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Novità nei risarcimenti per i viaggiatori, anche per voli cancellati; anche il conto “arancio” delude; il furto d’identità; scarsa informazione su diritti in caso di acquisti.



  

Le associazioni dei consumatori informano i consumatori che ci sono nuovi spiragli sul fronte dei risarcimenti in favore dei turisti delusi. Un recente sentenza della Corte di Cassazione ha stabilito che il tour operator e’ tenuto al risarcimento del danno da vacanza rovinata quando la realta’ riscontrata sul luogo di villeggiatura e’ diversa dalle promesse contenute nei depliant illustrativi. La vicenda nasce da una causa intentata da due turisti italiani che, giunti a destinazione, hanno scoperto che la spiaggia dove avrebbero dovuto passare la vacanza era sporca, e si affacciava su un tratto di mare inquinato da idrocarburi. Situazione molto diversa da quella illustrata nel depliant che li aveva convinti a scegliere il pacchetto turistico, e che mostrava una spiaggia bianca e un mare cristallino. Il tour operator e’ stato cosi’ condannato a risarcire alla coppia i danni morali da vacanza rovinata. E’ bene sapere che il depliant illustrativo costituisce parte integrante dell’offerta contrattuale proposta dall’agenzia, per questo va’ conservato e per eventuali risarcimenti per le aspettative tradite bisogna rivolgersi al tribunale civile o al giudice di pace. Si consiglia, inoltre, di conservate tutti i documenti di viaggio e tutte le ricevute.

 

 

 

”I passeggeri ai quali e’ stato annullato il volo hanno diritto all’assistenza diretta in aeroporto (sistemazione alberghiera, trasferimenti da e per l’aeroporto, pasti, bevande e chiamate telefoniche) e la compagnia aerea e’ tenuta al rimborso del prezzo del biglietto o ad imbarco su volo alternativo”. Le associazioni dei consumatori ricordano ai passeggeri i diritti dei consumatori in casi eccezionali e imprevedibili quali quelli prodotti da eventi naturali come quello della nube di cenere prodotta dall’eruzione nel sud dell’Islanda, che sta causando il caos in molti aeroporti europei”. ”Non si ha diritto invece alle compensazioni pecuniarie che variano da 250 a 600 euro a seconda della distanza coperta del volo che sono dovute in caso di cancellazione del volo a causa di disservizi aeroportuali o delle compagnie aeree. L’eruzione di un vulcano rientra invece tra le cause dipendenti da fatti eccezionali e imprevedibili”.

 

 

 

”Anche il Conto Arancio, nato per offrire alte remunerazioni sugli interessi per i conti di deposito, oggi si adegua agli altri istituti di credito, rivedendo al ribasso i tassi in favore degli utenti”. Lo denunciano le associazioni dei consumatori che fanno sapere che ”in questi giorni migliaia di clienti in tutta Italia stanno ricevendo da Ing Direct una comunicazione che informa della modifica unilaterale delle condizioni contrattuali, con il tasso d’interesse base sui conti di deposito che scendera’ all’1% dall’attuale 1,5%, a partire dall’1 maggio”. Le associazioni, quindi, invitano i clienti dell’Ing Direct a valutare la convenienza del prodotto in questione, confrontando le altre offerte esistenti sul mercato. ”In linea generale – conclude l’Associazione – e’ consigliabile leggere sempre con molta attenzione le comunicazioni che arrivano dalle banche poiche’, a causa della prassi delle modifiche unilaterali delle condizioni, si rischia di restare ingannati se non si presta cura alle informazioni inviate”.

 

 

 

Il 22% degli italiani e’ vittima del furto d’identita’. E quanto emerge dal Rapporto annuale sul Furto d’identita’ presentato dall’Osservatorio permanente sul furto d’identita’ promosso dalle associazioni dei consumatori. Dal rapporto e’ emerso inoltre che il furto d’identita’ viene scoperto nel 60% dei casi controllando il proprio estratto conto bancario, per il 32% su segnalazione del proprio istituto di credito e per il 13% su avviso delle Forze dell’Ordine. Che oltre il 60% non conosce questo problema, che il 55% non sa come proteggersi e che il 44% adotta comportamenti rischiosi salvando password e user id sul proprio computer. ”La ricerca presentata si pone l’obiettivo di stimolare l’opinione pubblica su un fenomeno ancora poco conosciuto – dicono le associazioni – e al contempo sollecitare l’intervento degli interlocutori istituzionali sia sul fronte della prevenzione che su quello del supporto e della tutela delle vittime che possono in ogni momento rivolgersi alle Forze dell’Ordine (Guardia di Finanza – Gat e Polizia postale) e alle associazioni dei consumatori”.

 

 

 

E’ inammissibile che a ormai otto anni dalla sua entrata in vigore la direttiva sulle garanzie post vendita continui ad avere cosi’ scarsa applicazione”. E’ quanto denunciano le associazioni dei consumatori.”Le numerose segnalazioni che pervengono alle associazioni sono la triste dimostrazione di come il cliente non conosce a fondo i propri diritti e il venditore ne approfitta fingendo di non sapere quali sono le sue responsabilità”. ”Troppe volte sentiamo di acquirenti che vengono ‘spediti’ dal produttore in caso di difetto del bene o a cui viene negata la garanzia post vendita entro i due anni stabiliti dalla legge. E’ bene allora ribadire che i consumatori hanno diritto a una garanzia di 24 mesi, diritto che devono far rivalere sul venditore”.

 

 

Maria Cipparrone.


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->http://www.studiolegalecounselingcipparrone.it/]