Posted on

Pubblicato su Lo SciacquaLingua 

Vi siete mai soffermati a riflettere sul fatto che il nostro idioma è “ricco” di parole che passando da un genere (maschile/femminile) all’altro cambiano di significato? Vediamone alcune:

 l’arco e l’arca;
 il baleno e la balena;
 il banco ela banca;
 il busto e la busta;

il bilancio e la bilancia;
il calco e la calca;
il capitale e la capitale;

 il caso e la casa;
il cavo e la cava;

il collo e la colla;
il colpo e la colpa;

il foglio e la foglia;
 il latte e la latta;

il mento e la menta;
 il mostro e la mostra;
 il palmo e la palma;

il palo e la pala;

il panno e la panna;

il pasto e la pasta;
 il pianto e la pianta;
 il pizzo e la pizza;
 il porto e la porta;
 il pupillo e la pupilla;
 il razzo e la razza;
 il torto e la torta.

A cura di Fausto Raso

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *