Pensieri, emozioni, stati d’animo di adolescenti (gli alunni dell’IIS “Lucrezia della Valle” di Cosenza) dedicati ai propri nonni, “testimoni del passato, garanzia del presente ed eredi del futuro” attraverso una intervista immaginata: “Cosa avresti voluto chiedere e cosa ti saresti voluto sentire rispondere?“
Caro nonno, per me hai sempre rappresentato una grande fonte di ispirazione e un valido modello da seguire.
Nel tuo sguardo, nonostante l’anzianità, si riusciva a leggere la sete di vita di un ragazzino; la tua foto, incollata al mio armadio, mi dà la motivazione per andare avanti!
D: “Se potessi cambiare qualcosa della tua vita, cosa cambieresti?“
R: “Avrei voluto avere un padre meno rigido e più amorevole, un padre su cui poter contare anche a livello affettivo-relazionale e che potesse soddisfare il bisogno di accudimento, ma d’altronde non gli attribuisco alcuna colpa; ai suoi tempi gli uomini dovevano dimostrare solamente virilità e fornire una stabilità economica alla famiglia, senza curarsi delle emozioni.”
D: “Come sei riuscito, nonostante il mancato insegnamento del tuo papà, ad essere un padre e un nonno così affettuoso e pacato?“
R: “L’amore che ho ricevuto da tua nonna e da tutti i miei figli mi ha insegnato ad amare a mia volta e, nonostante la mia riservatezza, a cercare di trasmettere più affetto possibile, magari non con le parole, ma con i gesti.”
D: “Come mai, di punto in bianco, hai smesso di raccontare episodi del tuo vissuto a noi familiari?”
R: “La morte di tua nonna e di altre persone a me care hanno portato via la voglia di raccontare molti eventi accaduti, facendomi chiudere in me stesso e avvertendo il bisogno di uscire il più possibile da casa, per non pensare al dolore che la loro mancanza mi ha causato.”
Francesco (17 anni)
A cura di Maria Felicita Blasi


