Mente e dintorni è una rubrica (nata da una fortunata serie televisiva) che ci porta a curiosare nei meandri della nostra personalità, per scoprirne i segreti e capire i motivi per cui compaiono i disturbi e, ovviamente, prendere rimedio.
Perché, conoscersi, comprendersi e (soprattutto) accettarsi per potere (infine) cambiare, aiuta senz’altro a vivere meglio.
Non possiamo mai dire: le cose vanno bene. Semmai: le cose non vanno male. Dobbiamo essere paranoici. Il percorso è difficilissimo. Siamo dei sopravvissuti e l’onore dei sopravvissuti è sopravvivere (Sergio Marchionne)
Per quanto strano possa sembrare, anche (o, forse, soprattutto) i grandi realizzatori come, ad esempio, Sergio Marchionne, portano il peso del Disturbo Ossessivo Compulsivo di Personalità che, però, è cosa ben diversa dal “semplice” Disturbo Ossessivo Compulsivo
Il Disturbo Ossessivo Compulsivo di Personalità, è una problematica la cui manifestazione è più frequente di quanto si possa immaginare e che viene, spesso, confusa con il Disturbo o (forse, più correttamente) “Nevrosi” di tipo Ossessivo Compulsivo.
In comune, hanno la preoccupazione eccessiva per l’ordine, il perfezionismo e il controllo su tutto.
La distinzione è basata sulla differenza fra sintomi (nella “nevrosi” ossessiva compulsiva) e tratti caratteriali duraturi (nel disturbo ossessivo compulsivo di personalità)
La persona con nevrosi ossessivo compulsiva, è tormentata da pensieri ricorrenti e opprimenti che la costringono a mettere in atto dei comportamenti ripetuti e stereotipati, definiti “rituali”.
La distanza che si è incuneata fra me e la mia felicità non era il mondo, non erano le bombe e le case in fiamme: ero io, con il mio pensiero ossessivo, un cancro che non lascia mai la presa; l’ignoranza è forse una benedizione, non lo so… ma a pensare si soffre tanto e, ditemi, n che grandioso luogo mi ha condotto questo pensiero opprimente? (Jonathan Safran Foer)
I tratti che delineano la diagnosi di disturbo ossessivo compulsivo di personalità. rappresentano schemi di comportamento persistenti, di tipo ego sintonici (cioè, non ci si rende conto che sono dei disturbi) e quasi mai diventano causa di disagio perché, anzi, spesso vengono considerati come altamente adattivi e produttivi.
Molto più importante della libertà in sé è però il modo in cui decidiamo di esercitarla. Tutto ciò implica la necessità di prendere coscienza della responsabilità morale che è associata alle nostre azioni e alle nostre scelte. La vera libertà esiste solo nell’impegno. (Sergio Marchionne)
CRITERI DIAGNOSTICI DEL DSM 5 PER RICONOSCERE IL DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO DI PERSONALITÀ (OCPD)
Complesso di atteggiamenti e comportamenti di preoccupazione per l’ordine, il perfezionismo e il controllo mentale e interpersonale, a spese di flessibilità, apertura ed efficienza, che inizia entro la prima età adulta ed è presente in svariati contesti, come indicato da almeno 4 degli elementi di seguito riportati:
- Preoccupazione per i dettagli, le regole, le liste, l’ordine, l’organizzazione o i programmi, al punto da perdere di vista lo scopo principale dell’attività.
- Perfezionismo che interferisce con il completamento dei compiti (per esempio, si è incapaci di completare un progetto perché non risultano soddisfatti gli standard oltremodo rigidi)
- Eccessiva dedizione al lavoro e alla produttività, fino all’esclusione delle attività di svago e delle amicizie (a prescindere dalle necessità economiche)
- Eccessiva coscienziosità e scrupolosità in tema di moralità, etica e valori
- Incapacità di eliminare oggetti consumati o di nessun valore, anche quando non hanno alcun significato affettivo.
- Difficoltà a delegare compiti o a lavorare con altri, a meno che non si sottomettano esattamente al proprio modo di pensare e realizzare programmi e progetti.
- Adozione di una modalità di spesa, improntata alla estrema parsimonia sia per sé che per gli altri perché, il danaro, viene vissuto come qualcosa da accumulare in vista di future catastrofi.
- Presenza di rigidità e testardaggine.
Profilo psicologico del soggetto “OCPD”
Perfezionismo e inflessibilità, in individui estremamente rigidi ed esigenti perché, il principio che guida l’ esistenza è un senso del dovere esasperato, che porta a essere infaticabili, scrupolosi e intransigenti.
Spesso si diventa insensibili ai bisogni degli altri anche perché è molto severi con sé stessi e non si conosce il sentimento della piena soddisfazione.
Esiste un estrema difficoltà a manifestare affetti profondi per paura del mondo dei sentimenti (e, questo, è un importante indizio per capire la causa del problema).
Si appare, pertanto, eccessivamente serio, emotivamente freddo, incapace di distrarsi e, paradossalmente, i momenti di relax o di vacanza possono provocare irrequietezza e apprensione per la convinzione di perdere tempo.
La vita di queste persone è dominata da regole da rispettare come, per esempio, una determinata maniera di piegare gli abiti o di disporre gli oggetti e, il venir meno a queste regole, può compromettere delicati equilibri interiori.
Nel prendere decisioni, non ci si affida (per paura di sbagliare) alla libera iniziativa o, peggio, alla propria fantasia ma ci si riferisce a norme e regolamenti.
A queste condizioni, è intuibile la ricerca esagerata di ordine e pulizia con, come non indifferente condimento, una estrema parsimonia nella gestione del denaro e del tempo da dedicare agli altri.
Intuizione e Fantasia, vengono sostituite da Precisione e Rigore che consentono, comunque, di raggiungere risultati di rilievo, nel mondo del lavoro.
Nelle relazioni con gli altri, prevale il distacco e la rigidità nella postura.
Ma cosa ci spinge a diventare così?
Lo vedremo nella prossima puntata
Io sono così. Il tizio con il maglione. Almeno non mi confondo la mattina nell’armadio. I miei maglioni hanno un piccolo tricolore sulla manica. E lo porto con orgoglio, io (Sergio Marchionne)
Con la speranza e l’obiettivo di essere stato utile per conoscere sempre meglio chi incontriamo (soprattutto quando ci guardiamo allo specchio), vi do appuntamento alla prossima puntata, nella quale ci occuperemo di capire perchè si sviluppa il Disturbo Ossessivo Compulsivo di Personalità
Questo video riassume, semplificandoli, i contenuti finora espressi, offerti con una delicata base musicale.
Buona “degustazione”

Direttore Responsabile “La Strad@” – Medico Psicoterapeuta – Vicedirettore e Docente di Psicologia Fisiologica, PNEI & Epigenetica c/o la Scuola di Formazione in Psicoterapia ad Indirizzo Dinamico SFPID (Roma/ Bologna) – Presidente NEVERLANDSCARL e NEVERLAND “CAPELLI D’ARGENTO” ETS (a favore di un invecchiamento attivo e a sostegno dei caregiver per la Resilienza nel Dolore Sociale) – Responsabile Progetto SOS Alzheimer realizzato da NEVERLAND “CAPELLI D’ARGENTO” ETS – Responsabile area psicosociale dell’Ambulatorio Popolare (a sostegno dei meno abbienti) nel Centro Storico di Cosenza – Componente “Rete Centro Storico” Cosenza – Giornalista Pubblicista – CTU Tribunale di Cosenza.
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