La pet therapy ( o terapia con gli animali) è arrivata in Italia nel 1987 con un convegno a Milano ma è stata riconosciuta ufficialmente solo nel 2003 con un decreto del presidente del consiglio. La svolta normativa però arriva nel 2009 con l’istituzione del Centro di Referenza Nazionale per gli Interventi Assistiti con gli animali (IAA) e, successivamente, nel 2015, quando sono state emanate le linee guida nazionali che hanno regolamentato l’intera materia in modo uniforme su tutto il territorio nazionale.
Ma vediamo precisamente in cosa consiste.
Il vecchio termine pet therapy viene ancora impiegato per indicare una variegata gamma di interazioni con gli animali, più o meno complesse, finalizzate alla cura, alla riabilitazione, all’educazione e alla promozione del benessere e della qualità della vita delle persone. Queste diverse declinazioni vengono oggi suddivise in attività, educazione e terapia assistita con gli animali e nel loro insieme costituiscono gli interventi assistiti con gli animali (IAA).
Gli animali coinvolti
Gli animali coinvolti negli IAA appartengono a specie domestiche a cui si riferisce il termine “pet” della lingua inglese. Il processo di domesticazione è stato fondamentale per il percorso evolutivo dell’uomo e il rapporto con gli animali domestici rappresenta il patrimonio derivante dalla lunga storia evolutiva condivisa.
La relazione con l’animale
Nell’ambito degli IAA la relazione con l’animale non deve essere valutata sotto il profilo delle prestazioni, ma per i “contributi al cambiamento” della persona. L’animale deve essere considerato e rispettato come soggetto e come diverso, ovvero come “partner di relazione”, evitando sia la strumentalizzazione che la tendenza ad attribuire caratteristiche fisiche o psicologiche umane a esseri diversi dall’uomo.
La relazione deve essere costruita sulla piena conoscenza delle caratteristiche di specie e di individualità degli animali e deve tradursi in un atto di assunzione di piena responsabilità da parte delle persone che la promuovono.
Gli Interventi assistiti con gli animali (IAA)
Gli interventi assistiti con gli animali, per rappresentare un beneficio per gli umani, non possono essere attuati in modo generico, nel senso che l’animale fa bene in quanto tale o che la relazione con l’animale apporti automaticamente dei benefici alla persona. Tale visione semplicistica rischia di compromettere le potenzialità applicative della relazione uomo-animale.
Gli IAA possono apportare dei miglioramenti solo se si adeguano ai particolari bisogni di ogni paziente/utente, nella sua specificità, patologica e biografica, e quindi solo mettendo a punto delle concrete e specifiche attività di relazione con gli obiettivi che ci si prefissa.
Gli IAA, per poter essere svolti in coerenza con i propri obiettivi e nel rispetto del paziente/utente e dell’animale coinvolto, richiedono il coinvolgimento di un’équipe multidisciplinare, composta da figure professionali diverse, sanitarie e non, che concorrono alla progettazione e alla realizzazione dell’intervento, ognuno per le proprie competenze, lavorando in stretta collaborazione per gestire al meglio la complessità della relazione uomo-animale.
L’équipe
La scelta dell’équipe multidisciplinare rappresenta un momento fondamentale, in quanto deve essere diversificata in base agli ambiti e obiettivi di intervento, alle specifiche esigenze del paziente/utente e dell’animale coinvolto.
Tutti i componenti dell’équipe devono avere una specifica formazione complementare per poter operare in coerenza e sinergia.
Il 25 marzo 2015 la Conferenza Stato Regioni ha approvato l’Accordo e le Linee Guida in materia di interventi assistiti con gli animali che stabiliscono gli standard minimi per il loro svolgimento e definiscono regole omogenee sul territorio nazionale.
Le Linee Guida hanno lo scopo di armonizzare l’attività degli operatori che svolgono questo tipo di interventi e di garantire la tutela sia delle persone che degli animali coinvolti.
Gli IAA impiegano i benefici della relazione uomo-animale per la cura, la riabilitazione, l’educazione e la promozione del benessere e della qualità della vita della persona e comprendono:
- le Terapie Assistite con gli Animali (TAA), finalizzate alla cura di disturbi della sfera fisica, neuro e psicomotoria, cognitiva, emotiva e relazionale;
- l’Educazione Assistita con Animali (EAA), finalizzata a promuovere, attivare e sostenere le risorse e le potenzialità di crescita, relazione e inserimento sociale delle persone;
- le Attività Assistite con gli Animali (AAA), finalizzate al miglioramento della qualità della vita e alla promozione del benessere.
Nel mese di aprile dell’anno 2017 si è completato sul territorio italiano il recepimento dell’Accordo e delle Linee Guida allegate. Ad oggi quasi tutte le Regioni e Province autonome hanno disciplinato con propri atti normativi la materia. In particolare, per rispondere alle esigenze degli operatori del settore, le autorità regionali e provinciali hanno prioritariamente regolamentato il settore della formazione e precisato i requisiti strutturali, gestionali ed operativi per il rilascio del nulla-osta alle strutture che erogano TAA e a quelle che erogano EAA con animali residenziali.
Tutto questo dimostra ancora una volta come gli animali siano essenziali al benessere umano e come debbano essere, necessariamente, considerati una risorsa e, per questo rispettati, tutelati ed amati.

Iscritta all’Albo degli Avvocati del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Cosenza, Patrocinante in Cassazione, esercita la professione di avvocato in materia di diritto civile, in particolare diritto di famiglia, del lavoro e della previdenza, diritto dei consumi, recupero crediti. Dal 1995 è Giurista d’Impresa. Dal 2006 al 2012, presso varie emittenti radiofoniche e televisive locali, ha partecipato come ospite fissa in trasmissioni di informazione giuridica. Dal 2015 si dedica alla tutela degli animali, rappresentando cittadini privati e associazioni animaliste sia in processi civili che, come parti civili, nei processi penali (Abilitazione all’esercizio della professione di avvocato conseguita in data 29/06/1998). Iscritta all’Albo dei Giornalisti- Elenco pubblicisti dal 26/10/2002.

