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Dalle multe come arricchimento per i Comuni, agli SMS ed a internet meno cara, ed alle risorse ambientali ormai agli sgoccioli.


 

Da un’indagine svolta dalle Associazioni dei Consumatori è emerso che sono aumentati sia gli importi che il numero delle multe per infrazioni al Codice della Strada.

L’incremento si è registrato soprattutto per quanto riguarda i divieti di sosta semplice, di fermata e di superamento dei limiti di velocità entro 10 km/orari. L’unica ragione, si sostiene, è quella di reperire introiti alle casse comunali che, diversamente, languirebbero. Si tratta, dunque, a detta delle Associazioni, di una vera e propria rapina perpetrata a danno dei cittadini-consumatori, che parlano di truffa di Stato; l’unica agevolazione rispetto al vecchio codice della strada è che si può pagare in 60 giorni.

In questo quadro, si s’inserisce anche l’ordinanza del Sindaco di Roma che ha previsto sanzioni per le prostitute su strada e per i clienti.

Anche in questo caso, il vero intento, sostengono le varie sigle delle associazioni, è quello di far cassa da parte dei Comuni, poiché non è così che si sconfigge questo triste fenomeno. A pagare, poi, sarebbero solo i clienti, dato che la maggior parte delle prostitute vivono in baracche o in locali senza mobili da pignorare.

 

Buone notizie per chi naviga in Internet e per gli SMS. Il Commissario UE alla TLc ha presentato un nuovo regolamento con cui si introduce un’eurotariffa roaming per gli SMS inviati o ricevuti all’estero (max 11 centesimi) e per la trasmissione dati per via telefono e internet (1 euro a megabyte contro i 2 attuali) .

L’obiettivo del commissario è di fare approvare la proposta dal Consiglio UE dei ministri per le Tlc per poi avere il via dal Parlamento europeo prima delle elezioni di giugno 2009. Se tutto procede senza intoppi, le nuove tariffe potrebbero essere in vigore dal prossimo luglio.

 

Concludiamo con una notizia che riguarda l’Ambiente.

Il 23 settembre la Terra ha acceso un debito con la natura, è il giorno cioè in cui le risorse consumate sono maggiori rispetto a quelle offerte dal pianeta.

La quantità di acqua, di legna, energia, animali, verdura, dunque, andrà oltre la capacità degli ecosistemi di rigenerarsi. Per millenni l’impatto sul pianeta è stato trascurabile, ma con la crescita della popolazione e dei consumi, le cose sono cambiate.

Bisognerebbe arginare i consumi agendo sia sulle tecnologie che sugli stili di vita, rinunciare alle opere dannose per l’ecosistema prevedere più riforestazione per ridurre le emissioni serra e le frane.

Maria Cipparrone