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Madre…terra bruna!

Sul tuo campo arato

ho messo le radici

giovani, oneste…dissimili dalle tue…

Eppur non ti rassegni

perché non ti somiglio

e cingi le mie membra

con le tue amorevoli catene

per impedirmi il passo

Madre…cielo nero!

Dalle tue nuvole d’inchiostro

scende, a volte, pioggia cupa

tetra, oscura …diversa da me….

e offendi la mia gioia

Perché non mi comprendi?

Madre…

Vecchia salsedine ingiallita,

lasciati scrostare dal mio vascello agile

arrenditi alle sue vele generose,

levami l’àncora dal cuore

Lasciami andare!

Godi della brezza sul mio viso

e benedici la prora che, altèra,

solcherà il mare

Guardami serena

mentre, “piccola”, mi perdi all’orizzonte

e pensa, in tanti anni,

quanto mare ho già solcato….

Rassegna il cuore….

Arriverà il momento in cui io ti cercherò

.e sarà solo per sfiorarti

o darti una carezza

.ma tu lasciami andare….

Riposa gli occhi stanchi

regalami silenzi di velluto e dammi pace…

Amami…

Madre…

Amami!…

ma senza far rumore…..

Stefania Labate (8 maggio 2020)