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Valutazioni di un Uomo di Lettere sul GIGLIOTTISHOW, storica trasmissione televisiva. (12 gennaio 2003)

Sarà la brutta stagione, una parassitaria abitudine alla sedentarietà, o la via deserta della città fin dall’imbrunire, che ti spinge a sprofondare in una poltrona ed accendere, con un sospiro di rassegnazione, la TV.

E così, ritenendo necessario concederti un momento di raccordo col mondo di fuori, (non ci si può sempre estraniare nelle letture letterarie e filosofiche o nell’ascolto di musica sinfonica) prendi in mano il telecomando ed inizia lo “zapping”, alla ricerca di qualche spettacolo che possa interessarti, ma – se si escludono le poche, ma valide, programmazioni scientifiche – tutto gira intorno all’insegna del vuoto, dell’inutile; vien voglia di cantare col buon Califano: ” tutto il resto è noia !”.

Oggi, in TV vanno di moda i giochi a quiz, giochi a premi, prove pseudo-culturali, oroscopi, maghi e cartomanti, per cui il piccolo schermo comincia a stancare.

E così, rassegnato, l’altra sera, verso le 21.30, durante la mia scorribanda nei vari canali televisivi, incoccio un’emittente televisiva calabrese la quale – pur non disdegnando la programmazione di dibattiti politico-giornalistici – dà voce ad uno dei personaggi più autentici ed originali della popolarità cosentina: mi riferisco al programma “GIGLIOTTI SHOW”., condotto da un inesauribile Pino Gigliotti, presentatore vivace , originale ed accattivante sia nella parlata che nell’analisi del suo loquire, non riconducibile a nessuna scuola di dizione, capace di sciorinare fiumi di parole, armoniche nella loro disarmonia sintattica; a volte, volutamente impacciato, per risolvere il tutto, subito, con uno dei tanti termini dialettali della nostra cosentinità, onomatopeicamente significativi, e che ci ricordano il grande Peppino De Filippo.

Pino Gigliotti si muove da un punto all’altro di un piccolo studio televisivo, senza pretese sceniche e che fa il paio con le scene del teatro di EDUARDO, che dialoga con i presenti, salvo a spezzare, d’improvviso, un discorso appena iniziato per inventare una nuova conversazione; fra i suoi ospiti emergono, alla pari, sia il personaggio colto, sia il modesto ed impacciato operaio; ma Pino Gigliotti giganteggia anche per le strade ed i lidi della nostra provincia, allorché dà voce all’elogio ed alla lamentazione degli interpellati sulle diverse realtà delle nostre contrade.

Insomma, Pino Gigliotti è autore, interprete e presentatore di se stesso, in un programma che non è mai né intensamente programmato, né pre-registrato; ma, piuttosto, vivificato dall’inventiva e dalla ” verve ” di questo conduttore che non ha nulla da invidiare ai più quotati inviati e reporters televisivi.

Molto della trasmissione di Pino è all’insegna della improvvisazione intelligente e dell’originalità; e ciò gli ha guadagnato la simpatia di un vasto pubblico televisivo.

Questo è lo SHOWMAN Pino Gigliotti, con i suoi occhi di furetto, con la sua ironia, mai sarcastica, mai irriverente, capace di slanci affettuosi quasi a voler tutelare il telespettatore dai miasmi di una società consumistica e sfrenata, brindando, magari, con una bottiglietta di gassosa!

Anche il grande Chaplin cominciò così; ma, quelli…erano altri tempi !!

Giuseppe Chiaia Preside (12 gennaio 2003)