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…vorrei provare a sentire, senza usare il senso, ma il tenue fruscio delle onde che si infrangono sulla spiaggia dei miei desideri.

 …vorrei provare a penetrare nello sguardo, senza doverlo abbassare nel momento in cui massima è la sintonia, quando gli occhi si tengono e piegandosi, dolcemente, si incontrano.

 ..vorrei provare a non dover fuggire, semmai rincorrere per poter ancora una volta, ancora di più, immergermi nel mare della poesia che vive dentro.

 ..vorrei provare a non dovermi sorprendere delle mani che incontrandosi si cercano e si trattengono, in una corsa affannosa che non ha più né tempo né spazio.

 Sussurrare quello che sento trasmettendo il bello delle cose della vita, mettendo da parte gli affanni e le angosce, trascrivendoli sui fogli dei pensieri e conservarli nei cassetti da dimenticare.

 Nel mezzo di un mare che calmo si dondola, fra la luce pallida di una luna che sorge e si accende di nuovo e di fresco, assaporare la brezza della vita, con lo sguardo proiettato verso un triangolo di terra illuminato dall’intensità della luce delle possibilità.

 Il cielo descrive un dipinto difficile da scrutare nel pieno della sua interezza, tanto è brillante, impossibile ammirarlo tutto con un solo sguardo e in una sola notte.

 I remi sono in acqua…e per questo lui è felice.

Fernanda (16 maggio 2008)