Pensieri, emozioni, stati d’animo di adolescenti (gli alunni dell’IIS “Lucrezia della Valle” di Cosenza) dedicati ai propri nonni, “testimoni del passato, garanzia del presente ed eredi del futuro”
Oggi ci è stato chiesto di rivolgere delle domande ai nostri nonni e immaginare le loro risposte. Ho deciso di farlo con te, nonna, anche se tre anni fa ci hai lasciati.
D: Come ti sei sentita quando nonno è venuto a mancare per quella malattia? Come hai cercato di aiutare papà?
R: Sono stata molto male, io amavo molto nonno e quando è morto è stato come se una parte di me se ne fosse andata; nonostante tutto, però, sono rimasta forte per i miei figli e soprattutto per tuo padre. A volte ripensavo ai momenti che ho trascorso con lui e mi chiedevo perché esistono malattie orribili che portano via le persone più care. Comunque, ho sempre creduto che, nonostante fosse morto, era sempre con noi.
D: Perché ti piaceva così tanto organizzare pranzi o cene con tutta la famiglia, nonostante ci vedessimo ogni giorno?
R: Ho sempre cercato di godermi tutti voi ogni giorno, perché per me ogni momento era importante. Cercavo qualsiasi occasione per ritrovarci, perché ho sempre voluto godermi la famiglia fino all’ultimo.
D: Come mai amavi così tanto cucinare qualsiasi cosa quando rimanevo a casa tua, dopo essere uscita da scuola?
R: Perché io amavo dimostrarti il mio bene attraverso azioni come cucinare, perché sapevo che a te faceva sempre molto piacere. Ho sempre preparato del cibo per la nostra famiglia perché era anche un modo per stare insieme e uniti.
D: Perché eri così legata a mamma, tanto da volerle sempre parlare?
R: Io dicevo sempre che tua mamma era una persona d’oro ed era come se ci somigliassimo caratterialmente e ciò mi legava particolarmente a lei, anche per come amava tuo padre.
D: Qual è il consiglio più importante che tu mi abbia mai dato o uno che mi avresti voluto suggerire?
R: Ti ho sempre detto di rimanere te stessa perché ti ho sempre adorato così com’eri. Un consiglio che, purtroppo, non ti ho mai potuto dare è quello di essere anche tu molto forte, in vista delle difficoltà che dovrai affrontare nella tua vita, come io ho fatto nella mia.
D: Qual è il segreto per avere una vita felice, come l’hai avuta tu?
R: Affrontare ogni situazione a testa alta, senza arrendersi davanti a nulla e cercare di aiutare tutti coloro che dovessero essere in difficoltà. Amare sempre la propria famiglia a qualunque costo e proteggerla sempre da ogni pericolo.
D: Cosa speravi per il mio futuro o per quello della mia famiglia?
R: Un futuro spensierato e la forza di superare ogni ostacolo, rimanendo sempre uniti. Spero che tu abbia successo nella vita, che come me tu riesca a costruire una famiglia forte e a trovare una persona che ti tratti bene, come meriti.
D: Com’è stato crescere papà?
R: Crescere tuo padre non è stato molto semplice; come ti raccontavo da piccola, lui era un bambino molto vivace, ma ha sempre avuto un gran cuore e questo puoi dirlo tu stessa, che sei la figlia!
Giovanna (16 anni)
A cura di Maria Felicita Blasi


