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Prevenire è meglio che curare…anche nei viaggi.


 

Siamo, ormai, nel pieno delle vacanze, alle prese con cataloghi per la scelta di mete allettanti per ritemprare le forze e per concedersi una pausa prima della ripresa. Diventa, quindi, utile,conoscere i propri diritti per evitare l’insorgere di problemi. Come prima cosa, è importante rivolgersi ad un’agenzia che sia fornita di autorizzazione amministrativa a svolgere il lavoro, in modo che,in caso di contestazioni, possa legittimamente risponderne. Se si firma un contratto, si ha diritto a riceverne una copia ed, inoltre, occorre controllare, prima di firmare, che esso contenga:1)destinazione e durata del viaggio, 2)dati del tour operator, 3)notizie sui servizi offerti ed sul mezzo di trasporto usato, 4)prezzo del pacchetto, 5)la somma dell’acconto ed il termine entro cui effettuare il saldo, 6)eventuali polizze assicurative. L’agenzia può chiedere una caparra confirmatoria pari al 25% del prezzo totale del pacchetto turistico e valere come anticipo di pagamento da stornare poi dal saldo. In caso, poi, di modifica dei servizi previsti nel pacchetto turistico, cioè la vacanza organizzata dal tour operator e venduta dall’agenzia di viaggio, la più importante è quella relativa all’aumento del prezzo che non può verificarsi nei 20 gg. precedenti la partenza e non può essere superiore al 10% del prezzo originario. Se l’aumento è maggiore, il consumatore ha il diritto di recedere dal contratto senza pagare la penale e con la restituzione delle somme versate. In caso di altre modifiche(ora e/o giorno della partenza, meta, struttura del soggiorno etc.)il consumatore può:1)accettare la modifica, 2)recedere dal contratto con restituzione delle somme versate, 3)accettare l’offerta di un pacchetto alternativo, equivalente, superiore(senza versare altre somme)o inferiore(con rimborso della differenza) a quello pattuito. Il consumatore deve comunicare la sua scelta entro 2 gg. lavorativi da quello in cui è stato informato della modifica. Da considerare, inoltre, che in molti contratti c’è una clausola che consente all’operatore di annullare il viaggio se non c’è un numero minimo di partecipanti. In quest’ipotesi, il consumatore può accettare un pacchetto alternativo, equivalente o superiore o chiedere il rimborso di quanto versato, che dovrà avvenire entro 7 gg. dalla richiesta.

 

Maria Cipparrone