Pubblicato su Lo Sciacqualingua
Nel linguaggio quotidiano e nei testi argomentativi alcuni verbi svolgono un ruolo cruciale nel trasmettere affermazioni con sicurezza e autorevolezza. Sebbene nei testi di lingua non vengano classificati specificamente sotto il nome di “verbi assertivi”, essi sono ampiamente adoperati per rafforzare un concetto e per dare credibilità a un’idea. Questi verbi permettono di comunicare in modo deciso e privo di ambiguità, contribuendo a rendere il discorso più efficace e persuasivo.
Affermare la propria opinione con certezza è essenziale in molti ambiti, dal dibattito accademico alla retorica politica, dalla scrittura persuasiva alla comunicazione istituzionale. Verbi come affermare, sostenere, dichiarare, proclamare, ribadire, asserire, garantire, confermare, testimoniare e certificare hanno il potere di rafforzare il tono di un enunciato. Quando qualcuno dice, per esempio, affermo che questa scelta è la più vantaggiosa per il nostro futuro, trasmette una certezza che non dà adito ad equivoci. Lo stesso accade con enunciati tipo dichiaro ufficialmente l’inizio della competizione o sostengo fermamente che la conoscenza è/sia il pilastro del progresso, dove la struttura linguistica sottolinea la convinzione del parlante.
L’uso consapevole di questi verbi rende più incisiva la comunicazione. Chi riafferma, per esempio, un concetto con frasi come ribadisco il mio impegno per questa causa senza esitazione rafforza la propria posizione, mentre chi assicura un risultato proferendo garantisco che questa soluzione porterà benefici concreti trasmette affidabilità e sicurezza. Allo stesso modo, un’espressione come testimonio la validità di questa affermazione aggiunge un elemento di credibilità alla dichiarazione.
La scelta del verbo giusto dipende, dunque, dal contesto e dall’enfasi che si vuole ‘trasmettere’. Alcuni verbi, come affermare e asserire conservano un tono neutro e professionale, mentre altri, come proclamare, designano solennità e imponenza. Comprendere la sfumatura di ciascun termine consente di adattare il proprio stile comunicativo alle esigenze specifiche di ogni situazione.
Sebbene nei manuali di linguistica, come accennato, non sia presente la categoria “verbi assertivi”, è incontrovertibile che questi verbi hanno/abbiano un ruolo chiave nella costruzione di un discorso chiaro, autorevole e convincente. Chiunque desideri esprimersi con sicurezza e trasmettere le proprie opinioni con forza può trarre grande vantaggio dal loro uso strategico.
A cura di Fausto Raso

Giornalista pubblicista, laureato in “Scienze della comunicazione” e specializzato in “Editoria e giornalismo” L’argomento della tesi è stato: “Problemi e dubbi grammaticali in testi del giornalismo multimediale contemporaneo”). Titolare della rubrica di lingua del “Giornale d’Italia” dal 1990 al 2002. Collabora con varie testate tra cui il periodico romano “Città mese” di cui è anche garante del lettore. Ha scritto, con Carlo Picozza, giornalista di “Repubblica”, il libro “Errori e Orrori. Per non essere piantati in Nasso dall’italiano”, con la presentazione di Lorenzo Del Boca, già presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, con la prefazione di Curzio Maltese, editorialista di “Repubblica” e con le illustrazioni di Massimo Bucchi, vignettista di “Repubblica”. Editore Gangemi – Roma.