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Raffae’ (Raffaella Scagliola) è una giovane cantautrice calabrese. Canta sin da bambina e, nel tempo, ha conquistato il pubblico partecipando a popolari trasmissioni televisive come “Ti lascio una canzone,” “Mezzogiorno in famiglia”, e, poco tempo fa, anche “XFactor”.  Il suo percorso musicale è fatto di esperienza, sperimentazione, di ascolti mirati e crescita personale che non ha conosciuto interruzioni. Nel corso degli anni, Raffae’ sente il bisogno di esprimere se stessa, nella sua vera essenza ed è così che comincia a scrivere le sue canzoni.  Si distingue per la sua abilità innata in una forma di scrittura caratterizzata da testi profondi e melodie accattivanti che ben si collocano in uno stile indie-pop tutto suo, unico e coinvolgente, misto ad una nota di cantautorato.

Lei ha, non solo una voce straordinariamente calda e avvolgente, ma è anche una musicista versatile: suona abilmente la chitarra, arricchendo ulteriormente le sue performance con un tocco personale e autentico. La sua passione per la musica e la sua dedizione all’arte la rendono originale, insomma una figura emergente da tenere d’occhio nel panorama musicale italiano. In questo momento è fuori il suo ultimo brano “ETERNA”.

Raffae’, puoi raccontarci uno’ delle tue origini musicali?

 -Ciao a tutti… io sin da piccola mi sono mossa sulla scena pop, ascoltando principalmente il pop italiano.

Successivamente, crescendo, mi sono avvicinata allo strumento, principalmente alla chitarra e da lì è iniziata la magia.

Ho iniziato a comporre e a scrivere, ascoltando e studiando brani di qualsiasi genere.

La mia strada poi è cambiata, trovando una chiave nel cantautorato e nel genere Indie.

Quali artisti o band, nel corso degli anni, hanno influenzato maggiormente il tuo stile musicale?

– Da piccola, mi ricordo che ascoltavo molto Loredana Bertè, mi piaceva anche cantare i suoi brani, vedevo in lei quella ribellione che in qualche modo faceva parte anche di me. Crescendo, ho trovato “riparo” nelle band come i Beatles e negli artisti italiani come Lucio Dalla, De Andrè e Concato. Grazie a loro ho imparato  e assorbito molte cose.

Come descriveresti il tuo processo creativo? Da dove trai ispirazione per le tue canzoni?

-Il mio processo creativo lo immagino come una strada dissestata, perché, solo attraverso le buche, riesco a far uscire il meglio di me;, se fosse tutta lineare e perfetta di sicuro non verrebbero fuori diverse verità che metto nelle mie canzoni.

La scrittura mi aiuta a buttare giù tutto ciò che sento dentro. L’ispirazione la trovo in base a ciò che vivo, a ciò che sento e soprattutto in base alle emozioni.

Anche i discorsi  fatti da altre persone, la vita vissuta da altri, mi fanno riflettere, così,  spesso, mi immedesimo anche nelle storie raccontate, che mi hanno lasciato qualcosa e  ci scrivo su le mie canzoni.

C’è un momento particolare, nel tuo percorso musicale, che consideri particolarmente significativo?

 -Sicuramente quando, a 16 anni, ho deciso di iscrivermi ad XFactor.

È sempre stato il mio sogno partecipare a quel programma e, appena ho avuto la possibilità, per aver raggiunto il limite d’età previsto, ad iscrivermi non c’ho pensato due volte.

Vivere tutte quelle emozioni e fare amicizia con tante persone che avevano la stessa mia passione è stato unico!

Sono stata la prima della prima puntata ad esibirmi e questo mi ha fatto sentire carica di una grande responsabilità. Devo dire che, nonostante le mie insicurezze precedenti di adolesente,  sono riuscita a sentirmi  all’altezza della situazione.

E’ appena uscito il tuo ultimo singolo ETERNA. Parlacene un po’ e raccontaci da cosa nasce l’idea di questo brano.

-Eterna nasce dal ricordo, dai pensieri, dai volti della gente, dalle parole e dai gesti.

Eterna evidenzia le cose giuste e quelle sbagliate e quelle cose che, per me, rimangono eterne.

Bisogna però capire che c’è un tempo per dimenticare, e, se oltre quel tempo ancora non ci siamo riusciti, allora tutto diventerà Eterno.

Nel testo citi anche tua nonna… Cosa ti ha lasciato il ricordo di una persona così vicina a te, tanto da volerci fare partecipi di un pezzetto della tua vita con lei?

-C’è un ricordo sbiadito di mia nonna che non mi ha mai sentito cantare. Il ricordo con lei è quello di una spensieratezza e semplicità che ora non riesco più a trovare.

Lei non mi ha mai sentito cantare e a me piace pensare che, se mi avesse sentito, il suo dolore si sarebbe alleviato, come con un tocco di magia.

Ho pochi ricordi con lei, ma di sicuro sono i più belli perché non conta la quantità di tempo che si passa con una persona, ma la qualità e questa ne è la dimostrazione.

Cosa ti aspetti dal futuro? E soprattutto come ti vedi proiettata a fra qualche anno, o meglio …raccontaci il tuo sogno in musica….

-Il futuro lo immagino a scrivere, cantare e suonare nell’intento di  far arrivare al cuore di più gente possibile le mie canzoni affinché nessuno possa sentirsi solo.

Il mio futuro è la musica in tutte le sue forme.

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