Si può contattare un’associazione animalista o la polizia municipale (quindi il Comune) segnalando il randagio, dove si trova e le sue condizioni (se ferito o in pericolo). Queste ultime allerteranno i servizi veterinari dell’Asp e si procederà al suo recupero. Come già detto le associazioni animaliste si occupano della tutela ed anche del recupero degli animali randagi attraverso i volontari iscritti all’associazione in collaborazione con polizia municipale e Asl veterinaria. Competente ad intervenire è anche il Comune, atteso che per legge, i randagi appartengono ai Sindaci dei Comuni sul cui territorio si trovano e che sono responsabili secondo la legge nazionale 281/91 della loro custodia e benessere.
Da precisare che le Istituzioni (Comuni e Servizi veterinari dell’Asp) sono per legge obbligati ad intervenire e che, se allertati, e non intervengono possono incorrere nel reato di rifiuto di atti d’ufficio (art. 328 cp).
Nel caso venga recuperato un cane vagante regolarmente iscritto all’anagrafe, si provvede alla restituzione al legittimo proprietario, al quale si addebitano le spese di recupero oltre all’applicazione delle sanzioni amministrative per omessa custodia.
Iscritta all’Albo degli Avvocati del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Cosenza, Patrocinante in Cassazione, esercita la professione di avvocato in materia di diritto civile, in particolare diritto di famiglia, del lavoro e della previdenza, diritto dei consumi, recupero crediti. Dal 1995 è Giurista d’Impresa. Dal 2006 al 2012, presso varie emittenti radiofoniche e televisive locali, ha partecipato come ospite fissa in trasmissioni di informazione giuridica. Dal 2015 si dedica alla tutela degli animali, rappresentando cittadini privati e associazioni animaliste sia in processi civili che, come parti civili, nei processi penali (Abilitazione all’esercizio della professione di avvocato conseguita in data 29/06/1998). Iscritta all’Albo dei Giornalisti- Elenco pubblicisti dal 26/10/2002.