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Il pensiero spesso ai tempi andati, quando non si immaginava il futuro più lontano e si viveva intensamente l’attimo nel momento.

Rileggo fra le mie righe e ritrovo, senza nessun dubbio, il filo conduttore che lega gli episodi, le pagine, i giorni ed i lunghi periodi della vita.

A chi non riesce a vedere nelle righe…

E allora penso che dalla delusione nascerà un qualcosa di più grande. La restituzione avrà un grande significato, darà valore alle parole.

Siamo quelli delle tante possibilità, quelli che, a volte, quando le cose cui più tengono non vanno per il giusto verso, si intristiscono e si arrabbiano.

Ma, nonostante ciò…

Quelli che restano e decidono di modificare senza troppo lamentarsi, con un occhio sincero alle necessità di cambiamento.

Quelli che credono nelle ventate di futuro e vivono il presente come fosse una scatola da riempire di opportunità.

Quelli che, in riva al mare, cercano le pietre levigate e si incantano pensando al lavoro delle onde a smussare, a renderle senza crepe. Da poterci sfiorare un dito sopra nelle serate dell’inverno. E provare un brivido di felicità.

Mi addoloro quando le parole assumono, senza volerlo, toni che poco mi appartengono. Forse la distrazione delle prime ore prevale sulla forza della gentilezza che tanto ho accarezzato e fatto mia negli anni.

E mi arrabbio. Con me stessa.

Provo a ricominciare daccapo, là dove molto tempo fa ho trovato la forza per rialzarmi dopo la caduta, quando l’aria intorno alla mente creava una sensazione di orribile malessere. Lentamente e senza più temere, iniziò un lungo percorso, che non si deve assolutamente dimenticare.

Mai dare niente per scontato nella vita!

Mi ritrovo fra gli affetti di una vita, in una serata che arriva alla fine di una giornata chiusa fra le ossessioni. Quelle che ti fanno perdere di vista le vere difficoltà del momento, distogliendo l’attenzione dalle solitudini che si sono create, forse naturalmente, come avviene in questa fase delicata della vita.

Sorrido a me stessa e provo a perdonarmi dopo giorni di tensioni e ansie che sfibrano ogni parte del corpo a determinare una stanchezza difficile da recuperare.

Mi do un’altra possibilità.

Giornata di luce intensa, aria fresca, sole caldo.

Un breve viaggio su di un mezzo nuovo a me, cerchiamo di rilassare la mente con lo sguardo sull’orizzonte dipinto da una palla incandescente. Il primo della stagione imminente.

E il pensiero va, all’istante, alle possibilità, all’accettazione di ciò che l’altro può offrire nei momenti di difficoltà.

E scrivo, su di un foglio stropicciato consumato dalla luce, con accanto la freschezza e l’innocenza della giovane età.

Un sentimento nuovo, puro.

Fernanda

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