OPPORTUNISMO, A DIFFERENZA DI QUELLO VERO, E’ TRANSITORIO ED ISTABILE, PERCHE’ L’INDIVIDUO TENDE A RIPRISTINARE IL SUO SPONTANEO GIUDIZIO, QUANDO CESSA LA PRESSIONE DEL GRUPPO.
ESEMPIO:
APPENA USCITO DALLA SCENA DEL GRUPPO, VIENE IN MENTE IL CASO DELL’UOMO POLITICO CHE, DOPO AVER PERDUTO LE ELEZIONI, DISSE AMARAMENTE : BENE HO STRETTO LA MANO A DIECIMILA BUGIARDI.
LA CAPACITA’ DELLA PRESSIONE DI GRUPPO DI INDURRE L’INDIVIDUO A CONFORMARSI AL GIUDIZIO DEL GRUPPO VIENE ILLUSTRATA CHIARAMENTE DAI NOTI ESPERIMENTI DI ASCH (Psicologo sociale 1950 – 55- 57 – 60).
VEDIAMO QUALI SONO I FATTORI SITUAZIONALI CHE GOVERNANO IL CONFORMISMO:
- DIMENSIONE DEL GRUPPO. La pressione del gruppo è più intensa , quanto più ampia è la maggioranza del gruppo schierata contro l’individuo; superando un certo limite, questa diventa ininfluente;
- COMPOSIZIONE DEL GRUPPO. Accanto alla dimensione del gruppo bisogna vedere quali sono i membri oppositori e qui vi è l’influenza della posizione dello status del ruolo.
- LA PRESSIONE DEL GRUPPO PUO’ ESSERE GRANDE O MENO GRANDE A SECONDA DI COME L’INDIVIDUO CONSIDERA GLI ALTRI – PIU’ O MENO COMPETENTI DI SE’ Es.:è quasi probabile che un dilettante si conformi al consenso di un gruppo di studiosi di fisica atomica sui pericoli del fallout atomico, anche se essi hanno torto. Viceversa, uno studioso di fisica atomica, contraddetto da un gruppo di dilettanti, su questo problema, può facilmente opporsi alla pressione del gruppo, anche se i dilettanti hanno ragione;
- GRUPPO DI AMICI. Tra amici un individuo si può sentire emotivamente più sicuro che tra estranei ed avvertire minore paura in caso di disaccordo. D’altra parte, egli può rispettare maggiormente i giudizi degli amici e, perciò, risultare, maggiormente influenzato da essi, quando teme di perdere la loro stima, se si allontana dalle loro opinioni; mentre questo tipo di preoccupazione non pesa su di lui qualora si trovi a che fare con estranei. Comunque, se egli è l’unico estraneo del gruppo, composto per il resto da amici, e desidera entrare a far parte del gruppo, allora essendo un uomo marginale è probabile che si trovi sottoposto ad una pressione ancora maggiore, che lo induce a conformarsi;
- UNANIMITA’ NEL CONSENSO DI GRUPPO. La pressione è schiacciante sul dissenziente, se il dissidente è accompagnato da un amico o un parter che condivide le sue argomentazioni, la pressione è meno schiacciante e lui si sente più confortato nell’opporsi. Un’opinione dissidente, se espressa con voce ferma e chiara può contribuire notevolmente a rafforzare l’indipendenza delle persone che la pensino allo stesso modo, contribuendo notevolmente a far mantenere alla minoranza il suo diverso punto di vista;
- FORZA DI COERCIZIONE. Esplicite minacce di rappresaglia nei confronti di chi si oppone, oppure esplicite promesse di ricompense per chi si conforma, possono avere notevole influenza. Un tacito rimprovero o un tacito disprezzo del gruppo, sia reale che immaginato semplicemente dall’individuo, possono produrre effetti distruttivi su di lui;
- CONTESTO SOCIALE. Anche il contesto sociale può favorire o reprimere il dissenso. Vedi i grandi movimenti rivoluzionari, deportazioni, ecc. . Esempio Maot Tse Tung incoraggiava il libero dissenso, a differenza della maggioranza di un governo, il quale fa di tutto per reprimere il dissenso anche con i sistemi democratici: vedi l’acquisizione dei mezzi di comunicazioni di massa concentrandoli in mano ad una sola persona, per togliere la voce all’opposizione.
VEDIAMO ADESSO COME IL SOGGETTO REAGISCE AL CONFLITTO NEL COMPORTAMENTO CONFORMISTA E QUALI SONO I PROCESSI PSICOLOGICI CHE ADOTTA:
1 – BIASIMARSI: l’individuo crede che il proprio giudizio sia imperfetto e che quello del gruppo sia invece corretto. Può, così, dire di non essere “un buon matematico” di aver ” poca memoria ” di “non aver riflettuto sul problema” di “non possedere una vista buona” , ecc.;
2 – BIASIMARE IL GRUPPO: attribuire il giudizio negativo al gruppo e non vedere il proprio giudizio negativo esclamando a volte a se stesso; – ” gli altri hanno frainteso quello che volevo dire”; il soggetto razionalizza dando sempre la colpa agli altri delle proprie difficoltà di rapportarsi al gruppo;
3 – RICONCIALIARE I GIUDIZI CONTRASTANTI: superando in questo modo il disaccordo . La persona cerca buone ragioni che lo possono aiutare a conciliare il proprio giudizio con quello del gruppo pensando che coesistono tutte e due i modi di vedere le cose e quindi non sono in opposizione, ma in completamento;
4 – ACCETTAZIONE DELLA DISCREPANZA: l’individuo giustifica la discrepanza limitandosi ad accettare la realtà delle differenze individuali, credendo che la gente ragionevolmente possa avere opinioni differenti sul problema e che non c’è ragione che debba andare per forza d’accordo col gruppo. Perciò essi possono dire: -” così è la vita ” – “non siamo tutti uguali”, ecc.;
5 – NEGAZIONE DEL CONFLITTO: c’è chi risponde al disaccordo negando l’esistenza del conflitto.
IL LIVELLO MOTIVAZIONALE DELL’INDIVIDUO NELLA SITUAZONE DI GRUPPO E LA NATURA PARTICOLARE DEI BISOGNI CHE SORGONO IN LUI, HANNO, SENZA DUBBIO, UNA PARTE IMPORTANTE NEL DETERMINARE IL COMPORTAMENTO CONFORMISTA.
DI SOLITO I BISOGNI DA SODDISFARE CON UN ATTEGGIAMENTO DA CONFORMISTA SONO:
–I BISOGNI DI ACCETTAZIONE E DI PRESTIGIO, OPPURE IL BISOGNO DI FUGGIRE AL RIFIUTO DEL GRUPPO.
DA RICERCHE EFFETTUATE SI E’ VISTO CHE IL MEMBRO CHE OCCUPA IL SECONDO POSTO NELLA GERARCHIA DI STATUS DI UN PICCOLO GRUPPO MANIFESTAVA MAGGIORE TENDENZA A CONFORMARSI AL GRUPPO DI QUANTO NON MOSTRASSE IL CAPO DEL GRUPPO OPPURE I MEMBRI DI STATO INFERIORE.
TALVOLTA IL CONFORMISMO SERVE DA MEZZO PER SCOPI MENO PROSSIMI.
PER ESEMPIO: IL LAVORATORE DALLA DEBOLE PERSONALITA’, PER OTTENERE SICUREZZA ECONOMICA E PROMOZIONI, MANIFESTA CONTINUO ACCORDO CON LE OPINIONI E LE DECISIONI DEL PADRONE. I VANTAGGI IMMEDIATI OTTENUTI CON QUESTO CONFORMISMO PER OPPORTUNISMO COMPENSANO LARGAMENTE, AI SUOI OCCHI, LA PERDITA DELLA PROPRIA INDIPENDENZA.
Giovanni del Mastro – Psicoterapeuta