Cosa c’è, di simile, nelle esperienze di rifiuto sociale e di dolore fisico?
News Neuroscienze
Molti gli studi che esaminano le possibili sovrapposizioni nelle reti neurali fra questi due tipi di esperienze e quello che è emerso è l’esistenza di un network di regioni cerebrali che supportano le componenti affettive del dolore fisico e che sono relazionate anche al sentimento del rifiuto sociale.
Gli autori di questo lavoro, Ethan Kross, Marc G. Berman, Walter Mischel, Edward E. Smith, and Tor D. Wager. Social rejection shares somatosensory representations with physical pain. PNAS March 28, 2011., effettuano uno studio di imaging su 40 individui e dimostrano che quando rifiutati, le aree cerebrali associate alle componenti sensoriali del dolore fisico (la corteccia sensoriale somatosensoriale, l’insula posteriore dorsale), diventano attive. L’esperienza del rifiuto veniva determinata mostrando agli individui delle fotografie di loro ex-partner. Gli autori dimostrano quindi l’esistenza di sovrapposizioni cerebrali fra dolore fisico e rifiuto sociale, valutando negli stessi individui entrambe queste condizioni attraverso la risonanza magnetica funzionale. Inoltre, successivamente comparano le aree risultate attivate in seguito al dolore fisico in questo studio, con un database comprendente circa 500 studi pubblicati, dimostrando la specificità dell’attività della corteccia secondaria somatosensoriale e dell’insula dorsale posteriore. L’attivazione in queste regioni era altamente diagnostica del dolore fisico, con un valore predittivo positivo fino all’88%. Questi risultati danno un significato nuovo all’idea che il rifiuto “fa male”.
Ferdinanda Annesi – Biologo C.N.R.
Biologa CNR, Counselor. Responsabile “gestione area informativa” Progetto SOS Alzheimer On Line