Posted on

Pensieri, emozioni, stati d’animo di adolescenti (gli alunni dell’IIS “Lucrezia della Valle” di Cosenza) dedicati ai propri nonni, “testimoni del passato, garanzia del presente ed eredi del futuro” attraverso una intervista immaginata: “Cosa avresti voluto chiedere e cosa ti saresti voluto sentire rispondere?

In questo lavoro ho immaginato di intervistare mio nonno per conoscere meglio come lui viveva il mondo quando era giovane, dato che  l’ho conosciuto già molto anziano, essendo la nipote più piccola.

Non ho la fortuna di poter porre queste domande direttamente a lui, ma posso provare a immaginarne le risposte.

D: Ciao nonno! Come va?

R: Diciamo bene, tiriamo avanti…

D: Vorresti raccontarmi dei tuoi anni in Germania? Hai avuto nostalgia della tua famiglia?

R: Io ho lavorato tanto lì…  ci sono stato trent’anni! Tornavo un paio volte l’anno, durante le feste, e portavo un sacco di regali a tutti i figli; portavo cose che qua non c’erano e loro erano contentissimi.

D: Non ti dispiaceva dover stare lontano da tua moglie e dai tuoi figli?

R: Ho fatto quello che andava fatto! Guarda come hanno dato frutti tutti i miei sacrifici! Ho lavorato sin da bambino, sai? Mio padre mi mandava a macinare il grano con il mio asinello… queste erano le mie giornate da bambino.

D: E ti andava bene?

R: Certo… era il mio dovere e l’ho compiuto.

D: E ora che vivi la vecchiaia, pensi che tutti i sacrifici siano stati ripagati?

R: Assolutamente sì! Pensi che i terreni, la casa e le pensioni arrivino da soli? Ho novant’anni e non ho niente di cui preoccuparmi da quando ne avevo sessanta…Ho assicurato casa e terreni a tutti i miei figli quando si sono sposati e non gli ho fatto mancare niente fino a quel momento.

D: Non pensi che avrebbero preferito la tua presenza?

R: Avevano la madre che si occupava di loro; io ho lavorato tutta la vita, quel compito era niente a confronto.

D: Perché non li hai portati con te? Moglie e figli, intendo.

R: Stavano bene dov’erano, eravamo tutti contenti, tua nonna era felice delle sue attività di giardinaggio; sai bene quanto amava conoscere radici, piante, fiori e le loro proprietà, aveva la medicina naturale per tutto! Non avrebbe potuto crescere tua madre e i suoi fratelli così bene, altrimenti.

D: Ti manca la nonna?

R: Era una brava donna e moglie, mi è dispiaciuto quando se n’è andata.

D: Te lo aspettavi?

R: Siamo vecchi, prima o poi arriva per tutti, anche per me; sto solo aspettando il momento.

D: Perché dici così ? Hai tanti nipoti che ti vengono a trovare, io abito qui accanto, possiamo trascorrere ancora bei momenti insieme!

R: Io la mia vita l’ho fatta: mi sono divertito, ho lavorato, ho messo su famiglia e me ne sono occupato; adesso è il momento di riposare.

D: Nonno… ma che dici? Io ho ancora tanto di cui discutere con te, non pensi che io e te meritiamo un po’ di tempo insieme?

R: Ho avuto tanti nipoti, molto più grandi di te e ho passato il tempo con loro quando ne avevo le forze, non posso vivere per sempre…

D: Hai ragione, non possiamo fare cose straordinarie, ma possiamo sempre parlare, no?

R: In realtà sono un po’ stanco…

D: Va bene nonno, riposati, ci vediamo domani…Ciao!

D: Nonno!

D: Nonno, ci sei?

D: Nonno!

Nicola (16 anni)

A cura di Maria Felicita Blasi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *