Mente e dintorni è una rubrica (nata da una fortunata serie televisiva) che ci porta a curiosare nei meandri della nostra personalità, per scoprirne i segreti e capire i motivi per cui compaiono i disturbi e, ovviamente, prendere rimedio.
Perché, conoscersi, comprendersi e (soprattutto) accettarsi per potere (infine) cambiare, aiuta senz’altro a vivere meglio.
Gli antidolorifici sono una grazia della Scienza e si trovano in natura prima che nei laboratori. E aiutano a vivere! Ma c’è un dolore che non risponde ai farmaci, a nessun farmaco: il dolore di vivere, quel male che sembra attaccarsi al respiro, all’esserci. (Vittorino Andreoli)
Il prof. Massimo Recalcati nel suo libro “La luce delle stelle morte”, spiega che un lutto mai completamente elaborato porta di fronte a due vie: quella dell’iperattività ossessivo compulsiva e quello della Melanconia come lutto continuo, che produce la variante forse più “pesante” della Depressione Maggiore
Ma dimmi, può una persona sopportare tanto dolore senza urlare?
Senza crollare? Si può portare nel proprio cuore tanta solitudine, tanta paura, eppure rimanere in piedi come se nulla fosse? Non è strano come possiamo sorridere mentre bruciamo dentro? Come possiamo salutarci mentre moriamo lentamente?Guardati intorno… tutti indossano maschere, tutti nascondono dietro i loro occhi una storia che non hanno osato raccontare, una ferita che non hanno potuto sentire.
Amico mio, non viviamo; interpretiamo i nostri ruoli brillantemente fino alla fine e, quando cala il sipario, nessuno sente gli applausi… Nessuno ricorda.» (Fëdor Dostoevskij – L’idiota)
La Depressione Melanconica (anticamente chiamata “Melanconia”) è una forma grave di Depressione Maggiore caratterizzata da un profondo abbassamento dell’umore e dall’incapacità di provare piacere unito a rallentamento psicomotorio (o, in alcuni casi, ad agitazione), grave perdita di peso e profondi sensi di colpa.
Sintomi distintivi (Dal DSM V)
- Anedonia e mancata reattività (Perdita di piacere nelle attività e incapacità di sentirsi meglio anche di fronte a eventi positivi)
- Peggioramento mattutino (I sintomi tendono ad essere peggiori al mattino, con risvegli precoci);
- Alterazioni psicomotorie (Presenza di rallentamento o agitazione psicomotoria);
- Cambiamenti fisici (Perdita di peso, fino all’anoressia, con gravi ripercussioni a livello organico);
- Senso di colpa (Sentimenti di colpa eccessivi e non appropriati rispetto alla situazione)
Cause
Come per ogni altra forma di depressione, per la sua manifestazione debbono intercorrere diversi fattori che vanno ad intersecarsi: biologici, genetici e psicosociali
Ma, la particolarità di questa “variante” depressiva (come anticipato all’inizio di questa puntata) è data dal fatto che, la Melanconia (che è diversa dalla Malinconia, come stato d’animo conseguente al ricordo di ciò che, nella vita, si sarebbe potuto avere e che, invece, non si è ottenuto), è il risultato di una posizione mentale rispetto all’esperienza del lutto che rende, quest’ultimo, cristallizzato nell’animo.
Come spiegato nei testi del professor Massimo Recalcati, un lutto può:
- cronicizzarsi (e determinare la Melanconia);
- essere apparentemente negato (e creare le basi delle manie ossessivo compulsive);
- dare luogo a un vero e proficuo lavoro simbolico intorno al vuoto apertosi con la perdita della persona (o dell’oggetto), prendendo il nome di “lavoro del lutto”
Pur tuttavia, nessun lutto può mai essere metabolizzato completamente, perchè esiste sempre qualcosa di indimenticabile che non ci consente di staccarci del tutto dalle nostre perdite.
In quest’ottica di osservazione del lutto, possiamo prendere in considerazione il fattore Nostalgia (stato d’animo conseguente al ricordo di qualcosa che è stato ma che non può più ritornare)
Come spiega Massimo Recalcati nel suo “La luce delle stelle morte”, la Nostalgia può avere due diversi volti: il primo è quello del rimpianto il secondo è quello della gratitudine
La “Nostalgia rimpianto” assume i connotati della ripetizione mnemonica di un passato felice ma irrimediabilmente perduto, sebbene costantemente sognato; questa nostalgia determina il protrarsi del dolore del lutto per quello che abbiamo perso e che non ci sarà mai restituito: la madre, l’infanzia, la giovinezza, le occasioni sprecate, gli amori, una vita diversa, i sogni…
La “Nostalgia gratitudine”, invece, non resta imprigionata nel rimpianto ma diviene una potente risorsa psichica di rinnovamento interiore. Infatti, mentre la “Nostalgia rimpianto” è animata da una profonda volontà di ritorno a quello che immaginiamo come un Paradiso perduto, la “Nostalgia gratitudine” ritrova proprio nei dettagli indelebili del nostro passato la forza per agire con maggiore vitalità nel presente e per costruire progetti per l’avvenire. È come accettare un’eredità di emozioni da usare come spunto per scoprire al meglio quello che la vita ci offre
Il melanconico, così come lo schizofrenico è un’isola, una monade chiusa in una cella dell’esistere, in una prigione del mondo. In isolamento, perché così può ancora respirare. La vita che più si avvicina alla morte.
(Vittorino Andreoli – Il lato oscuro)
Con la speranza e l’obiettivo di essere stato utile per conoscere sempre meglio chi incontriamo (soprattutto quando ci guardiamo allo specchio), vi do appuntamento alla prossima puntata, nella quale ci occuperemo della Depressione post partum
Questo video riassume, semplificandoli, i contenuti finora espressi
Buona “degustazione”

Direttore Responsabile “La Strad@” – Medico Psicoterapeuta – Vicedirettore e Docente di Psicologia Fisiologica, PNEI & Epigenetica c/o la Scuola di Formazione in Psicoterapia ad Indirizzo Dinamico SFPID (Roma/ Bologna) – Presidente NEVERLANDSCARL e NEVERLAND “CAPELLI D’ARGENTO” ETS (a favore di un invecchiamento attivo e a sostegno dei caregiver per la Resilienza nel Dolore Sociale) – Responsabile Progetto SOS Alzheimer realizzato da NEVERLAND “CAPELLI D’ARGENTO” ETS – Responsabile area psicosociale dell’Ambulatorio Popolare (a sostegno dei meno abbienti) nel Centro Storico di Cosenza – Componente “Rete Centro Storico” Cosenza – Giornalista Pubblicista – CTU Tribunale di Cosenza.
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