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Per evitare di “tessere vento”.


Dizionario dei modi di dire – Lettera “T”


 

  • Tagliare con l’accetta: fare qualcosa in modo rozzo, senza molta cura, grossolanamente;
  • Tagliare i panni addosso: sparlare di qualcuno, dirne male dietro le spalle;
  • Tagliare il ramo su cui si è seduti: danneggiarsi con le proprie mani;
  • Tagliare l’erba sotto i piedi a qualcuno: spazzarlo creandogli serie difficoltà;
  • Tagliare la testa al toro: porre fine alle esitazioni e ai dubbi prendendo una decisione drastica e definitiva;
  • Tagliare la veste secondo il panno: adeguare progetti, comportamenti e iniziative ai mezzi che si hanno a disposizione;
  • Tagliare le gambe: danneggiare qualcuno, in modo da impedirgli di agire;
  • Tagliarsi i ponti alle spalle: precludersi ogni possibilità di ritornare sulle decisioni prese;
  • Tant’è suonare un corno che un violino: prodigarsi inutilmente per una persona grossolana e poco sensibile che non è in grado di apprezzare quanto si fa per lei;
  • Tanto tuonò che piovve: detto di cosa a lungo temuta o minacciata, che alla fine si realizza.


  • Tappare un buco: rimediare a un problema in modo precario e provvisorio;
  • Tarpare le ali: indebolire, ostacolare qualcuno impedendoli di progredire, di sviluppare pienamente le proprie potenzialità;
  • Tastare il polso: cercare di capire l’umore, i progetti, le idee di qualcuno;
  • Tastare il terreno: cercare di conoscere le reali possibilità di successo di un’impresa, gli sviluppi di una data situazione;
  • Tendere la mano: dare, chiedere aiuto;
  • Tendere la rete al vento: fare una cosa inutile, insensata;
  • Tenere a stecchetto: lesinare cibo, denaro;

  • Tenere alta la bandiera: farsi onore alla patria, al proprio partito;
  • Tenere asciutte le polveri: stare all’erta, non lasciarti sorprendere impreparato;
  • Tenere banco: monopolizzare e attirare su di sé l’attenzione e l’interesse dei presenti;
  • Tenere botta: resistere; contrapporsi;
  • Tenere da conto: trattare con riguardo; conservare con cura;
  • Tenere il lupo per gli orecchi: trovarsi in una situazione precaria ed estremamente pericolosa;
  • Tenere il mare: riuscire a fronteggiare bene problemi e difficoltà;
  • Tenere il piede in due staffe: barcamenarsi; non prendere una posizione decisa tra più alternative, in modo da non subire danni, comunque vadano le cose.

  • Tenere in scacco: mettere qualcuno in difficoltà, in una posizione di dipendenza, di impotenza;
  • Tenere l’acqua in bocca: tacere per non tradire un segreto;
  • Tenere l’anguilla per la coda: cercare di destreggiarsi in una situazione precaria, difficile da tenere sotto controllo;
  • Tenere la carta bassa: dissimulare, non lasciare capire le proprie intenzioni;
  • Tenere le fila: reggere le fila; tirare, muovere i fili; manovrare gli altri come burattini, in modo da fargli agire come si vuole;
  • Tenere qualcosa a bocca dolce: lusingarlo, adularlo;
  • Tenere sotto una campana di vetro: tenere nello scatolino; custodire, proteggere con cure eccessive, soffocanti;
  • Tenere sulle spine: creare a qualcuno una situazione di ansia crescente;
  • Tessere vento: fare cose inutili, inconsistenti.

 

 

… CONTINUA