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In assenza di divieti specifici segnalati da appositi cartelli, la legge permette l’accesso dei cani nelle spiagge libere, ma è sempre consigliabile utilizzare il guinzaglio e avere con sé la museruola, oltre a raccogliere le deiezioni dell’animale. In acqua, il cane può fare il bagno senza limitazioni ma in spiaggia è obbligatorio tenerlo con voi sotto l’ombrellone.

Stabilimenti balneari:

Nel caso in cui il tratto di spiaggia sia stato dato in concessione, i gestori degli stabilimenti balneari hanno la facoltà di vietare l’accesso dei cani alle loro spiagge, tranne nel caso di cani guida per non vedenti o cani da salvataggio. 

La zona della battigia, ovvero i primi metri dalla riva, è considerata una zona di transito e quindi, in generale, è accessibile ai cani, anche in assenza di specifiche ordinanze, purché tenuti al guinzaglio. 

Per evitare problemi è utile verificare l’esistenza di ordinanze comunali prima di recarsi in spiaggia con il cane o quelle del gestore dello stabilimento che possono prevedere eventuali divieti o restrizioni.  Comunque, anche in assenza di divieti, è importante rispettare le regole di base per la convivenza con gli altri bagnanti, come tenere il cane al guinzaglio, raccogliere le deiezioni e non arrecare disturbo. 

Le limitazioni imposte dalle ordinanze comunali possono anche prevedere orari o aree specifiche, oppure rendere necessario l’uso del guinzaglio o della museruola e devono sempre essere rese note con cartelli ben visibili in prossimità del lido. Oltre a vietare l’ingresso dei cani in spiaggia, l’ordinanza deve prevedere anche l’entità della sanzione prevista per i trasgressori e indicare le motivazioni che hanno portato al divieto oltre a prevedere una soluzione alternativa. In assenza di questi ultimi dati l’ordinanza può essere considerata illegittima.

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