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Per evitare di “sviare la bottega!”



Dizionario dei modi di dire – Lettera “S”


 

  • Saltare il fosso: prendere una decisione coraggiosa e risolutiva (si dice anche di una ragazza che decide di avere il primo rapporto sessuale);
  • Salvare la pancia per i fichi: tenersi leggero all’inizio del pranzo, in attesa delle portate migliori che verranno servite in seguito; saper rinunciare a vantaggi immediati in vista di un maggiore beneficio futuro;
  • Sapere di lucerna: detto di un’opera studiata a tavolino, che manca di spontaneità e originalità;
  • Saperla lunga ma non saperla raccontare: detto ironicamente di qualcuno le cui chiacchiere, anche se abili, non convincono;
  • Sbalzare di sella: subentrare al posto di qualcuno, sostituirlo in un incarico, in un posto di responsabilità o di potere, ricorrendo in genere a mezzi scorretti;
  • Scaldare le orecchie: irritare;
  • Scaldare a una buona fascina: avere buone speranze;
  • Scegliere fior di fiore: scegliere, tra cose belle, le migliori;
  • Scoprir paese: cercare di capire come stanno le cose;
  • Scoprire un altare per ricoprirne un altro: pagare un debito facendone un altro;

  • Scoprire un embrice: divulgare un segreto;

  • Scuotere la polvere di dosso a qualcuno: malmenarlo;

  • Scuotersi la polvere dai calzari: andarsene senza intenzione di tornare;

  • Scuotersi la polvere di dosso: liberarsi da noie e fastidi;

  • Se n’è perso lo stampo: si dice di cose o persone come non ce ne sono più;

  • Se non è zuppa è pan bagnato: è la stessa cosa;

  • Se piove di quel che tuona: se le conseguenze sono conformi alle premesse, c’è da aspettarsi il peggio;

  • Sedere in panchina: essere messo in disparte; essere costretto a guardare senza poter agire;

  • Segnare a dito: mostrare a dito; additare alla pubblica curiosità o alla pubblica riprovazione;

  • Sembrare il porco di Sant’Antonio: essere grasso e contento;
  • Sembrare un morto che cammina: avere un aspetto emaciato, mostrare poca salute.

  • Seminare nella sabbia: seminare al vento; affaticarsi inutilmente;

  • Seminare zizzania: fomentare odio;

  • Sentire all’odore: saper valutare istintivamente persone e situazioni;

  • Sentire aria di tempesta: avvertire un’atmosfera di tensione che fa prevedere liti e discussioni;

  • Sentire crescere l’erba: avere un ottimo udito;

  • Sentire la primavera: essere inquieto, distratto, svagato;

  • Sentire tutte le campane: ascoltare le ragioni di tutti, le diverse versioni dei fatti;

  • Sentire un groppo alla gola: sentirsi emozionato, commosso, vicino alle lacrime;
  • Sentirsi annodare le budella: provare un’emozione violenta;
  • Sentirsi come un turco alla predica: sentirsi fuori posto;
  • Sentirsi drizzare il pelo: spaventarsi; inorridire;
  • Sentirsi fischiare le orecchie: ritenere che qualcuno stia parlando o sparlando di noi;

  • Sentirsi prudere le mani: avere voglia di picchiare qualcuno;.

  • Sentirsi stringere il cuore: commuoversi; provare struggimento, dispiacere;
  • Senza colpo ferire: ottenere qualcosa senza grosse difficoltà;
  • Serrare i ranghi: rafforzare la coesione e impegnarsi a fondo per il raggiungimento di un obbiettivo comune o per la difesa di un interesse collettivo;
  • Servire due padroni: fingersi amico di due avversari per ottenere vantaggi da entrambi;

  • Servire nel cosciotto: trattare con tutti i riguardi;
  • Servire qualcuno di barba e capelli: maltrattarlo insultandolo o criticandolo aspramente;
  • Sfogliare la margherita: essere indeciso; tergiversare;
  • Sgranare il rosario: pronunciare una sfilza di bestemmie, di ingiurie;
  • Smuovere mari e monti: fare l’impossibile pur di raggiungere un obbiettivo;


  • Smussare gli angoli: cercare di eliminare i motivi di contrasto e di attrito, darsi da fare per appianare ostacoli e difficoltà;

  • Soffiare il naso alle galline: perdere tempo in occupazioni stupide; darsi da fare senza concludere nulla;

  • Soffiare negli orecchi: instillare subdolamente ostilità e rancore verso qualcuno;

  • Soffiare nella pappa: fare la spia;

  • Soffiare sulle braci: fomentare passioni violente, esasperate situazioni già compromesse accrescendo i motivi di astio e di odio;

  • Spaccare lo zero: essere precisissimo nel fare i conti; essere eccessivamente pignolo;



  • Spagliare in casa d’altri: farsi mantenere; approfittare dell’ospitalità di qualcuno; essere uno scroccone;
  • Sparare a vista: investire qualcuno con accuse o insulti senza dare possibilità di replica;
  • Sparare a zero: muovere accuse e critiche feroci;
  • Sparare le ultime cartucce: appellarsi alle ultime risorse, fare un tentativo disperato prima di darsi per vinto; da un punto di vista sessuale o affettivo, vivere le ultime possibilità;
  • Sparare nel mucchio: rivolgere accuse in modo indiscriminato, rischiando di coinvolgere anche chi non ha responsabilità;
  • Sparare sulla Croce Rossa: colpire chi non può difendersi;
  • Spargere sale sulle ferite: inasprire il dolore e le sofferenze di qualcuno;
  • Spartirsi la torta: dividere guadagni, potere o benefici ottenuti con mezzi non del tutto limpidi;.
  • Spazzare davanti a casa propria: pensare solo agli affari propri, senza immischiarsi nelle faccende altrui;
  • Spegnere il fuoco con la stoppa: agire in modo da produrre un risultato opposto a quello voluto; attizzare, rinfocolare dissapori, contrasti, passioni;

  • Spendere la propria parola: garantire; assumersi un impegno;
  • Spennare il pollo: portare via a un ingenuo tutto ciò che possiede, specialmente nei giochi d’azzardo;
  • Spezzare il cuore: addolorare profondamente, affliggere; provocare una delusione sentimentale;
  • Spezzare le reni: sconfiggere, annientare un nemico;
  • Splendere sul candeliere: eccellere, spiccare sopra gli altri;
  • Sposare in articulo mortis: sposare in punto di morte;
  • Spostare le montagne: fare grandi cose;
  • Spuntare come funghi: venire su, svilupparsi rapidamente e in abbondanza;
  • Spuntare la lesina: detto di un avaro che affronta una spesa;
  • Sputare nel piatto in cui si mangia: mostrarsi ingrato;

  • Sputare sangue: affrontare sacrifici e fatiche enormi per raggiungere un obbiettivo;
  • Sputare tondo: parlare con solennità, in modo grave e pomposo;
  • Staccare la spina: allentare la tensione; rilassarsi;
  • Stare a cavallo del fosso: essere incerto tra due scelte ugualmente importanti; mantenersi equidistanti fra due o più fazioni contrapposte per non inimicarsene alcuna;
  • Stare a ruota: tallonare; essere a un livello uguale o di poco inferiore;
  • Stare a un tiro di schioppo: abitare molto vicino;
  • Stare abbottonato: parlare poco per non esporsi; non lasciarsi andare a confidenze;
  • Stare alle velette: stare all’erta, fare molta attenzione;
  • Stare coi preti e zappare l’orto: adeguarsi in modo acritico al volere altrui per non assumersi responsabilità o per amore di questo vivere;
  • Stare col naso all’aria: tenere il naso in aria; stare senza far niente; essere svagato, distratto;

  • Stare come un cane alla catena: dover subire una situazione sgradevole senza possibilità di reagire;
  • Stare come un papa: vivere nel lusso e nell’agiatezza;
  • Stare con l’arco teso: tenersi sempre pronto a ogni evenienza;
  • Stare in orecchi: prestare molta attenzione a un discorso per cercare di capirlo bene e, soprattutto, per cogliere informazioni utili; mettersi in allarme;
  • Stare in paradiso a dispetto dei santi: occupare un posto in cui non si è graditi, essere in una posizione che dà disturbo ad altri;
  • Stare in un ventre di vacca: condurre un’esistenza agiata, essere al sicuro, ben protetto.

  • Stendersi quanto è lungo il lenzuolo: agire tenendo conto delle proprie forze, delle proprie possibilità economiche;
  • Stirare le gambe: morire;
  • Storcere il naso: mostrare disapprovazione, disgusto, irritazione di fronte a qualcosa;
  • Stracciarsi le vesti: disperarsi, scandalizzarsi;
  • Stringere i freni: rendere più severi i controlli, inasprire la disciplina;
  • Strofinarsi gli occhi con la cipolla: simulare un dolore che non si prova;
  • Strozzare nella culla: impedire che qualcuno o qualcosa possa svilupparsi;
  • Sturare gli orecchi a qualcuno: obbligarlo ad ascoltare qualcosa di spiacevole/ rimproverarlo aspramente;
  • Sudare sette camicie: faticare molto per ottenere qualcosa;
  • Suonare la predella dietro a qualcuno: attuare maldicenze sul suo conto;
  • Sviare la bottega: tenere un atteggiamento tale da allontanare i clienti, gli avventori.

 

… CONTINUA CON LA LETTERA “T”