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Pensieri, emozioni, stati d’animo di adolescenti (gli alunni dell’IIS “Lucrezia della Valle” di Cosenza) dedicati ai propri nonni, “testimoni del passato, garanzia del presente ed eredi del futuro”.

Spesso, i nonni, hanno una grande responsabilità nella vita dei propri nipoti.

A volte, quest’ultimi, riescono a confidarsi maggiormente con i nonni, anziché con i genitori, perché, sicuramente, grazie alla loro esperienza, sapranno indicare la strada corretta da percorrere.

Io mi ritengo molto fortunata per aver avuto quattro figure di riferimento su cui poter contare.

Sin da quando frequentavo la scuola elementare, ho vissuto più con i miei nonni materni che con i miei genitori.

Questo perché i miei genitori dovevano lavorare.

Nella tarda serata venivano a prendermi per riportarmi a casa, ma quando arrivavano io già dormivo, quindi non riuscivo nemmeno a salutarli. Questa situazione è andata avanti per cinque anni, ogni giorno; io vivevo con i miei nonni quasi tutto il giorno e devo ammettere che questo mi ha aiutato molto durante la mia crescita.

I miei nonni sono due persone che ricoprono al meglio il loro ruolo; sono sicura che ogni nipote vorrebbe avere nonni come i miei. Mi hanno aiutata a “salire gradini”, apparentemente “non molto alti”, ma che per me, invece, erano altissimi. Sono stati da sempre il mio rifugio, dove ancora oggi posso andare.

I miei nonni paterni, invece, abitano lontano e quindi li ho sempre visti solo per telefono, attraverso le videochiamate.

Crescendo, mi sono resa conto che chi ha ancora i nonni possiede un diamante, la pietra più preziosa, pur se a volte, non lo sa apprezzare: quando vedo che i nipoti li trattano male, senza motivo, provo pena e rabbia per loro.

Se mi dovessero chiedere a chi sono maggiormente legata, risponderei: “Ai miei nonni materni”, perché sono loro che mi hanno cresciuta. I miei nonni paterni sono stati presenti durante la mia infanzia, in quel periodo di cui io, purtroppo, non posso ricordare nulla.

Da quando è morto il mio nonno paterno penso a come sarebbe stato il nostro rapporto se solo fossimo stati più vicini. Penso a quante volte gli avrei voluto dire “Ti voglio bene!” o “Scusa se non ti telefono ogni giorno”, ma, per il mio orgoglio, non sono riuscita a farlo.

Cerco costantemente di stare vicino ai miei nonni e di vivere ogni attimo come se fosse l’ultimo. Voglio che sappiano che per tutta la mia esistenza non ci sarà un giorno in cui io non li penserò e sarò loro eternamente grata per quello che hanno fatto per me!

Maria Giuseppina (16 anni)

A cura di Maria felicita Blasi

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