Posted on

Con il sopraggiungere della stagione estiva, sempre più persone, proprietari di cani e gatti, si rivolgono a strutture per affidare i loro pets che non possono portare con loro.

Purtroppo, questa pratica, spesso si rivela rischiosa, perché non tutte le strutture e le persone che le gestiscono hanno le competenze e le autorizzazioni necessarie per svolgere queste attività,

Cosa dice la legge in questo caso?

Ci sono delle leggi ad hoc che in Italia disciplinano l’apertura e la gestione delle pensioni per cani, richiedendo adempimenti specifici sia per quanto riguarda le strutture che per le competenze del personale. Le pensioni devono rispettare precise norme igienico-sanitarie e strutturali, oltre ad essere soggette a controlli da parte delle autorità competenti. 

Quali sono i requisiti per l’apertura di una pensione per cani?

  • Requisiti strutturali:

Le pensioni devono essere situate a una distanza minima dai centri abitati, generalmente 500 metri, e rispettare le normative urbanistiche locali. Devono essere dotate di aree interne ed esterne, con spazi adeguati peril riposo, il gioco e lo sgambamento dei cani. I box devono avere superfici lavabili, dimensioni minime variabili in base alla taglia del cane, con cuccia, abbeveratoio e sistema di scolo. È fondamentale garantire igiene, pulizia e disinfezione costanti. I box devono essere riscaldati d’inverno e con sistema di raffreddamento d’estate.

Devono essere presenti 1) aree cani recintate a norma, definite anti intrusione, che consentono che le uscite nei prati avvengano in sicurezza con la certezza che nessun cane può uscire e nessun altro animale possa entrare nella proprietà; 2) reparto infermeria con box di isolamento per far visitare un cane dal veterinario in un ambiente consono; 3) Registro di carico e scarico per annotare tutti i cani in entrata ed in uscita.

  • Requisiti igienico-sanitari:

Le pensioni devono essere conformi alle normative igienico-sanitarie vigenti, con particolare attenzione allo smaltimento di rifiuti solidi e liquidi. Deve essere presente un sistema idrico adeguato, illuminazione e aerazione degli ambienti. 

Le strutture devono avere la certificazione di idoneità rilasciata dall’ASL. Questo è un passaggio fondamentale perché significa che sono autorizzate da medici veterinari delle ASL.

  • Requisiti di personale:

Chi gestisce la pensione deve avere competenze specifiche nel campo del comportamento canino, preferibilmente con una formazione specifica o una laurea in veterinaria. È fondamentale garantire personale qualificato che possa prendersi cura del benessere fisico e psicologico dei cani ospitati. 

  • Custodia e controllo:

I cani devono essere custoditi con le debite cautele e condotti al guinzaglio, con possibile obbligo di museruola in determinate situazioni. 

Infine, tali strutture devono essere dotate di polizze assicurative che tutelino in caso di danni gli animali ed i loro proprietari.

In sintesi, le pensioni per cani devono operare nel rispetto di normative specifiche, garantendo il benessere degli animali e la sicurezza degli ambienti. 

L’invito, è, pertanto quello di prendere informazioni prima di lasciare il proprio animale in luoghi del genere.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *